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rivolte

Ancora deportazioni e rivolte al CIE di ponte galeria

Data di trasmissione
Durata 17m 48s

Questa mattina due ragazzi hanno protestato per il lungo trattenimento nelle gabbie del centro e, data l'esasperazione, chiedevano di essere rimpatriati nonostante almeno uno tra i due ha tutta la famiglia in Italia.

Davanti l'indifferenza della direzione, uno tra i due reclusi ha ingerito una lametta, l'altro ha iniziato a tagliarsi sul corpo.

Ottenuto un colloquio, i due hanno saputo che nessun documento era stato inviato al consolato, nessuna pratica era stata attivata per il rimpatrio o il rilascio dopo tanto tempo d'internamento nel Cie.

 

Riconsegnati alla gabbie del centro, uno dei due ragazzi ha continuato a tagliarsi finendo in una pozza di sangue, questa scena pare abbia procurato tanta ilarità alle forze dell'ordine in servizio.

 

Questa situazione ha quindi raccolto la rabbia di tutti i reclusi delle sezione maschile: alcuni sono saliti sul tetto mentre in altre aree venivano incendiate alcune parti del lager.

 

Dopo circa 30 minuti, centinaia di unità delle celere hanno fatto ingresso nel campo d'internamento etnico costringendo, con non poche resistenze, ha rientrare ognuno nelle proprie celle e a subire una perquisizione.

 

Nel Cie di Ponte Galeria, sono circa 2 mesi che incessantemente nascono proteste, individuali e collettive, sedate puntualmente dal personale in servizio e dalla direzione del Centro.

 

Roma, oggi manifestazione solidali con i e le ribelli in Turchia

Data di trasmissione
Durata 13m 19s

La corrispondenza con un compagno ore 17:30 CORTEO DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA FINO ALL'AMBASCIATA TURCA.

Sono giorni di rivolta in Turchia, un popolo schiacciato dalle politiche repressive di Erdogan di sta riprendendo le strade e le piazze, e sta resistendo alla brutalità poliziesca. Questa rivolta nasce dalla difesa di una Piazza e di alcuni alberi ma guarda più lontano, così come guardano lontano le primavere arabe e le rivolte che si stanno sviluppando nel mediterraneo, come nelle periferie svedesi o nelle metropoli brasiliane. Il 20 giugno vorremmo portare in piazza la nostra solidarietà e complicità alla rivolta turca, e costruire un ponte tra i rivoltosi di piazza Taksim e la nostra città. Non è' il tempo di chiudersi nelle proprie case e navigare su internet chiedendosi quando sara' il nostro momento. Globalizziamo la solidarietà oggi e costruiamo la nostra rivolta. Con i rivoltosi di Piazza Taksim, Con i rivoltosi di tutto il mondo. Comitato di sostegno Piazza Taksim. Appuntamento: 20 giugno 2013 ore 17:30 CORTEO DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA FINO ALL'AMBASCIATA TURCA.

Sentenza via Corelli: pene più miti per i tunisini, smontata l'accusa di devastazione e saccheggio

Data di trasmissione
Durata 9m 35s

Il processo ai reclusi del Cie di via Corelli per la rivolta dello scorso 15 gennaio si è concluso con l'inflizione di pene inferiori a quelle richieste dal PM per sette degli imputati e l'assoluzione di un altro. Cade dunque l'imputazione di devastazione e saccheggio, non essendovi sussistenza della stessa in merito ai fatti del 15 gennaio. Il processo ha consentito di dimostrare l'intollerabile situazione di vita nel Cie.

Cie, infuoca la protesta a Torino

Data di trasmissione
Durata 3m 43s

 

Ancora un’altra notte di casino, dentro e fuori il Cie di corso Brunelleschi a Torino, dopo la sommossa di ieri. In serata, dopo una giornata di sciopero della fame, i prigionieri in lotta hanno iniziato una lunga e rumorosa battitura. Quando un gruppetto di solidali è andato fuori dalle mura per salutarli con grida, petardi e battiture, un recluso si è arrampicato sulle reti sventolando un lenzuolo. Nella notte, i reclusi hanno continuato la protesta e sono saliti sui tetti delle aree bianca e blu. Alcuni solidali sono accorsi per un nuovo saluto rumoroso, ma questa volta la polizia si è organizzata per catturarli. Mentre i compagni venivano dispersi e inseguiti della celere, i reclusi hanno continuato a protestare sui tetti: ora che scriviamo, e sono passate quasi dodici ore, sono ancora lassù. Alcuni di loro indossano magliette bianche con su scritto a pennarello “libertà!”. Durante la notte, la polizia è riuscita a fermare due compagne, tra le proteste dei reclusi che hanno visto la scena dall’alto e gli incitamenti al linciaggio da parte dei residenti. Dopo tre ore passate in Commissariato tra denunce e ramanzine sono state liberate.

Dalle 19 di stasera, un nuovo presidio è previsto sotto alle mura del Centro: fate girare la voce.

Africheinmovimento 28-5

Data di trasmissione
Durata 49m 24s

Egitto: la giornata della "seconda rivoluzione" svela le tensioni interne ai manifestanti di Midan Tahrir. Un'analisi delle differenti posizioni assunte dall'ala moderata e da quella più radicale di fronte al processo di transizione ed al ruolo conservatore svolto dal Consiglio Supremo delle forze armate.
Migrazioni: Come sta cambiando il rapporto tra "movimento" e migranti sul territorio, alla luce delle nuove tensioni che scuotono il Mediterraneo? Partendo dalle riflessioni prodottesi in un'iniziativa organizzata in settimana dall'Osservatorio antirazzista Pigneto Torpignattara presso il centro sociale Ex Snia Viscosa, ne parliamo con una compagna dell'Osservatorio, per cercare di riflettere come esperienze passate (es, quella dei lavoratori di Rosarno) possano essere indicative per il futuro.