Presidio sotto il carcere di Velletri, sabato 10 marzo. Solidarietà con tutte e tutti colpiti dalla repressione. Presentazione della Rete Evasione (http://www.inventati.org/rete_evasioni)
Solidarietà con i detenuti che lottano in tutte le carceri. Negli Usa nelle carceri di Pelican Bay e Carcoran sono in corso scioperi della fame contro l'uso delle celle d'isolamento.
Lettere di detenute di denunce da Rebibbia femminile, dall'infermeria. Ancora sul "decreto svuota carceri". In particolare sulla chiusura degli Opg, i famigerati "manicomi criminali" che il provvedimento del governo rischia di diffornderli sul territorio. Intervento preoccupato degli operatori di Trieste e di Rovatti.
I punti salienti della legge n. 9 del 17 febbraio 2012 (di conversione del Dl 211/2011)
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20.02.2012,sono: il passaggio ai “domiciliari”,
per chi deve scontare una pena (anche residua) fino a 18 mesi; possibilità di custodia
cautelare presso la propria abitazione qualora l’arresto non sia stato disposto per
furto in abitazione, scippo, rapina o estorsione; utilizzo di camere di sicurezza per
i reati più gravi in alternativa al carcere che potrà essere disposto dal pm.
Detenuto 21enne si impicca a San Vittore, era in carcere da 4 mesi in attesa di
giudizio. Dall’inizio dell’anno 11 suicidi e 24 "morti di carcere" in totale.
È prevista la chiusura entro il 1 febbraio 2013 degli Opg. Entro quella data gli
internati dovranno essere trasferiti in "Strutture Psichiatriche Residenziali".
Ma il problema va affrontato considerando i disordini del comportamento non un
problema del quale la medicina si appropria affrontandolo con mezzi farmacologici,
ma sia piuttosto il prodotto di fattori legati al disagio sociale, economico e
relazionale cercando soluzione all’interno di questi ambiti, non certo da
medicalizzare. Altrimenti rispuntano i manicomi.
Il pacchetto cosiddetto "svuota carceri" non svuota un bel nulla. In qualche caso peggiora le condizioni dei detenuti.
Processo per l'Occupazione "8 marzo" Magliana, Roma
Questi sono solo alcuni degli assurdi reati di cui i compagni e le compagne di Magliana sono accusati/e per la vicenda dell’occupazione dell’ex-scuola “8 marzo”.
L’impianto accusatorio viene riproposto senza nessuna novità, e soprattutto senza vergogna, tentando di descrivere una lotta autorganizzata come un’efferata organizzazione criminale.
Rigettiamo tutte le loro false accuse. Rivendichiamo l’auto-organizzazione e la lotta come strade necessarie per il soddisfacimento dei bisogni sociali e la costruzione di un futuro diverso.
Invitiamo tutti e tutte ad essere presenti sotto al tribunale di piazzale Clodio dalle ore 11, in occasione dell’udienza preliminare che deciderà di quali di questi reati i compagni e la compagna dovranno rispondere al dibattimento.
Nella stessa giornata si aprirà il processo contro compagni e compagne della Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese che, durante un’iniziativa di solidarietà con i prigionieri politici palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane, oltre ad essere stati selvaggiamente aggrediti con calci e pugni rivolti unicamente ai palestinesi presenti, adesso si ritrovano sotto processo. Anche loro saranno in presidio accanto a noi quella mattina.
SOLIDARIETA’ A CHI, LOTTANDO, CADE NELLE MAGLIE DELLA REPRESSIONE DI POLIZIA, CARABINIERI E MAGISTRATURA! LIBERTA’ IMMEDIATA PER I COMPAGNI E LE COMPAGNE INCARCERATI PER LE LOTTE CONTRO LA TAV IN VAL DI SUSA!
La burla del decreto governativo detto "svuota carceri". Non uscirà che qualche centinaio di detenuti/e. Grave invece la parte che prevede la permanenza nelle "celle di sicurezza" di caserme e questure degli arrestati in flagranza, fino al processo.
Da New York seconda parte dell'intervista a attivisti di Occupy The Hood (occupythehood.org) per la lotta contro il carcere e la difesa degli arrestati afroamericani. Per maggiori informazioni vedi la testimonianzadell'atrocità del sistema capitalistico statunitense sia verso le comunità afro-americane, l'esperienza e repressione violenta del gruppo MOVE (http://www.archive.org/details/MOVE__DVD ), e quelle bianche povere, come nella Virginia occidentale (http://wildandwonderfulwhites.com/ ).
Christian De Cupis, residente nel quartiere romano di Garbatella, arrestato alla stazione di Roma Termini il 9 novembre 2011, dopo tre giorni, il 12 novembre muore in un letto del reparto per detenuti dell'ospedale Belcolle di Viterbo. Christian, nello stesso 9 novembre aveva denunciato ai sanitari dell'ospedale di Santo Spirito di essere stato sottoposto a pestaggio dagli agenti. Dopo di che lo "strano" trasferimento all'ospedale e al carcere di Viterbo. Inoltre i familiari non vengono avvertiti dell'arresto, né del trasferimento, ma solo a morte avvenuta. Ne parliamo con Claudio, fratello di Christian e con Fabio tra i promotori del "Comitato verità e giustizia per Christian De Cupis".
Da New York intervista a Malik Rahsaan uno dei fondatori, insieme a Ife e PreachPeace, di Occupythe Hood, un'esperienza cresciuta all'interno e in alternativa a Occupy Wall Street.
il movimento Occupy Wall Street, scacciato violentemente dalla polizia da Zuccotti Park di Manhattan, è molto eterogeneo al suo interno ma tuttora prevalentemente "bianco", sia nella sua composizione che nelle prospettive. In queste settimane di riorganizzazione e dibattiti fuori e dentro il movimento, ho chiesto il parere di Malik Rahsaan su Occupy Wall Street e di condividere con noi le sue ragioni per avere organizzato il gruppo alternativo Occupy the Hood, insieme a Ife e Preach Peace e a molti e molte altre. I temi che prevalentemente pongono sul tappeto sono oltre a una critica molto radicale al sistema, un'attenzione particolare ai temi del carcere e della repressione da cui la comunità afro americana è particolarmente colpita. Inoltre vogliono portare avanti i temi della prigionia politica (Abu Jamal e non solo) dei militanti dei "movimento di liberazione".
Informazioni relative all'iniziativa "Film the police: big brother in reverse" (filmiamo la polizia: il grande fratello all'inverso) si possono trovare a
Pisa, evasi nella notte 2 detenuti, 1 si è ferito alle gambe ed è stato subito ricatturato.
Servirebbe un'amnistia per 23 mila detenuti, non la cosiddetta svuota carceri.
Firenze: detenuto 31enne si impicca... vittima della legge ex Cirielli.
Era agli arresti domiciliari perché malato, ma quando è stato condannato, il giudice
ha dovuto obbligatoriamente mandarlo in carcere perché recidivo, secondo la legge Cirielli.
In carcere si è impiccato.
nelle ore che hanno segnato la fine del 2011 e l'inizio del 2012, mentre le "brave persone" pensabano a divertirsi per dimenticare le asperità dell'esistenza, nell'inferno dei vivi, nel carcere morivano 4 persone. Due poco prima che scoccasse la mezzanotte, altre due alle prime ore del nuovo anno. E' un massacro, e un crimine contro l'umanità mantenere i carcerati e le carcerate in queste condizioni. Bisogna battersi con forza per l'AMNISTIA ora con il massimo di impegno.
64 suicidi in carcere nel 2011, 55 nel 2010, 1023 negli ultimi undici anni. A cui bisogna aggiungere, per rendere l’idea, 5703 atti di autolesionismo (molti di questi non vengono refertati, per cui il numero reale è superiore). Nel 60 per cento dei casi si suicidano detenuti in attesa di giudizio.
Al carcere per minori (Ipm) del Pratello (Bologna) le guardie usavano “metodi da aguzzini” nei confronti dei ragazzi detenuti.