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Ucraina

Ucraina:la NATO decide una 5° Missione

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Venti di guerra in Ucraina, dove sono arrivati i missili dalla Lituania, munizioni da Usa e Inghilterra; dove sono 130.000 i soldati russi schierati al confine, secondo le stime americane. Oggi 16 e domani 17 febbraio vertice Nato a Bruxelles dove si è già deciso per una quinta missione a probabile guida francese e del coinvolgimento italiano.

Ne parliamo con Antonio Mazzeo

Approfondimento su Donetsk e Lugansk

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Approfondiamo la situazione di guerra non guerregiata fra Russia, Stati Uniti, Unione Europea e Ucraina con un compagno che ha avuto esperienza diretta della vita nelle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, provando a portare il punto di vista delle popolazioni schiacciate dal conflitto.
Dopo un'iniziale interferenza di hacker russi nelle nostre frequenze che siamo riusciti ad affrontare grazie ai potenti mezzi di Radio Onda Rossa (e a qualche problema con microfoni e mascherine), proviamo a riassumere rapidamente la storia recente della regione, approfondendo il ruolo dei droni turchi. 
Ospitiamo poi una corrispondenza con Giovanni Savino un compagno analista e storico attualmente residente a Mosca per discutere della votazione alla Duma sullo status delle Repubbliche indipendentiste del Donbass e di come queste possano essere usate come moneta di scambio nelle trattative che seguiranno questo periodo di tensione.
In chiusura approfondiamo gli aspetti della vita quotidiana a Donetsk e Lugansk, gli aspetti economici della crisi, la dipendenza da Mosca delle popolazioni del Donbass, le nazionalizzazioni dei mezzi di produzione e i possibili scenari che porterebbe un'eventuale riconoscimento dell'indipendenza da Kiev da parte della Russia.

....ancora sulla crisi Ucraina

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Continuiamo ad analizzare ed approfondire cosa stia accadendo al confine con l’Ucraina andando ad indagare gli interessi economici che ci sono dietro. Quelli legati al Gas,non solo della Germania,ma anche della Francia, perchè entrambe hanno bisogno del gas naturale per una fase transitoria da qui al 2050.

Ne parliamo con Giorgio Ferrari

 

Crisi Ucraina ed espansionismo NATO

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Dopo gli appuntamenti del 19 e 26 gennaio 2022, questa sera ci sarà il terzo seminario online sulla crisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato organizzato da Peacelink.it: un confronto “a più voci per elaborare una piattaforma pacifista contro l’escalation militare e la guerra”.
Oltre all’analisi e all’approfondimento su cosa stia accadendo al confine con l’Ucraina,  un primo tentativo di elaborare una possibile mobilitazione nazionale e internazionale contro il rischio di una nuova guerra alle porte orientali dell’Unione Europea.

Ne parliamo con Angelo Baracca attivista pacifista ed ecologista, specializzato nelle tematiche legate al nucleare civile e militare.

Cosa succede in Ucraina

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Dopo il sequestro delle navi Ucraine da parte della guardiacostiera russa nel Mar D'Azov, Poroshenko ha proclamato la legge marziale.Sale la tensione est-ovest, ma si allontanano anche le elezioni in Ucraina che Poroshenko rischia di perdere. A Kiev, insieme ai fascisti, regnano la corruzione e il caos politico, mentre in Donbass con le recenti elezioni si rafforza l'autonomia delle repubbliche.

 

 

In Donbass non si passa

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E' il titolo di un libro che racconta il colpo di stato in Ucraina, le stragi fasciste, l'insurrezione delle repubbliche di Lugansk e Donetsk e la guerra civile. Ne parliamo con un compagno del Comitato Donbass Antinazista.

1917 e dopo: la Russia e l'Occidente

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Presentazione del numero speciale della rivista "Il Ponte" (nn. 11-12, anno LXXIII) dedicato alla Rivoluzione Russa:

1917 e dopo: la Russia e l'Occidente

Presentiamo la rivista con Andrea Panaccione, curatore del volume e direttore scientifico della Fondazione Giacomo Brodolini di Milano.

Questione rifiuti..anche radioattivi e mobilitazione contro la cementificazione

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Cominciamo con gli aggiornamenti sulla questione rifiuti del Lazio, in particolare sui problemi di fondi dell'inceneritore di Colleferro . Il sito risulta in difficoltà per la carenza di liquidità versata dai comuni e di CDR. Il noto Manlio Cerroni, tornato recentemente in libertà, è stato appena condannato a un anno di carcere per le irregolarità nell'originario progetto dell'inceneritore di Malagrotta. Passiamo all'analisi del recente disegno di legge in corso di approvazione in parlamento, che prevede l'introduzione di nuovi reati in campo ambientale, con pene elevate ma difficilmente applicabili. Sempre in Italia, le recenti disposizioni prevedono l'individuazione di un sito unico per lo smaltimento delle scorie radioattive provenienti dalla dismissione di centrali nuclearie e siti di stoccaggio. Una legge statunitense minaccia di provocare l'esportazione di gas prodotto con le devastanti tecnologie del fracking in Europa. Infine ci colleghiamo con un compagno dell'Assemblea contro la Cementifiicazione di Marino che ci aggiorna sugli investimenti fatti dall'INPS nei progetti di edificazione nell'agro romano e ci invita al presidio sotto alla sede dell'ente mercoledì 30 aprile. Infine ricordiamo gli appuntamenti NO TAV a sostegno degli imputati Chiara, Niccolò, Mattia e Claudio e per organizzare il corteo di Torino del 10 maggio: domenica 4 aprile dibattito alle ore 18 e cena dalle Cagne Sciolte in via Ostiense 137; lunedì 5 maggio alle ore 17 No TAV-Tour al dip. di fisica a La Sapienza; mercoledì 7 maggio alle 17.30 presentazione del libro Utopie letali e incontro con l'autore Carlo Formenti al Lucernario occupato a La Sapienza (a seguire cena NO TAV).

A sarà dura!

A tutto gas: dall'Ucraina al Tap

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ApriamoImmagine rimossa. la trasmissione con le iniziative contro le discariche di Guidonia e Cupinoro, con una lunga corrispondenza di un compagno di Cerveteri; tra un aggiornamento e l'altro ci facciamo anche due conti per capire che fine abbiano fatto i fondi per la raccolta differenziata romana.
Dopo una chiacchierata generale sugli interessi legati al mercato del gas europeo in rapporto alla crisi russo-ucraina, ospitiamo poi un'altra corrispondenza sul Trans Adriatic Pipeline. Il cosiddetto TAP è un progetto di gasdotto che, partendo dai pozzi dell'Azerbaijan, dovrebbe approdare sulle coste pugliesi ma incontra le resistenze della popolazione locale nelle tratte italiana e greca.