lotta per la casa

Oggi 15 luglio 2019 dalle ore 16 presidio in piazza Montecitorio indetto dalla rete Restiamo umani contro il decreto Sicurezza Bis a cui si aggiunta la protesta dei movimenti per il diritto all'abitare dopo il brutale sgombero di questa mattina dell'occupazione abitativa di via cardinal Capranica.

Il presidio contro il decreto sicurezza bis si riconvoca davanti a Montecitorio per lunedì prossimo, nel frattempo domani mattina dalle ore 9 presidio a piazzale Clodio dove vengono processati per direttissima tre compagni arrestati in seguito allo sgombero di via cardinal Capranica.

E0' stata sgomberata l'occupazione abitativa di via cardinal Domenico Capranica: già nella serata di ieri sono arrivate le forze dell'ordine davanti all'occupazione che nella notte sono diventate una forza veramente ingente (45 blindati e idranti). All'alba si è celebrata la farsa di una mediazione che attraverso la presenza dell'assessora al sociale Laura Baldassarre ha prospettato alternative inaccettabili alle e agli occupanti, poi, poco dopo le 9, 30 lo sgombero.

le compagne e i compagni sono rimasti in presidio tutta la notte, alcune occupanti hanno tentato di resistere sul terrazzo della struttura, tutt'ora 6 occupanti sono incatenati sul terrazzo più alto.

OGGI DALLE 16 PRESIDIO DAVANTI A MONTECITORIO

Con una compagna dei movimenti per il diritto all'abitare di Roma facciamo il punto sulle ultime iniziative relative alla lotta per la casa nella nostra città, dalla solidarietà con Magdalina, l'attivista di origine romena su cui pende la minaccia di un decreto d'espulsione, all'incontro con la regione Lazio sul tema dello stop agli sgomberi

Insieme ad una compagna del movimento per il diritto all'abitare parliamo della mobilitazione che si terrà questo Giovedì fino alla sede della Regione, ente coinvolto nell'assenza di politiche abitative, e che anzi da anni non porta avanti una delibera straordinaria sull'emergenza abitativa ottenuta in anni di lotte dei movimenti. Lo stesso vale per le politiche a livello cittadino che sono totalmente assenti. Continua invece la criminalizzazione del movimento prima col decreto sicurezza,  e poi col tentativo in atto di espellere un attivista straniera del m movimento per allontanarla dalle lotte.

Il 13 dicembre 2018 un'imponente operazione di polizia ha messo sotto assedio il popolare quartiere del Giambellino, a Milano. Sono state sgomberate nove case popolari ed è stata sequestrata la sede del comitato abitanti Giambellino-Lorenteggio. Con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'occupazione abusiva magistrature e forze dell'ordine hanno cercato di colpire uno dei più vitali e combattivi movimenti di lotta per la casa del capoluogo lombardo.

A poco più di un mese di distanza da quei fatti, un attivista del Giambellino ci racconta come procedono le attività di resistenza contro l'espulsione dei ceti popolari dal quartiere e la criminalizzazione dei movimenti di lotta, in uno dei quadranti della città più investiti dai processi di gentrificazione.

“Se la Procura ordina lo sgombero il Viminale, e di conseguenza le forze dell’ordine, devono eseguirlo immediatamente”. A dirlo una sentenza della Corte di Cassazione, che ha così accolto il ricorso di una società privata proprietaria di numerosi immobili tra Firenze e la sua provincia, occupati per 6 anni prima che la Questura intervenisse sgomberandoli. Una vera e propria benedizione da parte della suprema corte nei confronti del decreto Salvini, con cui il governo gialloverde ha aperto le porte, fra le altre cose, alla repressione più dura nei confronti dei movimenti per il diritto all'abitare.

Ne parliamo con Cristiano, del coordinamento di lotta per la casa di Roma.

Corrispondenza con un compagno del Coordinamento Cittadino Lotta per la casa

Racconto dell'incontro di Lunedì con l'assessora alle politiche abitative del comune di Roma

A Roma la giunta Raggi si appresta all'ennesimo regalo per gli speculatori immobiliari: la commissione urbanistica del comune dovrebbe infatti riunirsi a breve per dare le ultime autorizzazioni alla costruzione di un enorme palazzo in piazza dei navigatori, proprio di fianco a quello ultimato da anni e mai utilizzato, in una zona considerata da costruttori e palazzinari il nuovo Eldorado.

Con Cristiano, del coordinamento cittadino di lotta per la casa, raccontiamo le mobilitazioni contro questa vera e propria grande opera, lo sviluppo urbanistico del quadrante sudoccidentale della città e l'atteggiamento complice dell'amministrazione capitolina.