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israele

Verso la manifestazione per la Palestina del 28 Novembre

Data di trasmissione
Durata 33m 24s

 

Una conversazione con un compagno dei giovani palestinesi, organizzatori della manifestazione trasnazionale del 28 novembre prossimo a Piazzale Esquilino qui a Roma, a fianco della lotta dei palestinesi nei territori occupati e a Gaza.

 

Questo l'appello della giornata:

 

 

Noi, Giovani palestinesi in esilio, chiediamo a tutti i palestinesi e le persone solidali con la nostra causa di difendere la nostra terra e sostenere la resistenza e la determinazione del nostro popolo in Palestina. Da settimane la moschea di Al Aqsa è vittima di assalti brutali mentre i coloni e l’esercito sionista compiono omicidi arbitrari e arresti di massa in tutta la Palestina. In risposta alla violenza sionista, dobbiamo ribadire che la resistenza è una strategia necessaria e obbligatoria per sopravvivere alla perpetrazione del progetto di pulizia etnica ai danni dei palestinesi.
La repressione militare sionista e le inaccettabili violazioni dei coloni, insieme ad una leadership palestinese collusa che agisce ormai come garante dell’occupazione e non più come guida del progetto di liberazione, tentano di garantire la liquidazione totale della resistenza palestinese e l'accelerazione della pulizia etnica. In questa lotta sbilanciata tra un'ideologia razzista e istituzionalizzata, e l'eroica resistenza del popolo palestinese, Israele gode ancora del sostegno dei suoi alleati internazionali, che noi riteniamo parimente responsabili di questi crimini.
Noi giovani palestinesi dobbiamo assumerci la piena responsabilità e il diritto di difendere il nostro popolo e la nostra terra e mobilitarci ovunque ci troviamo. La lotta in corso in tutta la Palestina è nostra: è una lotta per far prevalere la giustizia su un progetto coloniale, è una lotta contro il colonialismo in tutte le sue forme e manifestazioni. Questa è la rivolta di una nuova generazione di palestinesi, uniti ovunque essa siano, intorno a principi di dignità, di ritorno e di liberazione di tutta la Palestina!
Condividiamo la voce della resistenza palestinese. Denunciamo i crimini sionisti e la complicità dei loro alleati. Rompiamo l’isolamento dei palestinesi sotto occupazione.
Ci appelliamo a tutti i palestinesi in esilio, i movimenti di solidarietà e tutte le persone che credono nella giustizia, a proseguire gli sforzi di mobilitazione ed ad unirsi a noi nel sostegno alla resistenza palestinese che culminerà con una mobilitazione internazionale il 29 Novembre 2015 e continuerà fino a che la Palestina non sarà libera.
Scegliendo la “giornata internazionale di solidarietà con la Palestina indetta dall’ONU intendiamo ribadire che la solidarietà è genuina solo se rispetta la totalità dei principi nazioali palestinesi, il ruolo di tutte le comunità palestinesi ovunque esse siano nella lotta di liberazione e la legittimità della resistenza palestinese.
Stop all'occupazione e alla colonizzazione sionista di tutta la Palestina
Sostegno incondizionato alla resistenza palestinese
Libertà per i prigionieri palestinesi
Ritorno dei profughi palestinesi
No al silenzio complice della Comunità Internazionale
Sì al BDS - Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni contro Israele

La comunità palestinese in piazza dopo la morte di Ziad Abu ‘Ain, ministro ANP

Data di trasmissione
Durata 4m 36s
Durata 8m 36s

Ore 13 davanti all'Ambasciata Palestinese, via Guido Baccelli, Circo Massimo, presidio in concomitanza con i funerali di Ziad Abu 'Ain nei territori palestinesi.

 

Prima corrispondenza con un compagno della Rete Romana di solidarietà con il Popolo Palestinese; seconda con Salameh Ashour, presidente della Comunità Palestinese di roma e del Lazio.

 

La Comunità Palestinese di Roma e del Lazio nell’apprendere la notizia dell’ennesimo crimine che l’esercito israeliano ha compiuto contro il Popolo Palestinese uccidendo il ministro Ziad Abu ‘Ain che insieme ad esponenti di Comitati Popolari di Resistenza Non Violenta stava piantando ulivi nei terreni di un villaggio palestinese, già devastato dai coloni e dall’esercito di occupazione, condanna questo nuovo atto di terrorismo e stigmatizza che l’esercito israeliano si comporta nei Territori Palestinesi Occupati come l’esercito nazista nei confronti dei popoli invasi .

La responsabilità dell’aggravarsi della situazione in Palestina, che sta diventando sempre più esplosiva, non ricade solo sul governo estremista israeliano, ma su tutti i governi occidentali che, sempre pronti a sostenere il diritto di difendersi di Israele, negano analogo diritto ai Palestinesi vittime di una dura occupazione e sottoposti a continue aggressioni dei coloni e delle forze armate israeliane

I governi occidentali, lungi dal premere su Israele perché si ritiri dai territori palestinese indebitamente occupati, con il loro comportamento lo incoraggiano a proseguire nella politica di aggressione e di colonizzazione e fanno svanire le residue speranze di pace.

Il Popolo Palestinese chiede solo giustizia e pace. Se i governi occidentali volessero ne incoraggiano, così come affermano, dovrebbero riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina e costringere Israele a ritirarsi dai Territori Palestinesi

Gerusalemme: sale la tensione

Data di trasmissione

Sale la tensione a Gerusalemme, anche oggi ci sono stati scontri e spari in diversi quartieri della città. La Giordania decide di ritare il proprio ambasciatore in Israele dopo le provocazioni dei coloni alla spianata delle moschee. La Giordania gestisce tutti i luoghi sacri a Gerusalemme. Intanto Israele approva una legge che prevede pensa dai 10 ai 20 anni per i palestinesi che lanciano pietre o molotov. Un aggiornamento in questa corrispondenza.

Sardegna: 13 settembre manifestazione a Capo Frasca

Data di trasmissione
Durata 16m 32s

Il prossimo 13 settembre a Capo Frasca in Sardegna ci sarà una manifestazione contro l'occupazione militare della Sardegna e contro le esercitazioni di Israele. E' dell'altro ieri l'esplosione di una bomba proprio durante queste esercitazioni a Capo Frasca che ha portato ad un incendio che ha distrutto 25 ettori di macchia mediterranea.

Corrispondenze dalla palestina

Data di trasmissione
Durata 6m 32s
Durata 7m 13s

Due corrispondenze dalla palestina, la prima della durata di 6minuti e la seconda di 7minuti.

Nella prima ci vengono descritti i bombardamenti e le difficolta' dettate dalla guerra.

Nella seconda ci soffermiamo invece sugli episodi e le possibilita' di resistenza.