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pulizia etnica

La Nakba continua

Data di trasmissione
Durata 52m 40s

Il 15 maggio è una ricorrenza di particolare importanza per i palestinesi. È il giorno in cui celebrano la Nakba, ovvero la ‘catastrofe’: tramite questa giornata viene mantenuto vivo il ricordo della cacciata dalle proprie abitazioni di centinaia di migliaia di persone e la mancata fondazione di un proprio Stato autonomo.

La data scelta per questa ricorrenza ha un elevato significato simbolico: il 15 maggio 1948 segna, infatti, l’inizio della prima guerra arabo-israeliana, che si concluderà con la vittoria del neocostituito Stato d’Israele. È anche un ulteriore passaggio della storia della resistenza del popolo palestinese.

In questa articolato intervento, Wasim Dahmas, professore emerito di Lingua e Letteratura Araba all'Università degli Studi di Cagliari, ripercorre la storia precedente e successiva alla Nakba, arrivando a trattare il ruolo delle truppe britanniche di occupazione nella creazione dello stato colonialista di Israele, in un preciso disegno di continuità tra le vicende del passato e l'attuale genocidio.

 

Gaza Sunbirds

Data di trasmissione
Durata 16m 49s

Storia di Alaa, di ciclisti e di uomini straordinari.
Alaa al Dali è un vero talento del ciclismo, il migliore di Gaza.
Alaa ha un sogno: partecipare al nostro @giroditalia ed essere ingaggiato da una squadra italiana.
Chiede alle autorità di occupazione israeliane di concedergli il visto per l'Italia. Visto negato.

Ma Alaa non si arrende. Organizza con i suoi amici ciclisti una manifestazione pacifica in bici per protestare contro la decisione di Israele di vietargli di raggiungere l'Italia.
Un colpo solo.
Durante la manifestazione un cecchino dell'esercito israeliano mira alla gamba destra di Alaa e spara un proiettile a espansione, i famigerati proiettili dum-dum, vietati dalle leggi internazionali.
La gamba di Alaa viene maciullata, insieme al suo sogno italiano.

Ma la tenacia e la passione per il ciclismo rimangono intatte.
Da invalido, inizia a gareggiare nel paraciclismo. Vince tutte le gare.
Alaa chiede alle autorità di occupazione di concedergli almeno l'autorizzazione a uscire da Gaza per poter gareggiare nelle competizioni internazionali del paraciclismo. Autorizzazione negata.

Alaa mai avrebbe immaginato che il suo Dio gli avesse riservato un posto tra gli eroi, insieme ai suoi amici.
Fonda una squadra di ciclisti, i "@gazasunbirds", composta da ragazzi che hanno subito amputazioni per opera dei militari israeliani. L'intento di questi ragazzi meravigliosi è quello di allenarsi duramente per raggiungere il sogno di partecipare alle Paralimpiadi 2024. Sono consapevoli di vivere in una prigione a cielo aperto ma, nonostante tutto, vogliono provarci lo stesso.

Ma su Gaza si abbatte l'inferno. Ai sionisti non basta il sangue dei bambini palestinesi, vogliono anche affamarli con il blocco degli aiuti umanitari.
Alaa contatta l'ACS, l'Associazione di Cooperazione e Solidarietà che si occupa da più di vent'anni della distribuzione di pacchi alimentari alle persone bisognose.
L'ACS ha in magazzino numerosi pacchi ma non riesce a distribuirli in quanto le strade sono distrutte e i veicoli per il trasporto sono facili bersagli dei cecchini.
Alaa propone di distribuire i pacchi alimentari con la sua squadra di ciclisti dei "Gaza Sunbirds".
L'idea riscuote un enorme successo, i ragazzi invalidi attraversano in bici la città in macerie da una parte all'altra sfidando le bombe e i cecchini, raggiungono luogi isolati portando conforto a tante famiglie.

Ma le scorte nei magazzini stanno per esaurirsi, Alaa e i "Gaza Sunbirds" vogliono fare di più. Spesso a Gaza le famiglie sono separate, costrette dagĺi eventi a sopravvivere in luoghi diversi con la necessità di scambiarsi anche altri beni, Alaa e gli altri iniziano a consegnare di tutto: cibi caldi, pane (tanto pane) medicinali, pannolini.

Aprono un sito web gazasunbirds.org, iniziano ad arrivare le prime donazioni, acquistano generi alimentari dovunque sia possibile, cucinanano il cibo e consegnano oltre 5.000 pasti caldi.
Ogni giorno Alaa e i "Gaza Sunbirds" mettono in gioco la loro vita per portare cose e sorrisi.
"È arrivato Alaa" gridano di gioia i bambini di Gaza. Gli anziani li accolgono in lacrime.

Grazie ragazzi. Correte, non fermatevi.

Daniele del Disability Pride ci racconta perchè hanno aderito e sono solidali con i Gaza Sunbirds

25 aprile con la resistenza palestinese

Data di trasmissione
Durata 22m 49s

Con un compagno palestinese parliamo dell'importanza di portare in piazza, il 25 aprile, le ragioni della resistenza palestinese e riflettiamo sulle implicazioni giuridiche dell'ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia, sui mancati finanziamenti dello stato italiano all'UNRWA e sulle false notizie diffuse da Israele a partire dal 7 ottobre.

Appuntamento alle h. 8.00 a Piazza di Porta San Paolo e alle h. 10.30 a Piazza delle Terme Gordiane

Stop al Genocidio: Corteo a Genzano

Data di trasmissione
Durata 13m 6s

Corteo cittadino a Genzano domenica 14 aprile con concentramento a Piazza Frasconi alle ore 10.30: corrispondenza con un compagno del Comitato Castelli Romani per la Palestina.

STOP alla pulizia etnica del popolo palestinese

FINE della collaborazione politico-militare tra Italia e Israele

FINE del colonialismo di insediamento sionista

Con la resistenza palestinese fino alla vittoria!

Tende contro le guerre

Data di trasmissione
Durata 22m 59s

La prossima assemblea di TECLEG é fissata per Giovedì 11 Aprile, ore 18:30 alla Città dell’Altra Economia, nell’ex Mattatoio di Roma.

Come segno di solidarietà alla popolazione palestinese straziata dalla feroce offensiva di Israele, per condannare il genocidio in corso a Gaza e in contrasto al dilagare di guerre e conflitti asimmetrici, proponiamo di montare una tenda, e potenzialmente piccole tendopoli, nelle città, nei paesi e nei quartieri.
Ovunque si riesca a piantare i picchetti.
Le TEnde Contro LE Guerre [TECLEG] ospitano idee, persone e iniziative.
Restano attive senza vincoli, in relazione alle forze di chi le gestisce.

Chi anima le Tende Contro LE Guerre condivide una piattaforma in quattro punti:

• Cessate il fuoco immediato e permanente in Palestina
• Ripristino e applicazione del Diritto Internazionale
• Liberazione contestuale dei prigionieri israeliani e palestinesi
• Embargo delle armi destinate a Israele

Le Tende Contro LE Guerre sono spazi di cultura, azione, pressione, denuncia e scambio. Presidi locali che risuonano in rete. Il tessuto sociale di cui sono composte le nostre tende è permeabile, favorisce le connessioni e ambisce a intrecciare il percorso di altre reti nazionali e internazionali.
Le tende saldano relazioni solidali con chi subisce la più grave ingiustizia umanitaria degli ultimi 80 anni. Con la stessa convinzione, nelle tende prende forma un’opposizione alle guerre che tormentano Europa e gli altri continenti.
Chi ha partecipato al percorso di TECLEG riconosce che:

• Oltre alle guerre fra eserciti si moltiplicano conflitti asimmetrici feroci.
Stati Nazione e vertici finanziari ci hanno preparato al conflitto armato globale mettendoci davanti al fatto compiuto.
L’Italia è già direttamente coinvolta nella guerra permanente.

• L’offensiva israeliana su Gaza è la più insopportabile delle ingiustizie e la più macroscopica fra le violazioni del diritto internazionale.
Per comprenderne origini e prospettive è essenziale inquadrare l’emergenza in Palestina nelle geometrie della guerra globale permanente.

• É indispensabile un luogo accogliente nel quale aprire un dibattito allargato sul clima di guerra e sugli elementi che lo determinano.
Per fare funzionare questo luogo bisogna abbattere alcuni steccati e trovare convergenze condivisibili da un’ampia fascia di organizzazioni, associazioni, movimenti e singole persone.

• É urgente organizzare azioni/interventi eclatanti e visibili per mantenere l’attenzione sul genocidio in corso a Gaza, sui continui attacchi in Cisgiordania, sui conflitti irrisolti in Medio Oriente, sulla guerra permanente e sulle ricadute economiche, sociali e climatiche che le guerre determinano.

La vostra fame di cibo. La nostra fame di giustizia.
Sotto le TEnde Contro LE Guerre ferve l’attività: assemblee, dibattiti, conferenze, proiezioni, collegamenti, workshop, letture, mostre d’arte e fotografiche, eventi teatrali e musicali. Un media-center per raccogliere e scambiare materiali. Dalle tende scaturiscono proposte per altre azioni, stimoli a produrre ulteriori interventi culturali e politici. Le tende sono un trampolino per le idee.

A chi é nelle condizioni di sostenerlo, proponiamo lo sciopero della fame a staffetta. Un gesto volontario di donne e uomini, autorità religiose delle diverse confessioni, accademici e accademiche, artiste e artisti, cooperanti umanitarie, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Tutte persone disposte a condividere, anche solo a livello simbolico, la degradante condizione imposta ai due milioni di abitanti di Gaza dal governo di estrema destra al potere in Israele.
Non possiamo restare inermi davanti a questo orrore. Servono gesti eclatanti, per impedire che si compia un genocidio plateale e condiviso in diretta streaming. C’è urgenza di intervenire con corpi e menti per non permettere che le guerre diventino il nostro pane quotidiano.

da remoto: https://vc.autistici.org/incontro_TENDE-CLG
email per contatti: tendecontroleguerre@inventati.org

166° giorno di genocidio in Palestina

Data di trasmissione
Durata 30m 27s

Dal 7 ottobre 2023 ad oggi, 166° giorno di attacco di Israele contro la Striscia di Gaza, il bilancio è di 31.923 morti e di 74.096 feriti, secondo quanto riferito da fonti mediche, ma molte vittime sono ancora intrappolate sotto le macerie, sulle strade ed i soccorritori non riescono a raggiungerle.

A Chiara Cruciati giornalista e vicedirettora del Manifesto chiediamo una valutazione sulla situazione al rientro in Italia, dopo aver partecipato alla Carovana di solidarietà che ha raggiunto il Valico di Rafah.

Una voce dalla delegazione italiana a Rafah

Data di trasmissione
Durata 26m 58s

Con Meri, appena tornata dall' Egitto, dopo aver partecipato alla carovana che dal Cairo ha raggiunto il Valico di Rafah la scorsa settimana, parliamo della catastrofica situazione dentro la striscia di Gaza, degli aiuti negati, della tensione che cresce in Cisgiordania e dei tanti ostacoli che pone lo stato egiziano a chi vuole uscire da Gaza.

Roma: Stop al genocidio Corteo per La Palestina

Data di trasmissione
Durata 48m 34s

Con un compagno palestinese parliamo della situazione in Palestina dopo 145 giorni in cui l’esercito di occupazione continua la sua aggressione contro la Striscia di Gaza. Con il sostegno statunitense ed europeo i suoi aerei bombardano ospedali, edifici, torri e case di civili palestinesi, distruggendoli ed impedendo l’ingresso di acqua, cibo, medicine e carburante.

Di seguito gli appuntamenti che abbiamo approfondito:

  • Giovedì 29 febbraio 2024 sit in a P.zza Montecitorio h 17.30 per dire Stop al Genocidio del popolo palestinese No alla complicità dello Stato Italiano No all’estradizione di Anan Yaeesh in Israele.

  • Sabato 2 Marzo 2024 Corteo per la Palestina da Piazza Vittorio h 15.00

Notizie dalla Palestina

Data di trasmissione
Durata 25m 30s

Nel 117° giorno Israele, con l’appoggio militare e politico di Stati Uniti ed Europa, continua a massacrare la popolazione della Striscia di Gaza. Gli attacchi e le stragi di civili si sono addirittura intensificati, dopo la decisione della Corte internazionale di giustizia , che ha ordinato ad Israele di agire per “prevenire atti di genocidio”. Tra lunedì e martedì, le forze di occupazione israeliane hanno commesso 13 massacri contro famiglie palestinesi nella Striscia di Gaza, causando la morte di 114 persone e ferendone più del doppio. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato martedì che le sue forze armate hanno ucciso centinaia di palestinesi nella Cisgiordania occupata dal 7 ottobre, come riporta l’Agenzia Anadolu.

Ne parliamo con una compagna che sta in Palestina.