Il colpo di stato militare avvenuto tra domenica 23 e lunedì 24 gennaio in Burkina Faso nasce dal crescente malcontento all’interno dell’esercito e tra la popolazione. Un malessere che si è acuito negli ultimi mesi e che è sintetizzabile nell’accusa che sia la piazza sia i militari hanno ripetuto al presidente Roch Marc Christian Kaboré: non essere in grado di far fronte alle violenze jihadiste che dal 2015 rendono insicure vaste aree del paese.
Di quest'ultimo colpo di Stato dopo i due nel Mali, in Guinea ed in Ciad parliamo oggi a Radio Africa.
Parliamo del Mali, dove nove anni dopo l’inizio dell’intervento militare francese, oggi 15 dicembre gli ultimi soldati francesi hanno lasciato Timbuctù. Il presidente Emmanuel Macron visiterà nei prossimi giorni Bamako per incontrare il capo della giunta maliana il colonnello Assimi Goita.
Del Burkina Faso dove mercoledì scorso il primo ministro, Christophe Marie Joseph Dabiré ha rassegnato le proprie dimissioni, accettate dal presidente Kaboré e ricordiamo l'omicidio di Norbert Zongo, giornalista assassinato il 13 dicembre del 1998 mentre indagava sulla morte dell’autista del fratello del presidente Blaise Compaoré, al potere in Burkina Faso dal golpe del 1987.
Torniamo a parlare del giacimento petrolifero nigeriano Olp 245 e delle presunte tangenti che Eni avrebbe pagato per i diritti di esplorazione di quel blocco petrolifero. Eni su questa vicenda è stata assolta in primo grado, lo scorso marzo, dal tribunale di Milano.
Oggi parliamo delle proteste in Burkina Faso contro il Governo e la presenza militare francese, accusati dalla popolazione di non fare niente per fermare gli attacchi dei jihadisti; delle nuove manifestazione contro la giunta militare al potere in Sudan, dove le forze di sicurezza sudanesi hanno lanciato gas lacrimogeni e granate stordenti sulla folla di decine di migliaia di manifestanti nel centro di Khartoum, impedendogli di raggiungere il palazzo presidenziale;dell'Uganda dove, dopo gli attentati del 16 novembre, l’Ugadan People’s Defence Force (UPDF) è stato autorizzato ad entrare nei territori est della Repubblica Democratica del Congo per combattere ADF (Alleance of Democratic Forces) considerato autore degli attentati.
Radio Africa ,oggi parliamo della strage avvenuta nel villaggio di Sohlan nel nord est del Burkina Faso dove sono state uccise 160 persone in un attacco jihadista,approfondiamo il ruolo delle milizie territoriali dei volontari per la difesa della patria volute dal governo burkinabè,la debolezza dell'esercito,le condizioni di vita delle popolazioni locale e la presenza dei fondamentalisti nell'area dei cosidetti tre confini.
In Namibia si riparla del genocidio degli Herero e dei Nama perpetrato dai colonizzatori tedeschi tra il 1904 e il 1908,il primo genocidio del xx secolo,un accordo tra il governo tedesco e Windoek prova a mettere una pietra sopra il massacro ,fra le proteste dei discendenti delle vittime che reclamano ancora giustizia.
Un rapporto delle ONG Greenpeace Africa e Changing Markets ,mette a fuoco il saccheggio delle richezze ittiche della costa che si estende dal Senegal alla Guinea , dove la pesca selvaggia allo scopo di ricavare farina di pesce per aumentare le proteine nel cibo per cani e gatti e la produzione di olio di pesce per scopi cosmetici e farmaceutici sta depauperando i mari della costa di Guinea ,togliendo cibo e lavoro alle popolazioni locali che vivono della pesca.
Aggiornamento sulla grave situazione in Etiopia, scontri e morti nelle manifestazioni di piazza in Uganda, Costa d'Avorio ed Angola. Tensioni durante l' elezioni in corso in Burkina Faso.
-SUDAFRICA: la sterilizzazione forzata in Sudafrica di oltre 50 donne e lo sgombero violento di un'occupazione di migranti rifugiati in una Chiesa metodista;
-BURKINA FASO: gli sviluppi circa l'omicidio del giornalista indipendente Zongo' (il governo francese ha autorizzato l'estradizione di Francois Compaoré, fratello dell'ex presidente accusato di omicidio).
Parliamo di Algeria e le manifestazioni contro le elezioni farsa del prossimo 12 dicembre. Scontri in Mali. Burkina Faso grande manifestazione, Mozambico esiti elettorali ed in finale alcune note di coòore su ex Swaziland, ora Eswatini e Sud Africa.
In questa puntata riprendiamo le fila del nostro argomento preferito: la gestione della monnezza nella regione Lazio, con la gara d'appalto per l'acquisto della Lazio-Ambiente andata deserta, aggiornamenti da Pomezia e dalla Kiklos di Aprilia. Dedichiamo uno spazio anche ai numerosi roghi di impianti di trattamento rifiuti avvenuti nel corso dell'estate. Passiamo poi a parlare della battuta d'arresto subita dal progetto dell'autostrada Roma-Latina. Chiudiamo con una breve rassegna sulle migrazioni dei rifiuti su scala regionale e internazionale.
La trasmissione Tarantula Rubra del 27 novembre 2016 è interamente dedicata al Burkina Faso e vede negli studi di Radio Onda Rossa il grande musicista Gabin Dabiré. Si parla di Sankarà, di Burkina, di Africa. Poi ci sono due collegamenti telefonici:il primo con Adama Zoungrana che parla della sua infanzia in Burkina e del suo libro Se entri nel cerchio sei libero, scritto con Antonella Ossorio. Il secondo con Jean Baptiste Hamado Tiemtoré regista che vive a Lecce, che presenta il suo ultimo corto Kandia.
Oggi abbiamo ascoltato musiche di Gabin Dabirè: Escagliento, Wo I Do, Bi Gbaale - La Zita, Sankarà