la conta
Contro il carcere per l'Amnistia
Continua il massacro nelle careri, quest'anno sono già 94 le persone assassinate dal sistema carcere. Intanto la protesta continua e la richiesta di detenuti e detenute è: Amnistia, Indulto, accesso alle misure alternative. Basta Carcere! Giovedì 2 agosto in Via Arenula a Roma sotto il Ministero della Giustizia portiamo la voce della popolazione detenuta.
Contro il carcere per l'amnistia
Lettera di Fagiolino da Rebibbia. In decine e decine di carceri i detenuti e le detenute protestano per riconquistare la libertà. Urlano AMNISTIA! Indulto, Misure alternative, qualunque cosa li faccia uscire dal carcere. A questo problema di base si aggiungono i problemi locali: l'acqua che manca, le docce che non funzionano, il vitto immangiabile, i generi del "sopravvitto" dai prezzi troppo alti, e tanto altro. Le proteste si articolano con battiture delle sbarre più volte al giorno, con scioperi del vitto (sciopero del carrelllo), fino a veri scioperi della fame. E' necessario che il movimento sia al loro fianco per comunicare alla società questa lotta che i media silenziano, per imporre al governo provvedimenti urgenti necessari a far uscire dal carcere molti detenuti e attenuare il sovraffollamento.
Contro il carcere per i movimenti 4/7
Dagli Stati Uniti un'intervista con Marina Sitrin, avvocata coinvolta nel movimento Occupy e anche con il movimento 15M. Ha pubblicato un libro sulle lotte in Argentina e le nuove modalità di relazioni politiche che da quelle lotte sono scaturite. Il sito della Sitrin si può consultare qui:
http://marinasitrin.com/?page_id=13.
Contro il carcere e l'ergastolo 27/6
Testimonianza dell'iniziativa all'Ergastolo dell'isola di Santo Stefano (Ventotene) all'interno di una campagna contro l'ergastolo in particolare l'ergastolo "ostativo". Una quarantina di persone hanno portato un fiore sulle tombe del cimitero adiacente all'Ergastolo, cercando di dare un nome ai morti di ergastolo. Ne parliamo con una compagna e un compagno che hanno partecipato all'iniziativa.
Denuncia del tentativo di introdurre il Soft (Sex offenders full treatment), un trattamento psichiatrico per "trattare i detenuti condannati per reati di violenza sessuale. E' il primo passo per dispiegare la "medicalizzazione" di chiunque trasgredisce la legge. Un tentativo squallido e pericoloso che dobbiamo impedire.
Contro ogni carcere 20/6
Con un compagno del Nodo Solidale che ci parla della giornata internazionale in solidarietà alla "prigionia politica", il 19 giugno, che è anche giornata contro la prigionia politica e per la libertà di Alberto Patishtan (per altre notizie: http://www.autistici.org/nodosolidale/)
Iniziativa contro l'Ergastolo e in particolare contro l'ergastolo ostativo da realizzare con la visita all'ergastolo dell'isola di Santo Stefano (Ventotene) sabato 23 giugno, in particolare al cimitero degli ergastolani di Santo Stefano. Ne parliamo con Nicola Valentino di Sensibili alle Foglie.
Contro il carcere e il manicomio 13/6
Colloquio con Giorgio Antonucci che è stato primario del Reparto Autogestito del Manicomio di Imola e con Maria Rosaria D'Oronzo fondatrice del Centro Relazioni Umane di Bologna. Il tema è il controllo Psichiatrico: alla luce del decreto che chiude gli attuali 6 Opg (Manicomi Criminali) per sostituirli con piccoli luoghi "custoditi" gestiti dalle Asl delle Regioni e non più dal Ministero della Giustizia, ragioniamo se cambierà qualcosa oppure si riprodurrà, forse su scala allargata, il meccanismo di esclusione e coercizione prodotto dal pregiudizio psichiatrico. Se non cambia l'approccio e la stessa concezione di considerare delle persone come "incapaci di scegliere". Racconti di esperienze umane reali.
Contro il carcere 6/6
Riflessioni sull'utilizzo dei detenuti per lavori nelle zone terremotate.
Presentazione dell'iniziativa: Evasione e Immaginazione. "Viviamo a poche centinaia di metri dal carcere di Rebibbia, eppure raramente ci accorgiamo della sua presenza: e' come una piccola città blindata,inesistente agli occhi dei più, un recinto semi-invisibile del quale ci si rende conto solo quando è lui che viene a trovare noi." Dalla mattina, presso il Centro di Cultura Ecologica all’interno del Parco di Aguzzano sarà esposta una mostra di disegni e fotografie. Nel pomeriggio si terrà il primo di una serie di incontri di autoformazione su tematiche che ci riguardano da vicino: carcere, cementificazione, rifiuti, storia del Parco di Aguzzano. Durante il primo incontro, quello sulla realtà del carcere, vogliamo costruire una tavola rotonda insieme a chi in queste strutture ha lavorato e ha vissuto da detenuto, insieme a chi su questi temi ha compiuto diversi studi e chi vi ha condotto numerose battaglie, così da attraversare e cogliere in maniera orizzontale il carattere e il funzionamento di quest’istituzione, le forme e le strutture in cui si concretizza (dal carcere metropolitano, agli OPG- Ospedali Psichiatrici Giudiziari, fino all’ICAM - Istituti di Custodia Attenuata per Madri). Dalle ore 10 e durante tutta la giornata: Click e matita: l'arte è servita! Mostra di disegni e fotografie a partecipazione libera. Ore 17: Tavola rotonda sul carcere. Sabato 9 giugno 2012 Parco di Aguzzano(Via Fermo Corni, Metro B- Rebibbia)
Contro il carcere 30/5
Intervista con Nicola Valentino, autore del libro "Ergastolo" a proposito del Seminario svoltosi a Firenze tra giuristi e attivisti pe ri diritti umani, sul tema dell'ergastolo. Confronta tra i sistemi giudiziari europei e extraeuropei (Brasile). Una battaglia difficile battaglia, quella dell'abolizione dell'ergastolo, ma necessaria per contrastare la deriva repressiva da "grande carcerazione" attiva in tutto il mondo. Alcune riflessioni sul manicomio criminale lungi da essere azzerato.
Contro il carcere 23/5
Blitz di Pdl e Lega alla Commissione Affari Sociali alla Camera. Si vogliono riaprire i manicomi. Viene stravolto lo spirito della legge Basaglia. Il Tso (Trattamento sanitario obbligatorio) si chiamerà TSN (trattamento sanitario necessario) e viene prolungato da 8 a 15 giorni. Una persona dichiarata in "disagio mentale" può essere rinchiusa per 12 mesi in una "struttura custodita", cioè un mini-manicomio. Viene affermata prevalente la tutela della salute sulla libertà dell'individuo. Si ripresenta l'uso della forza e della ghettizzazione dei "comportamenti diversi".