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Domani 20 marzo in piazza a Roma: il genocidio continua, fermiamo Israele

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Un compagno di Udap (Unione democratica arabo-palestinese) ricostruisce la feroce ripresa dei bombardamenti nella Striscia di Gaza che ha in poche ore causato la morte di centinaia di persone tra cui moltissimi bambini e bambine, in una situazione in cui chi è ferito non può essere soccorso a causa della già perpetrata distruzione degli ospedali e della mancanza di energia elettrica e in cui da giorni i beni umanitari sono bloccati da Israele fuori dalla Striscia. Il compagno chiarisce che Israele sta portando avanti un'operazione che trova le sue motivazioni anzitutto nell'obiettivo ideologico della pulizia etnica e poi in motivi di politica interna: l'approvazione del bilancio delle forze più oltranziste uscite dal governo.

A causa della situazione gravissima da ieri sono state indette manifestazioni in decine di città tra cui quella di Roma che si terrà domani giovedì 20 marzo, dalle ore 17, in piazza della Rotonda del Pantheon.

Londra: manifestazione nazionale per la Palestina

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Oggi, sabato 15 marzo 2025, grandissima manifestazione nazionale al fianco della resistenza palestinese, per la libertà della Palestina e contro le armi a Israele. partecipazione anche dalla Francia, presenti Jewish block, le comunità arabe, le comunità sudamericane,  sindacati, socialisti e migliaia e migliaia di persone.

Forte la richiesta di interrompere la fornitura di armi a Israele e la critica a Starmer proprio perchè  il Regno Unito  ancora con le armi sostiene Israele.

 

Fuori USA e sionisti dalla Palestina

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In una corrispondenza con un compagno dell'UDAP, presentiamo il presidio che si terrà Venerdì 21 febbraio 2025 presso l'Ambasciata statunitense a Roma, alle ore 17.00, al fine di condannare l'incondizionato appoggio degli USA ad Israele e di mantenere alta l'attenzione e la mobilitazione in solidarietà con la resistenza della popolazione palestinese conto le vergognose politiche predatorie statunitensi.

Liberati Luisa Morgantini e il giornalista del Sole24Ore

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Come potete ascoltare dal primo audio di Meri Calvelli, era stata rrestata in Palestina dalle truppe occupanti israeliane Luisa Morgantini, che è stata vicepresidente del Parlamento Europeo e esponente di AssoPace Palestina insieme a Roberto Bongiorni del Sole 24 Ore e due persone palestinesi con l’accusa di avere “violato una zona militare”.

Pubblichiamo poi un secondo audio che dà la notizia della liberazione di Morgantini e Bongiorni che sono rimasti a aspettare la liberazione degli accompagnatori palestinesi

Trasmettiamo un audio di Meri Calvelli

Su Radio Onda d'Urto una corrispondenza più articolata

Dalla Siria al Libano sulle note di Fairuz

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Con Elisa, reporter appena rientrata in Italia dopo  essere stata in Siria, proponiamo un aggiornamento sulla situazione del paese parlando delle perplessità sull'operato del governo provvisorio, delle condizioni di vita delle minoranze (alawiti, drusi, cristiani), del clima di paura che si respira nelle città, della frammentazione e dell'instabilità politica.

Segue un aggiornamento su quanto accade in Libano dove, a fronte della grave crisi economico finanziaria e delle devastazioni provocate dalle guerra, il 27 gennaio, allo scadere del cessate il fuoco, l'esercito israeliano ha rifiutato di ritirarsi dal sud del paese e forti ombre si addensano sul nuovo governo, presieduto da Joseph Aoun.

Aggiornamenti dal Libano

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Mandiamo in onda un audio dell'intervento tenuto dal giornalista Mauro Pompili, corrispondente dal Libano, domenica 12 gennaio nel corso di una partecipata iniziativa ad Albano Laziale dal titolo "Da Trump alla Siria. Quali prospettive per la resistenza palestinese?"

Big Tech con l'elmetto

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La prima parte della puntata è dedicata alle variegate malefatte dei soliti noti: Google e Meta.

Prima parliamo della situazione di Google con l'antitrust, che vede avvicinarsi il verdetto anche per quanto riguarda il settore pubblicità. Avevamo già parlato della questione del motore di ricerca, ma questa è un'altra storia.

Passiamo poi ai legami tra grandi aziende e militarismo:

  • Google continua a negare i suoi rapporti con l'apparato militare israeliano, ma i dati sono sempre più chiari
  • Meta si lancia apertamente nelle applicazioni militari dell'intelligenza artificiale generativa
  • Hannah Byrne ha lavorato per anni nel gruppo "antiterrorismo e organizzazioni pericolose", si è licenziata nel 2023, e racconta alcuni dei motivi per cui crede che la selezione dei contenuti fatta da Meta sia sbagliata fin dalla radice

Chiudiamo infine rimandando un audio andato in onda recentemente su Data Center, consumo di energia e di acqua.

 

Come le università israeliane sostengono l'apartheid del popolo palestinese

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Rimandiamo l'audio di una presentazione che si è tenuta all'Università La Sapienza di Roma lo scorso 20 novembre del libro di Maya Wind sulle complicità delle Università israeliane nel genocidio in corso verso la popolazione palestinese. Apre l'intervento Giovanni Ruocco del Comitato Sapienza per la Palestina - RUP e Chiara Cruciati de Il Manifesto. Ringraziamo la casa editrice Alegre per l'audio.