Dal Rojava alla Palestina, Leonardo assassina!
Oggi siamo allo stabilimento Leonardo, la prima industria bellica del paese, per denunciarne la complicità nel genocidio palestinese e nei conflitti che dilagano in tutto il mondo.
Mentre noi vediamo campi profughi, scuole e ospedali bombardati senza pietà da più di un anno, Leonardo aumenta il suo fatturato rifornendo l’esercito israeliano di elicotteri, droni, tecnologie e addestramento militare facendo dell’Italia il quarto fornitore di armi ad Israele. Il primo e più importante sbocco del commercio di morte della Leonardo è verso la Turchia il cui protagonismo nella crisi siriana e nel massacro del popolo curdo è oggi sotto gli occhi di tutto il mondo.
Come si è gridato nell’ultimo anno in tutte le università e le piazze del mondo, oggi siamo qui per ribadire la necessità di un cessate il fuoco immediato in Palestina da pretendere anche con lo stop all’invio di armi e ad ogni accordo di ricerca con esercito e istituzioni israeliane.
Ci opponiamo all'incremento della spesa militare pretesa dall'Europa di Draghi e dalla Nato di Trump pagata con la finanziaria del governo Meloni fatta di tagli lineari a scuola, università, sanità, pensioni, al reddito e ai salari.
Free Palestine - Free Rojava - No one is illegal