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radioteatro

Il nostro referendum: 'Gli Occhi al cielo' + 'Acqumana' - Martedì 7 Giugno ore 14

Data di trasmissione

Martedì 07 Giugno 2011 

 
ore 14
 
Teatro Belli

presenta
 
GLI OCCHI AL CIELO
 

di Massimo Vincenzi

con Francesca Bianco
voci registrate Stefano Molinari, Fabrizio Bordignon, Davide Gagliardini, Carlo Emilio Lerici
musiche Francesco Verdinelli
 

Due voci, un monologo. Le voci di due madri, lontane nel tempo, nel carattere e nella realtà che stanno vivendo. Una madre giapponese che vive a Kokura nell'agosto del 1945, la città scelta come obiettivo della prima bomba atomica e poi, a causa di un improvviso temporale, risparmiata all'ultimo istante. E una madre che vive a Manhattan e lavora alle Twin Towers nel settembre del 2001. Due madri che pensano e si muovono specchiandosi nel cuore e negli occhi dei loro figli. Due madri che raccontano in modi diversi la loro esperienza, resa simile, identica, dal filo sottile della paura e del dolore che attraversa gli anni e lo spazio. Un'esperienza che mischia la finzione scenica con la realtà storica e di cronaca degli avvenimenti che fanno da sfondo alla narrazione. Dove il vero e il verosimile formano la traccia che porta gli spettatori dietro l'unica realtà oggettiva: il dolore delle vittime di tutte le guerre.

 
 
Altri spettacoli sul nucleare, civile e militare:

090: ‘Storie di scorie’ di e con Ulderico Pesce:
http://www.scarphrec.org/visionari/storiediscorie.mp3 (durata 1h 17')

Info http://www.uldericopesce.com/

184: Miles gloriosus - ovvero: morire d'uranio impoveritotesto e regia Antonello Taurino, con Antonello Taurino e Orazio Attanasio, musiche di scena Orazio Attanasio:
http://www.scarphrec.org/visionari/milesgloriosus.mp3 (durata 1h 21')

 

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ore 15
 
ACQUMANA
 
di Pisana Cersosimo e Michele Trotter

interpretato e diretto da Michele Trotter

 
L'acqua è da sempre elemento fondamentale nella vita dell'essere umano e da sempre il dominio su di essa ha dato origine a stati di tensione economica e sociale. Tuttavia è solo con la spinta del mercato neoliberista che – dopo aver fatto tabula rasa di qualsiasi legame tra uomo e natura – anche l'acqua esce dalla sfera sociale per entrare di fatto nell'ampia sfera di influenza economica. La fonte di vita primaria per gli esseri umani diviene così una qualsiasi merce soggetta alla “non legge” del mercato, secondo la quale può essere utilizzata a proprio piacimento purché tale utilizzo sia mirato a ottenere la massima resa con la minima spesa. Praticamente una legittimazione a danneggiare le persone e l'ambiente che le circonda, “tanto – comunque vada – il costo del danno non sarà mai pagato da chi l'ha commesso”.

 
Info http://www.exayroad.org/

 
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Il progetto RadioTeatro:
 
 A Radio Onda Rossa (87.900 F.M., via dei Volsci 56 – 00185, Roma. In streaming su
http://http://www.ondarossa.info/
, cliccando su “in diretta”) stiamo organizzando rappresentazioni o letture (teatro civile, ma non solo) in diretta radiofonica che vengono registrate per essere poi scaricabili da questo sito web. Se siete interessati/e a partecipare, o volete segnalarci spettacoli, potete inviare una mail a:
visionari@ondarossa.info
 
http://lettura-giornale.liberazione.it/a_giornale_index.php?DataPubb=09/04/2009
 (pg.14)
 
L'elenco completo, in podcast, dei lavori finora programmati è su:
http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/radioteatro-118-keely-and-du-marted%C3%AC-18-maggio-ore-15
 

 

'Riccardo alla terza' + 'Emporium' - Martedì 31 Maggio ore 14

Data di trasmissione

Martedì 31 Maggio 2011 

 
ore 14

 

Palme srl in collaborazione con Orto degli Ananassi

presenta
 
RICCARDO ALLA TERZA

disappunti di un dittatore
 
di e con Andrea Gambuzza

 
Il Re ha ottenuto la corona con raggiri ed efferati omicidi, perpetrati sotto gli occhi di tutti. Si è servito di chi appoggiava la sua causa, sia che lo facesse per tornaconto che seguendo un ideale. Il Re è sempre e comunque stato solo, nelle imprecazioni, nei timori, nelle frustrazioni e, soprattutto, quando se ne stava scompostamente seduto sul trono in perenne bisogno di conferme. E' un personaggio che della rappresentazione ha fatto la sua arma vincente. Sobillatore, assassino, cospiratore, paranoico, ma anche simpatico, affascinante, sagace intrattenitore e virtuoso oratore. Egli è ben cosciente che quello che conta non sono i mezzi che si usano per raggiungere i propri obiettivi, ma la messa in scena che si riesce ad allestire. In questa perenne recita egli si autoalimenta e avidamente incarna il ruolo di seduttore per sfoggiare impunemente i paramenti del regnante “unto dal Signore”, e diventa poi il povero incompreso sgridato ingiustamente. Ogni gesto, ogni parola tende a massimizzare i consensi e non c’è spazio per le prove, per i ripensamenti, l’urgente bulimia di trionfi comanda i giochi. Egli è farsa e tragedia. A raccontarci le sue imprese ci saranno quelli che lo hanno aiutato, quelli che lo hanno subito e quelli che ancora non hanno capito…

 

Info:  http://www.teatrailer.it/spettacoli/riccardo-alla-terza-disappunti-di-un-dittatore

 



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ore 15:15
 
EMPORIUM

poemetto di civile indignazione 
 
di Marco Onofrio

voci narranti Maria Enrica Prignani, Ernesto D’Argenio, Barbara Frascà

 

Un allarme introduce lo spettatore in uno stato di allerta, di ascolto. Il contenuto del poemetto, e in definitiva la realtà in cui viviamo, si trovano in uno stato di allarme che se trascurato porta alle fiamme. Questo incendio rappresenta, da un lato, la naturale conseguenza di un allarme che, rimasto per troppo tempo inascoltato, ha procurato dei danni visibili agli occhi di tutti e, dall’altro, la volontà dei cittadini di non rimanere inermi e quindi di bruciare metaforicamente una situazione che non va, attraverso la voglia reale di cambiare le cose e da lì, dalle ceneri, finalmente rinascere. L’incendio ha quindi un significato ambivalente ed opposto: uno negativo ed uno positivo, ma entrambi portano comunque alle ceneri da cui ripartire. Lo spettacolo si conclude con un messaggio ottimistico, perché le ceneri sono il simbolo di una ripresa, indicano la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra. Dalle ceneri risorgiamo.


 

Info Teatro Petrolini - Roma, 6-7 Giugno

 
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Il progetto RadioTeatro:
 
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 (pg.14)
 
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'La Banda del gobbo' + 'Il Sindaco' - Martedì 17 Maggio ore 14

Data di trasmissione

Martedì 17 Maggio 2011 

 
ore 14
 

LA BANDA DEL GOBBO

mito e resistenza popolare nei 9 mesi di occupazione nazista

 

scritto, interpretato e diretto da Emiliano Valente

 

Spaccato della borgata romana durante la Seconda Guerra Mondiale, esito di uno studio effettuato sul territorio attraverso interviste e raccolta di testimonianze dirette. Le vicende di una Roma sotto assedio, invasa dai Tedeschi e bombardata dagli Americani, raccontata attraverso la vita di un personaggio leggendario di borgata, il gobbo del Quarticciolo. Dall’8 settembre del 1943 fino al 4 giugno 1944 Roma vive nove mesi di dominazione tedesca, repressione, disperazione, fame, di stragi e massacri: 335 uomini trucidati nelle Fosse Ardeatine, più di 900 deportati dal Quadraro. Ed è proprio nella Roma più povera e popolare delle borgate come il Quarticciolo, che uomini e donne cercano un riscatto. Sono uomini e donne del popolo, della strada, quelli senza alcun trascorso politico che si organizzano per riconquistare la libertà perduta: sora Cettina (fornaia di Centocelle) Giggetto (fabbro del Quadraro), zio Franchino (ciabattino dell’Ostiense). Insieme diventano l’emblema della lotta partigiana per la libertà. I grandi eventi storici di quei nove mesi di terrore e dominazione sono narrati con semplicità e ingenuità da un ragazzino, uno strillone, soprannominato Riccetto, arruolato nella banda del gobbo. Così, tra giochi da bambino e assalti da adulto, la storia di Riccetto consente di conoscere la Storia del nostro Paese.

 
Info http://www.teatrobibliotecaquarticciolo.it/adon.pl?act=doc&doc=517

 

http://it-it.facebook.com/people/Emiliano-Valente/1213503760

 

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ore 15:15

 

IL SINDACO

 

di Flora Farina

interpretato e diretto da Angelo Tanzi

musiche Vito Quaranta

 

Poco più di dieci anni fa, una nave carica di immigrati clandestini finisce il suo viaggio sulle coste di un piccolo paese della Calabria. Paese che diventa l’emblema di una condizione comune a molti altri paesi del sud Italia. Gerardo, “il sindaco”, protagonista dello spettacolo, è l’uomo che tutti noi vorremmo essere in una determinata situazione, colui che agisce con il cuore, che crede nel prossimo e nella sua buona fede, che si scopre forte della forza che gli ispirano le persone che ama. E come succede nei luoghi del cuore, quello che nasce dalla buonafede, dall’onestà e dalla verità vince, riesce, ha un buon esito…. talmente buono che viene universalmente riconosciuto, conclamato, acclamato. Applausi, discorsi, telefonate, sguardi amorosi. A scandire i tempi di questo racconto - in bilico tra fatto di cronaca, allarme sociale ed esperienza umana - c’è il sogno. E come in un sogno, anche qui tutto è vero e tutto è finto. Tutto diventa possibile, plausibile, credibile, ma anche l’esatto contrario. Fino al risveglio, che è soprattutto presa di coscienza, e che svelerà la realtà in tutta la sua ineluttabile condizione. Rimane la certezza di aver intravisto, tra divagazioni oniriche, platee immaginarie, sigarette e qualche gatto, il tentativo vero e reale di una sfida all’intolleranza e all’incapacità di capirsi.

 

Info http://www.cannibali.it/leggi.php?n=1&i=710&c=2

 
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L'elenco completo, in podcast, dei lavori finora programmati è su:

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'Miles gloriosus - ovvero: morire d'uranio impoverito' - Martedì 10 Maggio ore 14

Data di trasmissione

Martedì 03 Maggio 2011 

 

ore 14

 

MILES GLORIOSUS

ovvero: morire d'uranio impoverito
 
testo e regia Antonello Taurino

con Antonello Taurino e Orazio Attanasio

musiche di scena Orazio Attanasio

 
Le storie dei soldati mandati a morire senza protezioni, delle alte sfere dell’Esercito che per imperizia, pur sapendo, non hanno fatto niente per proteggerli. Una storia di indifferenza, superficialità, colpe, e morte. Le vicissitudini dei due attori in scena sono una cornice che permette di raccontare quasi con ironia lo sconcertante dramma dei soldati italiani nel momento stesso in cui i due provano, si documentano, apprendono aspetti inspiegabili della vicenda, litigano su qual scena provare. Vanno avanti, nonostante una serie di minacce - vere - subite da chi, della faccenda, ha provato a interessarsi. La delicatezza della vicenda ha imposto una ricerca lunga e dettagliata su libri, sentenze, interviste a soldati e parenti di vittime, documenti ufficiali di Commissioni Parlamentari e del Ministero della Difesa. Si tratta quasi di “caduti di serie B”, rispetto ad altre vittime più celebrate della nostra storia recente, vedi Nassyria (ai cui parenti è stato celermente riconosciuto l’indennizzo), e l’aumento costante del numero di morti stride con il mancato accertamento pieno, a tutt’oggi, delle responsabilità. Recente inoltre un decreto legge che conferirebbe impunità penale alle alte sfere dell’Esercito coinvolte nella vicenda. L’Osservatorio Militare parla di 190 morti e 2578 malati. Per il Ministero della Difesa queste cifre sono da ridursi a un quarto.

 

Teatro della Cooperativa - Milano, 16-17 Maggio (prima nazionale)

Info http://www.teatrodellacooperativa.it/index.php?page=alias-32

 
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 (pg.14)
 
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La nostra Festa del Lavoro: 'Karoshi - atti di legittima difesa' Martedì 3 Maggio ore 14

Data di trasmissione

Martedì 03 Maggio 2011

 
ore 14
 
KAROSHI - atti di legittima difesa
 
testi e regia Michele Trotter

con Michele Trotter e Pisana Cersosimo

musiche Licia Bettega

 
Il sistema di mercato liberista la fa da padrone ormai da molto tempo; tuttavia le sue basi non sono poi così solide, come dimostrato dalla recente crisi economico-finanziaria. Il mercato ha fatto del lavoro una merce di scambio, uno strumento di massimizzazione del profitto. Il dato incontrastabile sono i numeri delle vittime di questo gioco perverso che rovina le vite di milioni di esseri umani senza che ne siano consapevoli, spesso nell'immobilità generale, spesso mettendoli di fronte all'atto estremo. 'Atti di Legittima Difesa' parla di queste persone partendo dal loro ruolo di lavoratori privati di diritti e dignità; attraverso le loro storie emergono con forza le distorsioni del sistema del quale sono piccoli e insignificanti ingranaggi, distorsioni che nascono sulla scia delle leggi del mercato liberista dove precarietà, sfruttamento, competitività, flessibilità sono solo alcune delle parole chiave dietro le quali si nasconde il più grande progetto schiavista di tutta la storia dell'umanità. I personaggi dello spettacolo nella loro drammatica condizione lanciano un messaggio che chiede di essere raccolto; nella loro morte si svela la comunanza che in vita era mancata, e proprio questa idea di comunità è lo spauracchio del sistema mercantile: comprenderlo potrebbe fare la differenza per le generazioni future, perché “veramente vivere una vita finalizzata solo al lavoro è vivere, o non è forse essere già morti?”

 

Info http://www.exayroad.org

 

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La nostra Liberazione: 'Mai morti' - Martedì 26 ore 14

Data di trasmissione

Martedì 26 Aprile 2011

 
ore 14
 
MAI MORTI
 

testo e regia Renato Sarti

con Bebo Storti

 

La nostra storia recente, attraverso i racconti di un uomo mai pentito, per riflettere su quanto razzismo, nazionalismo e xenofobia siano difficili da estirpare. Il protagonista, nostalgico del ventennio fascista, è oggi impegnato contro viados, extracomunitari, zingari e drogati. ‘Mai Morti’ era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas, che operò a fianco dei nazisti nella repressione antipartigiana, a cui il personaggio guarda con delirante nostalgia. Evoca il bell’agire della Ettore Muti, banda fascista che Mussolini elevò a legione autonoma, tragicamente nella memoria di Milano per la ferocia delle torture praticate a centinaia di antifascisti. Rivive la strage della comunità copta di Debrà Libanos, dove nel 1937 il viceré Rodolfo Graziani e il generale Maletti Pietro Senior si resero protagonisti dell’eccidio di duemila fra fedeli e diaconi. Accenna all’uso indiscriminato e massiccio dei gas da parte dell’esercito italiano in Africa contro le popolazioni civili. E rievoca le più orribili imprese della Decima Mas nel Canavese e in Friuli nel 1944. Anche il passato più prossimo anima i suoi sogni a occhi aperti: dalla Milano del 1969 di Piazza Fontana fino ai fatti agghiaccianti del G8 di Genova e alla morte di Carlo Giuliani. Un monologo che cerca di rammentare che la parola antifascismo ha ancora un fondamentale e profondo motivo di esistere.

 
Info http://www.teatrodellacooperativa.it

 
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'La Terza vita' - Martedì 19 ore 14

Data di trasmissione


Martedì 19 Aprile 2011

 
ore 14
 
LA TERZA VITA
 

 

testo Vittorio Moroni

regia Amandio Pinheiro con Laura Nardi ed Elena Veggetti 

musiche Mario Mariani
 
Lavorando ad un documentario sull’immigrazione femminile dal Nord-Africa in Italia sono rimasto colpito da come l’evento luttuoso della vedovanza possa scatenare conflitti formidabili sia nelle dinamiche interne alla famiglia sia nel radicale interrogarsi della vedova sul suo destino e sull’identità propria e dei figli. Lo sconvolgimento dell’assetto organizzativo della famiglia costringe spesso la moglie, rimasta sola, a scelte che implicano una totale revisione del proprio ruolo e responsabilità rispetto alla cultura d’origine e a quella occidentale. Ho incontrato molte donne, viaggiato e visitato i loro luoghi di provenienza, letto i loro diari, ripercorso le loro strade e sfiorato la loro memoria, finché una di queste storie ha sequestrato la mia attenzione. L’ho chiamata Aisha e ho deciso che sarebbe diventata la protagonista di questa storia. Allora ho provato ad avvicinarmici con un’attenzione più intima e profonda, tentando l’impossibile: guardare il mondo coi suoi occhi, provare a farlo esistere dentro il suono di parole interiori, dette – o piuttosto pensate - in prima persona.

Il materiale emotivo e drammatico che questa vicenda può sprigionare mi sembra denso, incandescente e forse persino utile a creare squarci di immedesimazione e comprensione verso un mondo così vicino, così lontano. 

 

Info http://www.50notturno.it/la%20terza%20vita/terza_home.html
 
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'Migliore' - Martedì 12 Aprile ore 14

Data di trasmissione

 Martedì 12 Aprile 2011

 
ore 14
 
MIGLIORE
 
scritto e diretto da Mattia Torre

con Valerio Mastandrea

musiche originali Giuliano Taviani

 

La storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uomo normale che in seguito a un incidente (di cui è causa, di cui sente la responsabilità, e per cui sarà assolto) entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo. Improvvisamente, la società gli apre tutte le porte: Alfredo cresce professionalmente, le donne lo desiderano, guarisce dai suoi mali e dalle sue paure. Migliore è una storia sui nostri tempi, sulle persone che costruiscono il loro successo sulla spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri. E sul paradosso dei disprezzati, che di fronte a queste persone chinano la testa, e - affascinati - li lasciano passare.

 

Info http://www.teatrotorbellamonaca.it/adon.pl?act=doc&doc=331

 

http://www.terranews.it/news/2010/02/piu-faccio-film-piu-amo-il-teatro

 
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' Il Tormento delle figure' - Martedì 5 Aprile ore 14

Data di trasmissione

Martedì 05 Aprile 2011

 
ore 14
 
IL TORMENTO DELLE FIGURE
un omaggio ad Alda Merini
 

"I miei amori cominciano nei tempi futuri. I miei amori sono delle invenzioni, sono dei sogni, sono dei parametri di poesia. Se questo o quell’altro uomo siano veramente esistiti, se abbiamo toccato la mia carne, questo è un fenomeno secondario”.

Ce li descrive così, Alda Merini, i suoi amori. Come delle figure. A volte incubi, a volte ombre, a volte intense suggestioni che scuotono l’anima e la svuotano. Il breve racconto 'Il Tormento delle figure' è proprio un viaggio che attraversa l’anima; un flusso di coscienza poetico e razionale, logico e disarmante, che ci conduce fra gli amori, veri o presunti, della poetessa. E forse di ognuno di noi. Una vita ricca e dolorosa, nella quale hanno trovato spazio l’arte, il manicomio, la follia, la scrittura, la depressione. Ha vissuto e goduto fino in fondo, con la leggerezza e l’ironia di chi sa di potersi rifugiare, sempre, nella poesia. Ha assaporato il gusto dell’esistenza, leccando il dolore e la gioia, il disprezzo e la fatica. Per questo, forse, è così capace di parlare d’Amore.
 
Info http://www.persinsala.it/teatro/il-tormento-delle-figure-omaggio-a-alda-merini/2531

 
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'Diario di un precario (sentimentale) - Martedì 29 Marzo ore 14

Data di trasmissione

Martedì 29 Marzo 2011

 
ore 14
 

DIARIO DI UN PRECARIO (SENTIMENTALE)
le avventure di Assunta Buonavolontà,

attrice precaria in cerca di occupazione
 

“Nomen omen” dicevano i latini, il destino è nel nome. Ma cosa succede se per contrappasso il senso si capovolge? E così che Assunta Buonavolontà, brillante laureata destinata al successo, si trasforma in un’aspirante attrice in cerca di occupazione, in (continuo) equilibrio precario tra un provino e un colloquio di lavoro, un’agenzia interinale e un centro per l’impiego.

Proclamata dottoressa cum laude, e tornata dal viaggio post-laurea, Assunta dovrà fare i conti con le proprie responsabilità: mettersi a cerchiare annunci sul giornale; sostenere un colloquio per entrare in un CPI; telefonare per vendere uno strano oggetto chiamato aspira-calzini, e altro ancora. Scoprirà così che “la laurea, come il matrimonio, è il giorno più felice della nostra vita. Proprio per questo, il giorno dopo, la vita comincia a peggiorare”…

 

Info www.facebook.com/diariodiunprecario

 
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