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guerra

La Guerra è una lunga storia

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In questa puntata abbiamo dato spazio a quattro trasmissioni che animano la regia di Radio Neanderthal:
1) Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici: La guerra a Napoli non è mai finita
2) Full Time Blues: Geopolitica del Mediterraneo nel V secolo A.C.
3) La Ghigliottina: La Nato come occupazione coloniale
4) Lo stato ammala: Finchè esisteranno gli stati le guerre sono inevitabili, e noi saremo sempre disertori
 

La guerra di Scurati

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In un lungo articolo su La Repubblica del 5 marzo, Antonio Scurati fa tutto un panegirico guerrafondaio lamentandosi dell'assenza dei "guerrieri europei" preoccupato del futuro del continente, soprattutto la parte occidentale, si interroga su chi sarà a combattere "per noi". Un discorso intriso di retorica guerrafondaia e reazionaria, scritto a chiare lettere sul giornale del gruppo Stellantis che guarda con buon occhio la proposta di Von der Leyen sull'armamento europeo, interessata alla trasformazione l'industria da auto in crisi a bellica. Scurati, ricordiamo, ormai assunto al ruolo di padre dell'antifascismo mainstream grazie al ciclo di libri su Mussolini.

Ne abbiamo parlato con Luca Casarotti.

Durata 30' ca.

Reset Against the war domenica assemblea online

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RESET AGAINST THE WAR
Lo scorso giovedì 16 gennaio ad ESC (atelier autogestito) si è tenuta l’assemblea pubblica di lancio di Reset against the war dove RESET sta per rete per lo sciopero ecologista e transfemminista, questa assemblea si è tenuta per iniziare ad organizzare un fronte comune  e un percorso verso una 3 giorni di residenza transnazionale contro il regime di guerra. 
RESET vuole infatti “cercare linguaggi comuni, elaborare ipotesi, uscire dai limiti e dai recinti dei nostri percorsi abituali, dalle divisioni infruttuose, dalle alleanze con lo sguardo corto”. 

Domenica 26 gennaio h17 assemblea organizzativa nazionale online.

21-28 dicembre: Settimana contro genocidio, guerra e repressione

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Settimana di mobilitazioni quella dal 21 al 28 dicembre in Abruzzo. Ne parliamo con un compagno del Campetto occupato di Giulianova.

CONTRO GENOCIDIO GUERRA E REPRESSIONE
 
•21 DICEMBRE ORE 18:00: BENEFIT PER TIZIANO circolo pescatori San Benedetto del Tronto.
 
•27 DICEMBRE ORE 14:30: PRESIDIO SEDE DI LEONARDO via Enrico Mattei 21, Chieti
 
•22 DICEMBRE ORE 18:00: PRESENTAZIONE FANZINE "IL BASSO", Casa del popolo Giulianova
 
•CORTEO 28 DICEMBRE TERAMO, ORE 16:00: concentramento largo Madonna delle grazie.
 
PARTECIPA, DIFFONDI, LOTTA.

Estrattivismo dei dati

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Puntata 5 di EM, prima del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di IA nel costesto del consumo delle risorse e della guerra.

 

PRIMA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: CONSUMO DI ENERGIA E DI RISORSE

     INTERMEZZO MUSICALE     Red Pants - On A Wire

 

SECONDA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: FONTI DI ENERGIA E INVESTIMENTI IN ITALIA

     INTERMEZZO MUSICALE     Artificial Kid (Danno, Stabbyoboy, Craim) - Il Sistema

 

TERZA PARTE – INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI CONTESTI DI GUERRA

     INTERMEZZO MUSICALE     Misha Chylkova - The Loop (Radio Edit)

 

4 NOVEMBRE: GIORNATA DELLA DISERZIONE CONTRO GUERRA E MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETA'

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La Legge approvata il 1° marzo 2024  dichiara il 4 novembre “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”. Si tratta di una legge incentrata sul ruolo che dovranno svolgere le scuole: “Le istituzioni nazionali, regionali e locali e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’autonomia scolastica, possono promuovere e organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche, mostre fotografiche e testimonianze sui temi dell’Unità nazionale, della difesa della Patria, nonché sul ruolo delle Forze armate nell’ordinamento della Repubblica, anche con riferimento alle specificità storiche e territoriali” [art. 2, comma 1, l. 1° marzo 2024, n. 27].

In un clima di riarmo, in cui nelle scuole durante il PCTO si vedono scene in cui le F.d.o insegnano a utilizzare il manganello agli/alle studenti, in cui in generale vi è una propaganda di guerra sempre più pressante, la celebrazione bellica del 4 novembre si inserisce all'interno di questo processo di propaganda e militarizzazione. Una nuova festività civile che non divide la popolazione, al contrario di altre giornate ricorrenze (come scriveva l'editoriale di Repubblica), ma unisce gli italiani e la politica, da destra a sinistra, da nord a sud. In altri termini si potrebbe dire che l'obiettivo di tale celebrazione è quello di serrare i ranghi, mobilitare il popolo in difesa della patria.

Contro un 4 novembre che vuole fare della guerra e delle forze dell'ordine un mito da celebrare, diverse iniziative sono state chiamate in solidarietà a chi diserta. Lungo la mattinata sentiamo le diverse voci che ci raccontano come si svolgono le diverse manifestazioni.