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lotta per la casa

Lotta per la casa a Padova

Data di trasmissione
Durata 15m 40s

Si è tenuto ieri a Padova, in occasione dell'inizio del maxiprocesso contro 75 persone appartenenti ai movimenti per il diritto all'abitare, un presidio e una conferenza stampa per raccontare lo stato delle mobilitazioni e denunciare l'atteggiamento della magistratura e dei mass media.

L'udienza è stata posticipata di un mese, come ci racconta una compagna con cui facciamo il punto su quello che accadrà nelle prossime settimane, sia sul fronte giudiziario che su quello politico.

Di seguito il comunicato di indizione del presidio.

 

GIOVEDI 19 DICEMBRE ore 10.00
saremo fuori dal Tribunale di Padova a far sentire la nostra voce!

Il 19/12 comincerà il maxi-processo contro 75 persone: appartenenti al Comitato di Lotta per la Casa, inquilini e solidali.
Le accuse mosse sono: violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minaccia, invasione di edifici, imbrattamento e deturpazione, il tutto coronato dall’accusa di associazione a delinquere!

È un attacco gravissimo e infamante nei confronti di chi non si è voluto rassegnare a perdere la casa ma anzi, ha deciso di lottare e non lasciarsi sopraffare dal menefreghismo e dalle decisioni politiche di chi dovrebbe gestire l’edilizia pubblica.

Ci rivendichiamo tutti i 30 picchetti antisfratto che ci vengono contestati e che hanno invece facilitato i rinvii a degli sfratti che altrimenti avrebbero messo le famiglie in strada o separate nelle comunità. Ci rivendichiamo le occupazioni di appartamenti pubblici chiusi e disabitati da anni, lasciati a marcire e destinati alla vendita all'asta.

Chi non può permettersi un affitto nel mercato privato è messo all'angolo!
Mentre la legge regionale 39/2017 aumenta vertiginosamente i canoni d'affitto agli inquilini delle case popolari, nel contempo si inaspriscono i provvedimenti repressivi
nei confronti di chi è costretto ad occupare, mentre centinaia di case popolari vengono lasciate a marcire, chiuse e vendute.
Non si può più parlare solo di emergenza: ormai il problema abitativo è in costante crescita, come l’inefficacia di chi se ne dovrebbe occupare.

Anche in altre città stanno sperimentando montature giudiziarie simili al caso padovano: da Cosenza a Roma, da Brescia a Napoli fino a Milano (addirittura in due quartieri diversi nel giro di un anno). Questi processi hanno quindi una duplice funzione: rappresentano un attacco alla solidarietà che si crea tra le famiglie con il medesimo problema e sono anche un chiaro attacco politico nei confronti di quelle realtà che si organizzano e cercano di lottare non solo per la casa, ma in generale contro un sistema che sfrutta e affama, mettendo il profitto di pochi davanti alla vita delle persone.

Chiamiamo in contemporanea anche una CONFERENZA STAMPA per dare più voce alle nostre rivendicazioni.
Mentre i politicanti e gli affaristi dell'operazione Pantano vanno verso la prescrizione, noi faremo battaglia dentro e fuori dall’aula per ribadire che respingiamo l’accusa di criminali a coloro - come i dirigenti dell'Ater - che usano il patrimonio pubblico per arricchirsi.

SE OPPORSI AGLI SFRATTI è RESISTENZA
ORDINARLI è LA VERA DELINQUENZA!
Basta case senza gente, basta gente senza case!

L'autorecupero a Roma rischia di morire

Data di trasmissione
Durata 14m 46s

Presidio e conferenza stampa questa mattina di fronte all'assessorato al patrimonio del comune di Roma per denunciare l'ateggiamento del comune di Roma nei confronti dei progetti di autorecupero. Di seguito il comunicato della cooperativa Inventare l'Abitare.

 

L'AUTORECUPERO: UN IMPORTANTE ESPERIENZA PER LA CITTA’ CHE RISCHIA DI MORIRE A CAUSA DI RITARDI E ASSURDA BUROCRAZIA.

Martedì 10 dicembre presidio sotto l'assessorato capitolino al Patrimonio in via Giovanni da Verrazzano 7 a partire dalle ore 10.30

Siamo arrivati probabilmente al duecentesimo comunicato stampa di denuncia dei ritardi per il completamento dei progetti di autorecupero e non è ancora finita: dopo l'ennesimo, faticosissimo percorso per ottenere dal Comune di Roma quasi tutta la documentazione necessaria per la fine dei lavori, a pochi passi dal traguardo ci ritroviamo, come cooperativa Inventare l'Abitare a dover denunciare di nuovo la lentezza (o la mancanza di volontà politica) dell'asfittica macchina burocratica del Campidoglio
A questo punto vi è il rischio concreto di saltare i tempi previsti per la concessione del mutuo da parte della banca (mutuo a nostro carico che servirà ad eseguire i lavori di nostra competenza nello stabile di Via dei Lauri n. 15).
Basti pensare che i lavori di recupero di competenza comunale (con la conseguente successiva assegnazione alla cooperativa vincitrice del bando) dovevano essere ultimati nel 2008 (stiamo parlando di lavori per il rifacimento di un palazzo già esistente per il quale sarebbe stato sufficiente un annetto per il suo completamento) e invece nel 2019 ormai agli sgoccioli, stiamo ancora con il fiato sospeso a causa dei ritardi colpevoli dell’amministrazione e degli uffici nel redigere le due determine dirigenziali così come previsto nella convenzione già stipulata e che devono essere trasmesse alla banca entro e non oltre il 20 gennaio 2020.
Stiamo parlando di uno degli 8 progetti ( sei dei quali già ultimati da qualche anno ma che, grazie alla mancanza totale di manutenzione e per lavori della parte pubblica male eseguiti già mostrano preoccupanti cedimenti e su cui non si fa nulla nonostante i numerosi solleciti da parte della cooperativa) di edifici inutilizzati e di proprietà del Comune i quali, per effetto di una legge regionale del 1998, grazie ad un bando e dopo un complesso iter amministrativo scritto nella norma, vengono assegnati alle cooperative vincitrici del bando (e dove vanno ad abitare nuclei familiari richiedenti ed aventi diritto secondo i requisiti richiesti dalla legge).
Ebbene, ogni passaggio di quel complesso iter in tutti questi anni è stato conquistato a suon di manifestazioni di protesta, un numero infinito di incontri con i responsabili delle diverse amministrazioni in un quadro immaginario che definire kafkiano non è affatto una forzatura.
Va anche sottolineato come le famiglie legittime assegnatarie di quegli alloggi, in tutti questi anni hanno abitato e abitano in situazioni di fortuna, in attesa della loro casa.
Via dei Lauri non è l'unico progetto che rischia di andare in malora: a via di Grottaperfetta 315, un altro stabile, per il quale la cooperativa aveva vinto il bando, rimane abbandonato da anni, ridotto a uno scheletro di impalcature arrugginite (per spiegare il paradosso grottesco che accompagna ogni volta queste vicende, una delle tante assessore della giunta Raggi che si è avvicendata in questi anni, la prima volta che ne sentì parlare, favoleggiò che ne avrebbe fatto una struttura tutta in legno, nemmeno fosse una baita del trentino, forse ingannata dal fatto che la struttura si trovasse nel quartiere della Montagnola: dopo le favole dell'assessora, puntuale anche in questo caso il dimenticatoio).
L'autorecupero, in questi anni, ha simboleggiato suo malgrado la trasversalità della “politica”: tutte le giunte che si sono susseguite in Campidoglio, dai primi anni 2000 ad oggi, hanno mostrato la stessa indifferenza se non in qualche caso, vera e propria sciatteria. Un poco invidiabile traguardo che le centinaia di nuclei familiari assegnatari si sarebbero volentieri risparmiate.

Per questo, ancora una volta, diamo appuntamento martedì 10 dicembre ad un presidio sotto l'assessorato capitolino al Patrimonio in via Giovanni da Verrazzano 7 a partire dalle ore 10.30

Alle ore 11.00 si terrà una conferenza stampa per consegnare un dossier sull’autorecupero con il quale denunceremo le inefficienze e la colpevole noncuranza con cui si è tentato di sotterrare in questi venti anni una possibile risposta al bisogno abitativo nella nostra città e i punti sui quali non siamo più disposti ad aspettare.

COOPERATIVA INVENTARE L’ABITARE

Mail inventarelabitare@gmail.com

Lotta per la casa a Milano e a Padova

Data di trasmissione

A Milano sabato scorso vari collettivi per il diritto all'abitare hanno dato vita ad un'affollatissima manifestazione contro la criminalizzazione dei movimenti per il diritto all'abitare.

A Padova fra pochi giorni si apre un processo a carico di 75 imputati appartenenti al comitato di lotta per la casa di Padova.

Ne parliamo con una compagna del comitato abitanti della Barona di Milano e con una del comitato di lotta per la casa di Padova

Verso il corteo del 9 novembre a Roma

Data di trasmissione
Durata 11m 13s

In vista della manifestazione nazionale di sabato 9 novembre a Roma, per chiedere l'abolizione delle leggi sicurezza, appuntamento questo pomeriggio alle ore 17.00, alla facoltà di Scienze politiche dell'Università La Sapienza, per un'assemblea cittadina di preparazione del corteo.

Ai nostri microfoni, una compagna dei movimenti cittadini per il diritto all'abitare

La lotta per la casa in Campidoglio

Data di trasmissione
Durata 8m 12s

I movimenti per il diritto all'abitare di Roma questa mattina si sono in recati in delegazione al Campidoglio per continuare a rivendicare i diritti di centinaia di famiglie che rischiano di essere sgomberate in tempi brevi. Una corrispondenza poco prima dell'inizio dell'incontro

Lotta per la casa, a una settimana dallo sgombero di Primavalle

Data di trasmissione
Durata 16m 55s

A una settimana dallo sgombero dello stabile occupato di via cardinal Capranica a Primavalle le famiglie sgomberate sono costrette ad alloggi di fortuna o, quando va bene, a sistemazioni inidonee e carenti da ogni punto di vista. Nel frattempo la prefettura annuncia lo sgombero di altre due occupazioni, e la conseguente messa in strada di centinaia di famiglie, con l'assenso dell'amministrazione locale.

il punto della situazione con un compagno del coordinamento cittadino di lotta per la casa, l'estate romana si prospetta lunga e dura.

Sgomberi e lotta per la casa: cosa succede in città

Data di trasmissione
Durata 19m 58s

Dopo il violento e feroce sgombero di via Cardinal Capranica, con un compagno del coordinamento cittadino lotta per la casa parliamo della situazione attuale sia delle persone sgomberate sia dei contrastanti e superficiali messaggi delle istituzioni e delle prossime iniziative in campo