Aggiornamenti sulla Palestina
Un aggiornamento sulla situazione della Palestina attraverso una corrispondenza da Gaza
Un aggiornamento sulla situazione della Palestina attraverso una corrispondenza da Gaza
Dal boicottaggio di gruppi musicali dell'Eurovision 2019, al rapporto riservato dell'UE che denuncia l'apartheid giuridico nei confronti dei Palestinesi, un'analisi e un approfondimento dei risultati della campagna BDS a livello internazionale.
Per ulteriori info: https://bdsitalia.org/
Il 2 gennaio 2019, all'Apollo11, verrà proiettato il documentario Yallah!Yallah! di Christian Pirovano e Fernando Romanazzo. (qui evento).
Il film si concentra sulla storia di 7 personaggi che sono collegati al mondo del calcio. Attraverso le loro vite quotidiane impariamo a conoscere in dettaglio il loro legame con lo sport, le loro attività e i problemi che devono affrontare a causa dell'occupazione di Israele.
Le vite quotidiane di queste 7 persone sono costantemente influenzate dalla sottomissione israeliana della Palestina. Tuttavia, questi individui riescono a sopravvivere e sopportare ogni tipo di problema con dignità per godere di una delle loro più grandi passioni: il calcio.
Continuiamo a seguire il viaggio della Freedom Flottila (destinazione Gaza) che è stata attaccata dalle forze israeliane.
Ne parliamo con un compagno del Coordinamento Napoli-Palestina che ci fornisce gli ultimi aggiornamenti.
Nel frattempo è stato liberato Jorit, lo street artist napoletano arrestato a Betlemme.
A seguire rassegna stampa sulla Palestina e lettura del comunicato del Comitato legale e internazionale di difesa e sostegno (da noi tradotto).
A sostegno della libertà del popolo palestinese la Freedom Flotilla 2018 proverà a forzare il blocco israeliano su Gaza.
Le "navi della libertà", partite da Norvegia e Svezia, approderanno a Napoli a partire dalla serata del 10 luglio. La Napoli accogliente e solidale ha predisposto ben 4 giornate di iniziative e per sabato 14 luglio l'invito nazionale "all'assemblea sul sostegno alla Resistenza Palestinese".
Ne parliamo con un compagno che segue le iniziative.
Da fonti palestinesi apprendiamo che sono due i palestinesi uccisi a Gaza dall'esercito israeliano durante quello che il portavoce militare ha descritto come un tentativo di infiltrazione "da parte di un gruppo terroristico".
Le donne palestinesi continuano le proteste (leggi qui). Qui un approfondimento sulla pianificazione gazawi e il corretto uso dei preservativi a cui fa cenno la nostra corrispondente.
In diretta con la nostra corrispondente da Gaza.
Per un approfondimento sulla "scuola di gomme" leggi qui.
Nella foto: Khan al-Ahmar oggi, dove c'è la "scuola di gomme" (Foto: Michele Giorgio)
Israele, mito e realtà – Il movimento sionista e la Nakba palestinese 70 anni dopo (Edizioni Alegre, pp. 223, euro 15)
Presentiamo il libro assieme a Chiara Cruciati (Nena News, il manifesto), di cui è co-autrice assieme a Michele Giorgio (inviato a Gerusalemme de il manifesto).
In coda un aggiornamento su Giulio Regeni.
Nella seconda corrispondenza, una compagna ci aggiorna sulla situazione a Gaza.
Dopo l'approfondimento su pinkwashing e purplewashing (che trovate qui) proseguiamo nell'analisi della propaganda dello stato israeliano concentrandoci sul veganwashing, e l'assimilazione capitalista della lotta antispecista e vegana tra israele e l'europa.
Per approfondire:
Liberazioni
http://www.liberazioni.org/israele-la-prima-nazione-al-mondo-ad-applicare-il-vegan-washing/
Palestinian Animal League
In studio con due compagni dell'UDAP (Unione Democratica Arabo Palestinese) per parlare della situazione della Palestina dopo la recente mattanza dell'esercito israeliano.
Dopo la manifestazione nazionale a Roma e il presidio a Montecitorio di ieri, è stato indetto per venerdì 18 maggio un presidio davanti l'ambasciata USA.
Qui l'appello:
PRESIDIO PER LA PALESTINA ALL'AMBASCIATA USA
- Contro il trasferimento dell'Ambasciata USA a Gerusalemme
- Per il Diritto al Ritorno dei profughi palestinesi
- In appoggio alle mobilitazioni popolari in Palestina
La Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, l’Unione Democratica Araba-Palestinese (UDAP) e l’Associazione dei Palestinesi in Italia (API), invitano a partecipare al presidio di solidarietà alla Palestina che si terrà venerdì 18 maggio a Roma.
Il punto di concentramento sarà a piazza Barberini alle ore 16:30.
Nella prima corrispondenza sentiamo una compagna che ci ricorda del presidio a Montecitorio per fermare la strage di palestinesi che Israele sta portando avanti in questi giorni e da anni.
Nella seconda ascoltiamo una voce dalla piazza.
Di seguito l'appello:
APPELLO DELLA RETE ROMANA DI SOLIDARIETÀ AL POPOLO PALESTINESE
CONTRO L’ENNESIMA STRAGE DI PALESTINESI PERPETRATA A GAZA DA ISRALE
DOMANI 15 MAGGIO, ALE ORE 17.30, MANIFESTAZIONE IN PIAZZA MONTECITORIO
Oggi 14 maggio, mentre Israele e Stati Uniti festeggiavano il trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, a Gaza le forze israeliane, seminavano la morte tra le centinaia di migliaia di Palestinesi, tra cui molti anziani, donne e bambini, che pacificamente protestavano per il diritto al ritorno, per la fine dell’assedio e contro il trasferimento dell’ambasciata USA a Gerusalemme.
Quando gruppi di manifestanti si sono avvicinati alla recinzione, armati solo di aquiloni e pneumatici, I soldati israeliani, l’artiglieria e i droni hanno cominciato a sparare pesantemente e senza interruzione non solo contro di loro, ma anche contro la folla che si trovava lontana dalla barriera, facendo una strage. Sul terreno sono rimasti 55 civili palestinesi uccisi, tra cui 6 minorenni e un disabile su sedia rotelle, oltre 2.700 feriti, tra cui 203 bambini, 78 donne, 8 giornalisti e 11 paramedici. Almeno 150 i feriti gravi, perché il fuoco israeliano ha voluto colpire testa, collo e torace. (Ministero della Salute)
Ospedali da campo, ambulanze, personale medico e sanitario sono stati deliberatamente presi di mira impedendo loro di avvicinarsi ai feriti. Gli ospedali, già provati dall’assedio, dalle guerre precedenti e dal carico di feriti delle ultime settimane, oltre 8000, sono al collasso e non riescono più a far fronte alle nuove necessità.
La responsabilità prima di questi crimini contro l’umanità è di Israele e degli Stati Uniti, che ne sono lo sponsor principale, ma anche dell’Unione Europea e di ciascuno dei suoi paesi che continuano a garantire l’impunità di Israele, nonostante le sterili condanne.
E’ inaccettabile il silenzio dei nostri politici di fronte ai continui massacri perpetrati da Israele.
Israele va fermato: lo dobbiamo ai palestinesi che continuano a morire.
Domani sarà il giorno della Nakba, che ricorda quando, 70 anni fa, decine di migliaia di Palestinesi vennero uccisi e oltre 800.000 furono costretti a lasciare la loro terra e le loro case. Sulle rovine della Palestina sorse Israele che domani, 15 maggio, festeggerà la sua nascita. Sarà anche il giorno in cui inizia il mese di Ramadan, sacro ai Musulmani: di fronte all’accavallarsi di queste ricorrenze cariche di dolore e sofferenza la frustrazione, la rabbia e le proteste dei Palestinesi non cesseranno.
Chiediamo alle associazioni e a tutte le persone di coscienza che hanno a cuore la libertà, la giustizia e la sorte dei popoli oppressi di trovarsi oggi alle 17.30 davanti a Montecitorio, per chiedere con forza il rispetto e l’applicazione delle innumerevoli risoluzioni ONU di condanna di Israele, perché si ponga finalmente fine alla sua impunità, perché cessino l’occupazione e l’assedio di Gaza, perché a tutti i Palestinesi siano garantiti uguali diritti, perché sia riconosciuto il diritto al ritorno.
Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese