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guerra

Reset Against the war domenica assemblea online

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RESET AGAINST THE WAR
Lo scorso giovedì 16 gennaio ad ESC (atelier autogestito) si è tenuta l’assemblea pubblica di lancio di Reset against the war dove RESET sta per rete per lo sciopero ecologista e transfemminista, questa assemblea si è tenuta per iniziare ad organizzare un fronte comune  e un percorso verso una 3 giorni di residenza transnazionale contro il regime di guerra. 
RESET vuole infatti “cercare linguaggi comuni, elaborare ipotesi, uscire dai limiti e dai recinti dei nostri percorsi abituali, dalle divisioni infruttuose, dalle alleanze con lo sguardo corto”. 

Domenica 26 gennaio h17 assemblea organizzativa nazionale online.

21-28 dicembre: Settimana contro genocidio, guerra e repressione

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Settimana di mobilitazioni quella dal 21 al 28 dicembre in Abruzzo. Ne parliamo con un compagno del Campetto occupato di Giulianova.

CONTRO GENOCIDIO GUERRA E REPRESSIONE
 
•21 DICEMBRE ORE 18:00: BENEFIT PER TIZIANO circolo pescatori San Benedetto del Tronto.
 
•27 DICEMBRE ORE 14:30: PRESIDIO SEDE DI LEONARDO via Enrico Mattei 21, Chieti
 
•22 DICEMBRE ORE 18:00: PRESENTAZIONE FANZINE "IL BASSO", Casa del popolo Giulianova
 
•CORTEO 28 DICEMBRE TERAMO, ORE 16:00: concentramento largo Madonna delle grazie.
 
PARTECIPA, DIFFONDI, LOTTA.

Estrattivismo dei dati

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Puntata 5 di EM, prima del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di IA nel costesto del consumo delle risorse e della guerra.

 

PRIMA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: CONSUMO DI ENERGIA E DI RISORSE

     INTERMEZZO MUSICALE     Red Pants - On A Wire

 

SECONDA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: FONTI DI ENERGIA E INVESTIMENTI IN ITALIA

     INTERMEZZO MUSICALE     Artificial Kid (Danno, Stabbyoboy, Craim) - Il Sistema

 

TERZA PARTE – INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI CONTESTI DI GUERRA

     INTERMEZZO MUSICALE     Misha Chylkova - The Loop (Radio Edit)

 

4 NOVEMBRE: GIORNATA DELLA DISERZIONE CONTRO GUERRA E MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETA'

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La Legge approvata il 1° marzo 2024  dichiara il 4 novembre “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”. Si tratta di una legge incentrata sul ruolo che dovranno svolgere le scuole: “Le istituzioni nazionali, regionali e locali e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’autonomia scolastica, possono promuovere e organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche, mostre fotografiche e testimonianze sui temi dell’Unità nazionale, della difesa della Patria, nonché sul ruolo delle Forze armate nell’ordinamento della Repubblica, anche con riferimento alle specificità storiche e territoriali” [art. 2, comma 1, l. 1° marzo 2024, n. 27].

In un clima di riarmo, in cui nelle scuole durante il PCTO si vedono scene in cui le F.d.o insegnano a utilizzare il manganello agli/alle studenti, in cui in generale vi è una propaganda di guerra sempre più pressante, la celebrazione bellica del 4 novembre si inserisce all'interno di questo processo di propaganda e militarizzazione. Una nuova festività civile che non divide la popolazione, al contrario di altre giornate ricorrenze (come scriveva l'editoriale di Repubblica), ma unisce gli italiani e la politica, da destra a sinistra, da nord a sud. In altri termini si potrebbe dire che l'obiettivo di tale celebrazione è quello di serrare i ranghi, mobilitare il popolo in difesa della patria.

Contro un 4 novembre che vuole fare della guerra e delle forze dell'ordine un mito da celebrare, diverse iniziative sono state chiamate in solidarietà a chi diserta. Lungo la mattinata sentiamo le diverse voci che ci raccontano come si svolgono le diverse manifestazioni.
 

RadioAfrica:Sudan,Kenya,Uganda

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In questa puntata facciamo il punto sulla guerra in Sudan che continua ad estendersi dopo 16 mesi e a provocare una delle crisi umanitarie più gravi degli ultimi anni con milioni di sfollati ,profughi, stupri e violenze di massa, il collasso del sistema sanitario e carestia incombente . La guerra ormai coinvolge tutti gli stati del Sudan e il paese è diviso in due con il territorio controllato dalle RSF (le forze di  supporto rapido ) eredi dei Janjaweed comandate da Hemmetti che si estende nella parte sud orientale e controlla anche la capitale e le SAF (l'esercito sudanese) comandate da al Bhuran ,generale golpista che ha soffocato la rivoluzione che aveva defenestrato Al Bashir.  

In Kenya continuano le mobilitazioni contro il presidente Ruto ma il movimento di protesta ha individuato le responsabilità del FMI nello strangolamento dell'economia keniana con l'imposizione dei piani di aggiustamento strutturale al fine di garantire il pagamento del  debito. La protesta si estende anche contro i governatori delle varie regioni accusati di malversazioni e corruzione ,mentre vengono alla luce fosse comuni in prossimità di caserme della polizia che fanno temere che dietro gli omicidi ci sia la polizia che ha duramente represso le proteste del giugno  scorso.

Il contagio delle proteste in Kenya si estende anche al vicino Uganda dove nonostante i  divieti è state indetta una marcia verso il parlamento e contro la corruzione da un collettivo di giovani che fa riferimento all'ashtag Stop corrution .La polizia che presidiava il centro di Kampala in forze ha arrestato decine di manifestanti e  ha circondato la sede del partito di Bobi Wine ,storico oppositore del presidente Museveni.Il desposta ugandese che governa il paese dal 1986 ha minacciato i manifestanti in un discorso televisivo dicendo che stanno giocando con il fuoco e di essere al soldo degli interessi  stranieri.

Pisa: conclusa la conferenza stampa no nato

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No Camp Darby, il Comitato Pisano No Nato unitamente a realtà
politiche e sindacali del territorio indicono per Sabato 13 Luglio alle
ore 10,30 una conferenza stampa aperta davanti al Comune di Pisa in
Piazza xx settembre per denunciare

* il progetto della nuova base del Tuscania tra Pisa e Pontedera
* l'utilizzo dei soldi europei non per fini sociali e di rilancio
dell'economia a scopi di guerra
* l'allerta Charlie dichiarata dall'esercito Usa alla base di Camp
Darby
* le mancate risposte ai quesiti formulati a Navicelli Spa e Giunta
comunale sul dragaggio del fosso dei navicelli e sulla chiusura di un
capannone per ragioni di sicurezza, capannone dove hanno lavorato operai
comunali e privati

Su asilo e guerra

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Oggi il ponte radio è strato condotto da Radiodarossa. In studio la nuova trasmissione linee di fuga gestita dalla Clinica del diritto all'immigrazione e della cittadinanza. Fosus su guerra e asilo in particolare sui 3 palestinesi arrestati in Italia e tutt'ora detenuti su ordine di un mandato richiesto da Israele.