Questa mattina almeno 10.000 persone hanno partecipato alla manifestazione per la sanità pubblica in una regione, il Veneto, che sta dando sempre più spazio a quella privata.
Corrispondenza dal corteo con un'esponente del Covesap, Coordinamento Veneto Sanità Pubblica, costituito da 17 comitati locali.
L’APPELLO DEL COVESAP
APPELLO PER UNA NUOVA MANIFESTAZIONE REGIONALE IN DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA • VICENZA, 15 APRILE 2023
Il Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP), ad un anno dalla prima manifestazione, torna a rivolgere un appello a tutti coloro che in ambito istituzionale, nei comitati spontanei, nelle associazioni, nelle forze politiche e nei sindacati lottano per il diritto alla salute, per un servizio sanitario pubblico, gratuito, universalistico.
Purtroppo è ormai evidente che la lezione della pandemia non è stata appresa da chi governa la Sanità. Non sono state fatte le scelte organizzative e gestionali necessarie al rilancio della sanità pubblica e neppure gli indispensabili investimenti sul personale.
Il PNRR non produrrà il necessario cambiamento se non saranno messe a disposizione le tante figure professionali mancanti.
Le carenze accumulate pregiudicano seriamente l’accesso alle cure per i cittadini del Veneto. Nessuno dei problemi segnalati ha avuto soluzione. Nell’ultimo anno sono difatti aumentate:
• Le liste d’attesa per visite, interventi e ricoveri ospedalieri.
• Le richieste ai Pronto Soccorso, con permanenze infinite prima di ottenere risposte.
• Le difficoltà di accedere al Medico di Medicina Generale, all’assistenza domiciliare, ai consultori familiari, ai servizi per i minori, la salute mentale, la disabilità, gli anziani e le tossicodipendenze.
• Le spese sanitarie delle famiglie, costrette a sostituire le mancate prestazioni pubbliche con quelle private e a sostenere aumenti delle rette nelle strutture residenziali.
• Le fughe dei professionisti dal Servizio Sanitario Nazionale.
• Le deleghe al privato della specialistica ambulatoriale, di pezzi interi dell’assistenza ospedaliera e dell’assistenza infermieristica e domiciliare territoriale.
L’assenza o i ritardi negli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione, in una regione afflitta da varie forme di inquinamento ambientale, stanno peggiorando la salute della popolazione. Servono quindi provvedimenti radicali in grado di far rinascere il Servizio Sanitario Nazionale.
E noi… non possiamo aspettare ulteriormente: è ora di muoversi, perché
SE LA SALUTE È UN DIRITTO, LA DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA È UN DOVERE!
CoVeSaP chiede quindi a tutte le organizzazioni, ai gruppi, alle singole persone disposte a collaborare, di partecipare ad un percorso comune per costruire una manifestazione ampia e condivisa, in grado di richiamare le Istituzioni ai propri compiti, secondo i dettami della Costituzione Italiana.