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carceri in Egitto

Aggiornamenti su Rasha Azab e Laila Soueif

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In questo redazionale abbiamo avuto come ospite nello studio di Via dei Volsci una compagna per parlare dei casi di Rasha Azab, la giornalista e attivista per i diritti umani che si trova in presidio permanente al sindacato di giornalisti di il Cairo, e Laila Soueif, attivista per i diritti umani e madre dell'attivista politico Alaa Abd El-Fattah. Con lei abbiamo aggiornato le situazioni di Rasha e Laila e abbiamo letto un testo tratto da "Non siete stati ancora sconfitti", libro fatto da una raccolta di scritti dal carcere di Alaa Abd El-Fattah che parlano anche della situazione in Palestina

Egitto: sciopero della fame di Laila Soueif "fino alla fine"

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Un aggiornamento sullo sciopero della fame che Laila Soueif, madre dell'attivista e blogger Alaa Abdel Fattah, ingiustamente detenuto in Egitto dal 2019, sta portando avanti ormai da 65 giorni per ottenere la liberazione del figlio.

Nella prima parte, un'intervista a Laila Soueif, in lingua inglese, cui segue la traduzione in italiano e una breve corrispondenza di commento.

Dal 9 novembre è stato organizzato uno sciopero della fame a staffetta in solidarietà con Laila e Alaa: ogni partecipante si astiene dal cibo per 24 ore, passando poi il testimone al successivo. Tutte le informazioni qui

Egitto: Alaa Abdel Fattah in sciopero della fame

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L’attivista egiziano Alaa Abdel Fattah, volto della rivolta di Piazza Tahrir nel 2011, condannato a dicembre 2021 a cinque anni di carcere ha iniziato il 3 aprile uno sciopero della fame in prigione.Dovranno scontare quattro anni di carcere anche il suo avvocato Mohamed el-Baqer e il blogger Mohamed Ibrahim.

Delle pesanti condizioni carcerarie, delle restrizioni e dell’ isolamento imposto ne parliamo con una compagna.

In Egitto i Patrick Zaki sono centinaia

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Con una compagna commentiamo la scarcerazione di Patrick Zaki e continuiamo a tenere accesa la luce sulle tante e tanti prigionier* politici detenuti nelle carceri egiziane dal regime di Al Sisi. Ripercorriamo la vicenda di Alaa Abdel Fattah, del suo avvocato Mohamed al-Bakr e del blogger Mohamed Oxigen. Parliamo dei rapporti economico-militari tra Italia ed Egitto che vanno a gonfie vele. 

 

 

Egitto: la vita di Alaa Abd El Fattah è in pericolo

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Il processo di Patrick Zaki è stato aggiornato al 28 settembre: lo studente egiziano dell'università di Bologna rimarrà in carcere fino a quella data.

Alaa Abdel Fattah, attivista, blogger e intellettuale, figura di spicco della rivoluzione egiziana del 2011, prigioniero nella prigione di alta sicurezza 2 di Tora, in attesa del processo di emergenza per la sicurezza dello stato numero 1356/2019, da quasi 2 anni, che è il periodo massimo di detenzione preventiva secondo la legge egiziana. Ci si aspetta che il caso venga presto deferito al tribunale, perché tutte le indicazioni confermano l’insistenza dello stato nel continuare la detenzione di Alaa a tempo indeterminato.

Di questo e dei rapporti economico-militari tra Italia ed Egitto parliamo con una compagna.

 

Aggiornamenti dall'Egitto

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Con un compagno in studio parliamo della situazione attuale dell'Egitto. Dalla gestione della pandemia ai rapporti economici e militari con l'Italia e altri paesi d'Europa, dalla repressione alle carceri alle lotte portate avanti da compagni e compagne, un quadro su una delle dittature più feroci del bacino del Mediterraneo.

Buon Ascolto!

Egitto: libertà per Mahienour e tutte le persone imprigionate!

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La compagna e avvocata Mahienour el-Masry è stata arrestata esattamente un anno fa, il 22 settembre scorso al Cairo, a causa del suo impegno in favore dei diritti umani. Per questo motivo negli ultimi cinque anni era già stata in carcere due volte: dal febbraio 2015 all’agosto 2016 e dal dicembre 2017 al gennaio 2018. Ne parliamo con una compagna.

 

Repressione e patriarcato in Egitto

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Con una compagna facciamo il punto sulla repressione in Egitto a partire dagli aggiornamenti su Sanaa Seif, suo fratello Alaa Abdelfattah, Patrick Zaki, Mahienour al-Masry. Parliamo poi delle 8 giovani donne egiziane condannate a due anni di carcere per aver pubblicato sulla piattaforma social TikTok semplici video di danza violando per il regime "i valori e i principi della famiglia egiziana”. Oltre al carcere ognuna di loro è stata multata di 200.000 sterline egiziane (circa 25.000 euro). Infine tracciamo i contorni della violenza patriarcale in Egitto parlando delle lotte delle donne contro stupri e abusi.