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Kurdistan

Il centro Ararat compie 25 anni

Data di trasmissione
Durata 7m 34s

A Roma il centro curdo Ararat festeggia il suo venticinquesimo compleanno, in concomitanza purtroppo con un'ulteriore stretta repressiva del governo turco che ha provocato una condanna a lunghissime pene detentive per due leader del partito progressista HDP.

Di seguito il programma delle giornate di venerdì 17 e sabato 18 maggio

Venerdì 17 Maggio
Ore 10:00: “Noantri curdi de’ Testaccio” al Box del Rione nel Mercato di Testaccio
Nell’ anniversario del Centro Socio-Culturale Ararat i curdi si raccontano al quartiere con una giornata di festa e incontro. Per l’occasione Ararat ripropone l’azione compiuta al mercato nel 2002, con una nuova operazione artistica e comunitaria dal titolo “Nanê xweyî xweş bide neyarê xwe… Gotinê xweyî xweş bide hevalê xwe / Cibo buono dallo al nemico… parole buone dalle all’amico” insieme a Stalker, Ati, studenti e studentesse del Corso di Arti Civiche e del Master Environmental Humanities dell’Università degli Studi Roma Tre.
Ore 12:00: Workshop di architettura
A cura di ARChA, insieme a studenti e studentesse del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre e della Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma.
Ore 15:00: Workshop di Govend (danze popolari curde)
Una lezione di danze popolari curde aperta a tutti, a cura del gruppo di folklore di Ararat.
Dalle ore 19: Cena
Ore 20:30: Documentari
Proiezione dei documentari Ararat di Eugenio Lijoi e Newroz di Manifesti dal Popolo, che raccontano la storia e il presente di Ararat e della comunità curda in Italia.
Ore 21:00: Cinema all’aperto
Proiezione a cura del Comitato Nuovo Cinema Amude del film Lettere da Şengal (Dersim Zerevan 80’) interamente realizzato in Rojava/Nord-Est della Siria dalla Komina Film a Rojava (Comune del Cinema del Rojava).
Sabato 18 Maggio
Ore 11:00: Costruzione partecipata per bambini di giochi in legno
Dalle ore 13: Pranzo
Ore 16:00: In Cammino con gli Ultimi - Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso
Presentazione del libro dedicato a Dino Frisullo, amico del popolo curdo e primo presidente del Centro Socio-Culturale Ararat.
Ore 18:00: 25 Anni del centro Ararat – Passato, presente e futuro dei curdi in Italia
“Storia di Ararat e del movimento curdo in Italia”
Coordina: Gianluca Peciola – Attivista per i diritti umani e scrittore
Intervengono:
Gerardo Mannello – Ex Sindaco di Badolato
Francesco Careri – Stalker
Aldo Innocenzi - Stalker
Simonetta Crisci – Presidente Associazione SenzaConfine,
Alfonso Perrotta
Heval Talip – Attivista Curdo
“Ararat all’interno del contesto della Città delle Arti”.
Coordina: Alfonso Perrotta
Intervengono:
Yuri Trombetti – Presidente Commissione Patrimonio Roma Capitale
Michela Cicculli - Presidente Commissione pari opportunità al Comune di Roma
Umberto Marroni - Collaboratore del Sindaco di Roma per La valorizzazione dell’Ex Mattatoio
Claudia Santaloce - Assessora Alle politiche sociali municipio I Roma Centro
Yilmaz Orkan – Direttore Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia,
Said Dursun - Co-presidente Centro Socio-Culturale Ararat,
Dalle ore 19: Cena
Ore 21: concerto
Ashti Abdo - cantante, musicista polistrumentista e compositore curdo
Esibizione di Govend (Danze popolari curde)
Venerdì e Sabato per tutta la giornata:
“Berxwedan Jiyane- Resistenza è Vita’’ – 25 Anni di Ararat a Testaccio”
Mostra storica dell’archivio di Ararat
Installazione artistica AKA Kurdistan
Installazione Artistica Il tappeto volante
Mostra fotografica di Simona Granati
Mostra fotografica di Alessandro Romagnoli
Mostra fotografica di Francesca Mazzara
Mostra 3D a cura della staffetta sanitaria
Sala audiovisivi con documentari, filmati d’archivio e altro
Spazio bambini

Newroz 2024 a Roma

Data di trasmissione
Durata 3m 27s
Il programma del capodanno curdo a Roma, Sabato 23 marzo 2024
 
*Newroz 2024 – Capodanno Curdo*
Immagine rimossa.Centro Socio-Culturale Ararat, Largo Dino Frisullo (RM)
Immagine rimossa.23 Marzo a partire dalle Ore 17
Programma:
Immagine rimossa.Apertura
Interventi
Balli curdi
Frente Murguero Romano
Immagine rimossa.Presentazione di Libri
Ho lasciato il fucile in montagna di Yüksel Genç
Berxwedan di Laura Schrader
Immagine rimossa.Spettacolo teatrale
Io vado madre della compagnia Teatro Musica Voci
Immagine rimossa.Musica Live
Kani Bilal
Jurema
Mathieu Clavel & Subhajit Brahmachari
Assalti Frontali

Difendiamo il Rojava!

Data di trasmissione
Durata 4m 38s

A dieci anni di distanza dalla storica resistenza di Kobane, che ha reso visibile la decennale lotta per la libertà del popolo curdo, la rivoluzione del Rojava è scomparsa dai media. Eppure in questi dieci anni l’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est, struttura di autogoverno che unisce i molti popoli che hanno deciso di convivere organizzandosi secondo il modello del Confederalismo Democratico, ha costruito e continua a costruire una regione amministrata secondo un modello di democrazia diretta che mette al primo posto la liberazione della donna.

Alla vigilia dell’8 Marzo, una delegazione arriverà dal Nord-Est della Siria per raccontare e discutere le pratiche, la situazione attuale, gli sviluppi e le prospettive future della rivoluzione delle donne del Rojava.

Assemblea il 3 febbraio al Centro Ararat a Roma

Data di trasmissione
Durata 10m 18s

Assemblea cittadina il 3 febbraio 2024 al centro socioculturale Ararat, a Roma, in vista della conferenza lanciata dal movimento delle donne curde che si terrà il 10 febbraio presso la Terza Università e della manifestazione nazionale del 17 febbraio incentrata sulla liberazione di Abdullah Ocalan. La nostra corrispondenza con Ylmaz, di Uiki onlus.

CSOAT Auro e Marco: Centro di ricerca donne curde Suleymanyiah

Data di trasmissione
Durata 7m 15s

Con una compagna del CSOAT Auro e Marco invitiamo le ascoltatrici e gli ascoltatori a partecipare all'iniziativa di domani 25/01 a Spinaceto, iniziativa non separata. Di seguito il testo di presentazione:

Negli spazi della Biblioteca transfemminista del Csoat Auro e Marco, il 25 gennaio ospiteremo con lə compagnə di Jineolojî un incontro con la compagna curda Necibe Qeredaxi, per presentare il progetto della biblioteca Sulaymaniyah, Archivio e Centro di ricerca delle donne curde, nato in memoria di Nagihan Akarsel, assassinata su istigazione del governo t√rco il 4 ottobre 2022.
“La Biblioteca delle donne curde è stata costruita con l’obiettivo di avere un luogo in cui le donne possano continuare a ricercare e condividere le conoscenze. L’obiettivo è quello di essere un ponte per tutte le donne e di unire le diverse lotte.”
Si tratterà di un momento di confronto e scambio tra realtà che, attraverso la creazione di biblioteche archivi e centri di ricerca, sono accomunate dalla volontà di creare uno spazio di lotta in cui far emergere esperienze invisibilizzate dalla narrazione maschile della storia.
Vi aspettiamo giovedì 25 gennaio alle h18:30, in viale dei Caduti della Resistenza 270!

Continui attacchi turchi nel Nord Est della Siria

Data di trasmissione
Durata 18m 20s

Con il direttore dell'ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia parliamo degli attacchi perpetrati dal governo turco contro i civili nella regione del nord-est della Siria, in palese violazione della legge internazionale, nel silenzio dell’opinione pubblica mondiale.

Link all'appello:

https://retejin.com/2024/01/15/appello-urgente-ai-media-affinche-informino-sui-continui-attacchi-della-turchia-in-violazione-della-legge-internazionale/
 

Non si ferma la guerra di Erdogan contro i curdi

Data di trasmissione
Durata 13m 51s

Da oltre tre mesi, nell'indifferenza dei media e nel silenzio delle organizzazioni internazionali, l'esercito turco continua a martellare le popolazioni del Rojava e della Siria del nord, nel tentativo di fiaccare la resistenza delle popolazioni locale. Facciamo il punto della situazione con Ylmaz, dell'Ufficio di informazione sul Kurdistan in Italia.

Pensieri che spezzano le sbarre: non potete imprigionare le idee!

Data di trasmissione
Durata 11m 54s

Domenica 10 Dicembre 2023 Ore 16:00
Città dell’Altra Economia Largo Dino Frisullo - Roma

Pensieri che spezzano le sbarre: non potete imprigionare le idee!

Il 10 dicembre 2023 ricorrono i 75 anni da quando, nel 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Nonostante ciò, non passa giorno in cui i diritti umani non vengano sistematicamente violati in Kurdistan e in altri luoghi del mondo. L'isola-prigione turca di Imrali e l'isolamento di Abdullah Öcalan, il principale teorico del movimento curdo per la libertà, rappresentano un caso limite. Abdullah Öcalan è in isolamento in Turchia da oltre 24 anni ed è stato tagliato fuori da qualsiasi mezzo di comunicazione con il mondo esterno. In questo modo vengono isolate anche le sue idee politiche e la possibilità che queste vengano messe in pratica nell'ambito di un processo di pace. Non è possibile fare affidamento sulle istituzioni esistenti per la difesa dei diritti umani e contro la tortura in carcere, come il Comitato europeo per la prevenzione della tortura CPT, il Consiglio d'Europa e la Corte europea dei diritti dell'uomo. Nonostante le numerose richieste e le molte informazioni disponibili, queste istituzioni non hanno mai adempiuto all'obbligo di intervenire contro la pratica illegale del suo isolamento, che è considerata una tortura e che prevede che gli vengano preclusi tutti i contatti con il mondo esterno, con i suoi avvocati e con i suoi parenti.

La libertà di Abdullah Öcalan rappresenta anche la possibilità che nella lotta per la libertà della società curda possa emergere una soluzione politica al posto dell'isolamento, della repressione e della guerra. Gli scritti di Abdullah Öcalan e la sua filosofia politica sono discussi e messi in pratica dalle forze sociali di tutto il mondo, nonostante il suo isolamento e la diffamazione da parte degli Stati egemoni. Queste idee ispirano intellettuali, liberi pensatori, scienziati, lavoratori, attivisti, artisti, sindacalisti, movimenti sociali, politici, famiglie e società intere.

A partire dal risveglio democratico della cosiddetta Primavera araba, nel nord e nell'est della Siria/Rojava sta emergendo un sistema sociale autonomo di autogoverno ispirato alle idee di Abdullah Öcalan. Il fondamento di queste idee si basa sui tre pilastri della liberazione delle donne, dell'ecologia e della democrazia radicale. Il movimento di liberazione curdo non ha solo organizzato democraticamente ed educato politicamente la società curda in Turchia, Siria, Iraq e Iran, ma anche nella diaspora, e in particolare in Europa. Al di là di questo, la filosofia politica e l'esempio del movimento curdo stanno avendo un impatto sulle persone che stanno ritrovando la speranza in cambiamenti democratici e di libertà e si stanno unendo e organizzando politicamente contro la frammentazione e l'isolamento. Attraverso la filosofia politica del movimento curdo sviluppata da Abdullah Öcalan, possiamo ritrovare la fiducia nella possibilità di realizzare un sistema sociale democratico. A questo processo di profonda democratizzazione e di rottura dei rapporti di dominio tra i generi, tra i diversi gruppi sociali e con le risorse della terra, possiamo dare grande forza e nuovo slancio. Se Öcalan sarà liberato, la situazione cambierà al punto da rendere concreta una soluzione per il popolo curdo; la liberazione di Öcalan è il presupposto necessario per un processo di pace.

Gli scritti di Öcalan in carcere costituiscono una straordinaria prospettiva di un movimento per la libertà incentrato sulla liberazione delle donne, sulla democrazia e sull'ecologia. Öcalan ha contribuito a rinsaldare il movimento curdo per la libertà, tracciando un percorso rivoluzionario verso quella che è senza dubbio la più profonda definizione di democrazia che il mondo abbia mai visto. "Oltre lo Stato, il potere e la violenza" e soprattutto il suo Manifesto della civiltà democratica in cinque volumi è una ricerca mozzafiato sulla vita senza Stato e sul movimento di liberazione curdo, nonché una visione di una società democratica-ecologica che offre anche una prospettiva aggiornata e necessaria alla ricerca di un nuovo socialismo. Gli appelli di Öcalan a forme non gerarchiche di organizzazione sociale democratica meritano l'attenzione di chiunque cerchi un pensiero sociale costruttivo o la riorganizzazione della società secondo principi femministi ed ecologici.

PROGRAMMA

Letture tratte dagli scritti di Abdullah Öcalan a Cura di Giorgia Narcisi, Eugenio Papalia, Fabiana Simonelli e Luisa Casasanta con accompagnamento musicale di Ernesto Ranieri.

Interventi con:
Comitato Libertà per Öcalan
Fabio Marcelli - CRED
Margherita Cantelli - CRED
Simonetta Crisci - Presidente di Senzaconfine
Cesare Antetomaso - Giuristi Democratici
Vito Scalisi - ARCI Roma
Giovanni Caputo - Scrittore
Rete No Bavaglio

Ufficio D'Informazione del Kurdistan in Italia