Puntata 35 di EM, collettiva, parliamo di antimilitarismo con le compagne del Coordinamento Livornese per il ritiro delle missioni militari all'estero, Movimento Nonviolento Sardegna e Movimento No Base (Coltano). Molte e piuttosto partecipate le iniziative antimilitariste in Italia negli ultimi mesi, con forte radicamento sul territorio, partecipazione variegata e intersezione con i temi dell'ecologismo.
Al telefono con Antonio Mazzeo parliamo della decisione dell'Italia di inviare armi all'Ucraina e dell'aumento delle spese militari; delle prossime mobilitazioni contro la guerra; del militarismo che entra nella scuola.
Di fronte alle alte cariche dell’esercito egiziano, ai ministri e ai generali stranieri, il presidente Abdel Fattah al Sisi ha inaugurato il 29 novembre la seconda edizione dell’Egypt Defence Expo (Edex), l'esposizione internazionale del settore della difesa.Sui banner pubblicitari della mostra organizzata da al Sisi è presente in bella vista il nome di un’azienda italiana partecipata dallo stato attraverso Cassa depositi e prestiti, “Fincantieri”. Una sponsorizzazione già annunciata nel 2020 prima che l’expo venisse rimandato causa Covid e che "si concretizza nella partecipazione e nel dare visibilità all’evento". Ma non è l’unica. Al contempo, mentre l'Italia partecipa in bella mostra a questa fiera della morte, dopo tre anni viene approvata all'unanimità la relazione sull’inchiesta sull’uccisione di Giulio Regeni che afferma che "la responsabilità del sequestro, della tortura e dell'uccisione di Giulio Regeni grava direttamente sugli apparati di sicurezza della Repubblica araba d'Egitto, e in particolare su ufficiali della National Security Agency (NSA), come minuziosamente ricostruito dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma".
In un istituto comprensivo di Messina viene organizzata una giornata per promuovere l'identità nazionale e celebrare "l'eroismo" dei militari italiani nella prima guerra mondiale.
Un insegnante si rifiuta di partecipare a questa giornata.
Due corrispondenza che ci raccontano la lotta di questi giorni in Sicilia contro il nomous. Nella giornata di ieri diversi compagni e compagne sono salite sulle antenne illegali che dovevano già essere state smantellate, scenderanno solo se il corteo di oggi pomeriggio previsto a partire dalle 16.30, passerà al di la delle reti per recuperarli.