In questo redazionale abbiamo parlato con un lavoratore del trasporto pubblico sullo sciopero di questo 8 novembre proclamato dalle federazioni del trasporto di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl. Durante la telefonata ha spiegato non solo i motivi economi dello sciopero per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, ma anche i problemi delle condizioni di lavoro e le prospettive di fronte all'arrivo di milioni di persone nel 2025 per il giubileo.
Apriamo sull'Agcom che blocca Google tramite Piracy Shield: il blocco è durato solo alcune ore, ma mostra come il sistema "antipirateria" sia profondamente sbagliato. Agcom invece si concentra sul distribuire le colpe: non solo DAZN, ma persino i provider, i quali rispondono denunciando l'Agcom stessa.
Continuiamo commentando la questione "dossieraggio", e di come i malware non siano più strumento di competenza "solo" di polizia e magistratura, ma siano utilizzabili da società di investigazione privato.
Passiamo finalmente al nostro amato trasporto pubblico e in particolare ai treni. Si inizia a parlare di privatizzazione di Trenitalia, e in particolare del servizio Alta Velocità; per quanto non ci siano ancora molti dettagli, vediamo che già si prepara il terreno parlando di una società in difficoltà economiche che necessita di partecipazione privata per sopravvivere.
Parliamo poi del nuovo modello di attesa dell'autobus a Roma, che almeno nel nome sembra rispondere alle esigenze della città; un po' meno orientate all'utente sembrano invece tutte le altre caratteristiche.
Iniziamo la puntata di oggi ricordando il coinvolgimento delle grandi aziende dell'informatica nelle operazioni militari dello stato di Israele, come denuncia la campagna No Tech 4 Apartheid.
Proseguiamo con una serie di notizie riprendendo l'amato tema del trasporto pubblico, ed in particolare di quello su ferro. I dubbi che avevamo mostrato tempo fa quanto ai processi futuristici da completare entro il Giubileo si sono dimostrati fin troppo ottimistici, visto che c'è un concreto rischio che nessuna delle opere ipotizzate sia pronta entro la fine del 2025. Oltre al prevedibile ritardo in tutte le fasi della realizzazione di queste opere, si è aggiunto il completo definanziamento del trasporto rapido di massa da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, stornando tutta la cifra sul finanziamento del ponte sullo stretto di Messina.
Sempre dall'Italia continuiamo a seguire l'implementazione del Piracy Shield. Come già dicevamo, un sistema del genere deve scegliere tra selettività ed efficacia. Hanno scelto l'efficacia, e di conseguenza sono stati oscurati già molti siti "innocenti".
Un'ampia parte della puntata di oggi è dedicata a commentare il provvedimento della giunta capitolina (vedi anche l'approfondimento del mese scorso) riguardo il rafforzamento della ZTL "Fascia Verde", con maggiori controlli e soprattutto impedendo l'accesso ai veicoli Euro 3 e agli Euro 4 Diesel. Cerchiamo di tenere insieme ragioni ecologiste ed egualitarismo andando a guardare livelli di inquinamento, normative, motori, soluzioni possibili, e ovviamente il trasporto pubblico.
Proseguiamo con un po' di notiziole d'attualità: Google (ma non solo) continua la sua ricerca di un mondo con meno password e più delega; l'FBI abusa dei suoi poteri per sorvegliare chi protestava la violenza della polizia; gli avvocati si divertono (e ci divertono) con ChatGPT; l'Unione Europea vuole più censura contro il copyright e meno crittografia.
Dal 15 novembre scorso stop ai diesel euro3; dal 1° novembre 2024 fuori i motori a benzina euro3. Dal 1° novembre 2023 limitazioni per diesel euro 4; dal 2024 per gli euro 5. Gualtieri chiude l'anello verde e costringe all'acquisto di nuove auto.
Tutti questi cambiamenti di auto aiutano veramente la città di Roma ad essere meno inquinata? Secondo un ascoltatore che ha chiamato no, aiutano solo i ricchi che possono permettersi auto sempre più nuove. E i poveri? Indebitati per l'auto privata e senza un sistema del trasporto pubblico funzionante
Nella puntata di oggi, tocchiamo vari dei grandi classici:
partiamo con i treni. Avevamo già parlato dei treni ad idrogeno, chiarendo il nostro scetticismo almeno per alcuni di questi casi e col forte sospetto che si stesse sottovalutando la questione. Oggi commentiamo gli stop ai progetti di treno ad idrogeno in Lombardia (Brescia-Iseo-Edolo) e in Abruzzo (Sulmona - L'Aquila), scoprendo nuove problematiche del treno ad idrogeno.
proseguiamo con la paranoia. Raccontiamo - senza troppi dettagli - il caso di Predator e dell'uso smodato di malware da parte del governo greco. Commentiamo la situazione dell'import/export di malware: un mondo che ci dicono essere altamente monitorato e regolamentato, ma in cui la realtà è tutta diversa.
infine notiziole sparse e assortite: social media, messaggistica, privacy, e tutte le solite cose.
Un lavoratore dei Cobas ha avuto 5 giorni di sospensione dal lavoro per avere denunciato il disservizio della società che gestisce il traporto pubblico locale a Firenze. La sociatà ovviamente privata ha portato al collasso del trasporto fiorentino. Sanzioni disciplinari e lettere di contestazioni (su basi infondate) inviate a solo scopo intimidatorio verso un delegato sindacale, che denuncia l’inadeguatezza del trasporto pubblico, non sono in nessun modo accettabili!
In piena sintonia con la "Cura del ferro" in atto nella città eterna da tempi - per l'appunto - eterni, una puntata dedicata al trasporto su ferro.
Ci concentreremo sul tema dell'interoperabilità attraverso l'analisi di due casi: il primo sarà quello del trenino termini-centocelle-giardinetti che vorrebbe diventare la Metro G per Tor vergata; il secondo quello della linea direttissima Roma-Firenze.
Nel primo caso pare che la linea vada rifatta completamente per adattarsi agli standard più usati, per poter essere maggiormente interoperabile.
Nel secondo caso, si fanno lavori sulla linea che avranno esattamente l'obiettivo di rendere la linea non più interoperante con il servizio ferroviario non commerciale.
Partiamo dalla notizia della settimana: l'Europa promette di non produrre più auto a benzina e diesel a partire dal 2035. Come leggere questa notizia in senso più ampio, con riferimento cioè al tema della mobilità nel suo complesso, alle politiche energetiche e industriali?
Andiamo quindi ad analizzare sia i tipi di motore e di combustibile, sia le politiche sulle modalità di trasporto che si evincono dai documenti, includendo e commentando le reazioni e le controproposte dell'industria.
Il rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico è finalmente arrivato, ma come era facile immaginare lascia fortemente scontenti le lavoratrici e i lavoratori, con aumenti ridicoli in busta paga. Insieme ad un autista ATAC parliamo della reazione dei lavoratori a questa ennesima presa in giro, e della situazione del trasporto romano, che è difficile ormai definire pubblico.