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Estrattivismo dei dati

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Puntata 5 di EM, prima del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di IA nel costesto del consumo delle risorse e della guerra.

 

PRIMA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: CONSUMO DI ENERGIA E DI RISORSE

  • Crescente domanda di energia dell'IT negli ultimi 20 anni, forte accelerazione causata dalla corsa all'intelligenza artificiale

  • L’espansione delle infrastrutture per AI, i data center, ha portato ad un aumento significativo delle emissioni di CO2

  • Impatto di tale aumento, della domanda insaziabile di energia, sugli obiettivi climatici. A partire dalle grandi aziende tecnologiche che oltre a causarlo, si trovano nella condizione di dover ridurre le emissioni (Google e Microsoft: target di e+missioni nette zero entro il 2030 – capire quanto sia vincolante, quanto siano trasparenti le verifiche…)

  • I data center, essenziali per l’addestramento e l’operatività dei modelli AI, consumano enormi quantità di energia, generando emissioni e richiedendo grandi quantità d'acqua. Con costi ambientali difficili da quantificare completamente. Vediamo qualche numero:

  • Una recente ricerca dell'Università della California di Riverside. Premessa: ogni richiesta su un LLM come ChatGpt passa attraverso uno dei milioni di server di cui l’azienda OpenAI dispone, e questo server esegue migliaia di calcoli per determinare le parole migliori da usare nella risposta, consumando energia e generando calore, calore che poi deve essere smaltito usando altra energia nei sistemi di raffreddamento

  • Consumo di acqua:

    • Una richiesta ad un LLM di un’email di 100 parole consuma circa 519 ml di acqua (poco più di una bottiglia).

    • Una richiesta settimanale per un anno consuma 27 litri.

    • Una richiesta settimanale per un anno da parte del 10% dei lavoratori americani (circa 16 milioni di persone) richiederebbe 435 milioni di litri di acqua, equivalente al consumo d’acqua di tutte le famiglie del Rhode Island per 1,5 giorni.

    • I data center possono rappresentare il 6% del consumo d’acqua in alcuni distretti e fino al 25% dell’acqua disponibile in alcune città (ad esempio, il data center di Google a The Dalles, Oregon).

  • Consumo di elettricità:

    • I data center per l’IA richiedono grandi quantità di energia per mantenere i server freddi. In aree calde o con scarsità d’acqua, si usano condizionatori, aumentando il consumo energetico.

    • Se solo un decimo degli americani usasse ChatGpt per scrivere un'email una volta a settimana per un anno, il processo consumerebbe la stessa quantità di energia che ogni singola famiglia di Washington consuma in 20 giorni.

  • Emissioni di carbonio:

    • L’impatto dell’IA ha fatto aumentare l’impronta di carbonio di Google del 48% nel 2023.

    • Google ha reintegrato solo il 18% dell’acqua che consuma, lontano dall’obiettivo del 120% fissato per il 2030.

  • Proteste Locali e Impatti Economici:

    • In aree come la Virginia del Nord e West Des Moines (Iowa), i residenti si oppongono alla costruzione di data center, accusandoli di aumentare le bollette energetiche, ridurre il valore delle case e consumare risorse locali.

  • Come viene prodotta l’energia?

  • Gli investimenti nelle rinnovabili aumentano, ma i dati ci dicono che non crescono abbastanza rapidamente da sostenere l’espansione dell’AI→Spinta a utilizzare combustibili fossili (carbone, fracking ossia la fratturazione idraulica...)

  • Non trova spazio l’idea di economizzare sull’energia, nonostante il costo crescente, perché i benefici del primato tecnologico spingono le aziende a spendere somme enormi per addestrare modelli avanzati. Com’è possibile? Dov’è il vantaggio economico? Il sistema capitalista ha investito in AI & Tech somme talmente elevate da far passare in secondo piano l’emergenza energetica. Follia. La finanza cancella la realtà, dribbla i problemi scommettendo su altro.

 

INTERMEZZO MUSICALE

Red Pants - On A Wire

 

SECONDA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: FONTI DI ENERGIA E INVESTIMENTI IN ITALIA

  • Paradosso di Jevons: descrive un fenomeno, implica che ogni risparmio porta semplicemente a un uso più ampio della tecnologia, aumentando il consumo complessivo di energia. Si sta lavorando su innovazioni che ottimizzano l’uso dell’energia, ma il risultato finale è l’aumento dei consumi, mai la riduzione.

  • Nucleare: riattivazione centrali

  • Gli USA hanno concesso un prestito di 1,5 miliardi di dollari a Holtec per riattivare la centrale nucleare di Palisades (805 MW) in Michigan, chiusa nel 2022. Questo per rispondere alla crescente domanda di elettricità spinta dall’IA, prevista in riattivazione per il 2025.

  • Il nucleare è e sarà sempre più scelto come fonte stabile e senza CO2 per alimentare i data center, garantendo un flusso energetico continuo e senza dipendenza dalle condizioni climatiche.

  • Microsoft ha un accordo ventennale per l’elettricità della centrale Three Mile Island (837 MW). Primo incidente della storia: mercoledì 28 marzo 1979, portò allo smantellamento

  • Amazon Web Services ha firmato per 960 MW dalla centrale nucleare di Susquehanna.

  • NextEra sta valutando la riapertura della centrale nucleare Duane Arnold in Iowa (622 MW), chiusa nel 2020.

  • Domanda energetica

  • I data center rappresenteranno un terzo del nuovo fabbisogno energetico degli USA fino al 2026, con un consumo globale stimato a 1000 TWh nel 2026 (equivalente al consumo energetico del Giappone).

  • Si ipotizza che le Big Tech possano diventare anche produttori e venditori di energia per garantire la propria fornitura. Modello Tesla: offre veicoli elettrici, pannelli solari e sistemi di accumulo.

  • Questo ci porta in Italia

  • I grandi provider di cloud, che mettono a disposizione dei propri clienti i milioni di server che gestiscono, stiano riconvertendo vecchie centrali a carbone o altre infrastrutture industriali in data center.

  • Il Sole 24 Ore ha pubblicato un’intervista di Barbara Carfagna al presidente di Microsoft, Brad Smith

    • Investimento Microsoft in Italia:

    • Microsoft investirà 4,3 miliardi di dollari per espandere data center e infrastrutture per intelligenza artificiale e cloud computing in Italia (incluso un programma di formazione sulle competenze digitali).

    • Questo investimento farà di "ItalyNorth" una delle principali cloud region in Europa.

    • Ci sono perplessità sul coinvolgimento della filiera industriale italiana e sulla domanda di servizi IA delle imprese locali, oltre agli alti costi energetici (l’Italia è uno dei principali importatori di energia).

    • Risposte di Brad Smith:

    • Smith sostiene che il progetto coinvolgerà settori italiani come la siderurgia e i chip, che l'IA è cruciale per produttività e competitività, e che l’Italia è una scelta strategica per la vicinanza al Nord Africa e per il talento locale.

    • Microsoft intende contribuire alla rete energetica italiana investendo in fonti a zero emissioni (eolico, solare, idroelettrico) senza aumentare i costi per i cittadini e suggerisce di rivalutare il nucleare per la sua produzione stabile e pulita.

    • Italia come polo tecnologico del Mediterraneo: im centro regionale per data storage e servizi Internet, sfruttando la posizione strategica per il Nord Africa.

    • Geopolitica e strategia anti-cinese:

    • L’investimento si inserisce anche in un contesto geopolitico (con Microsoft in G42, società emiratina di IA) e in linea con le politiche USA per limitare l’influenza cinese in Medio Oriente e Africa.

    • Potrebbero esserci collaborazioni Italia-USA sotto il "Piano Mattei" per supportare queste iniziative, sebbene ci siano dubbi sul reale beneficio per la filiera italiana.

    • Valore dei data center come asset:

    • “asset class" importante per i fondi globali (es. Blackstone) e per l’Italia è cruciale organizzare la filiera per assicurarsi una parte di questi investimenti

 

INTERMEZZO MUSICALE

Artificial Kid (Danno, Stabbyoboy, Craim) - Il Sistema

 

TERZA PARTE – INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI CONTESTI DI GUERRA

 

  • Automazione della Guerra: Le guerre moderne sono sempre più condotte da macchine, riducendo il coinvolgimento umano. I sistemi di intelligenza artificiale dotati di auto-apprendimento stanno sostituendo le persone nei compiti di uccidere, torturare e sterminare.

  • Intelligenza senza Emotività: L’intelligenza delle macchine esecutrici è priva di sensibilità e coscienza, agendo solo per compiere un compito, senza filtri basati sull’etica o sull’utilità sociale. Questo sviluppo tecnologico risponde perfettamente alla logica del sistema capitalistico nell’era dell’automazione.

  • Conseguenze Psichiche sul Personale Militare: I soldati, come quelli dell’IDF in Gaza, soffrono di gravi disturbi psichici a causa della loro partecipazione diretta nelle operazioni belliche. C’è chi come Bifo segnale un possibile collasso psichico della società isreaeliana coinvolta nell’attuale genocidio.

  • Ruolo dei Droni: Il drone rappresenta la nuova fase della guerra moderna, usato su larga scala in conflitti come quello ucraino e a Gaza. Dai grandi modelli iniziali, la tecnologia è passata a droni più piccoli e più accessibili, talvolta operanti in sciami, aumentando la pervasività della "terminazione" automatizzata.

  • Evoluzione della Disumanità: La guerra si emancipa definitivamente dall'umano, grazie alla tecnologia automatizzata, e il futuro dei conflitti sarà sempre più caratterizzato da macchine distruttive autonome, applicate in guerre nazionali, religiose e civili.

  • Lavender: Sistema di IA per Bersagli Militari: Il sistema “Lavender,” progettato in Israele, è un'intelligenza artificiale per identificare e colpire bersagli "ostili", ma nella pratica colpisce indiscriminatamente passanti, bambini e famiglie. Questo sistema automatizzato decide gli obiettivi dei bombardamenti basandosi su criteri statistici e data mining, non distinguendo necessariamente tra civili e combattenti.

  • Processo di Eliminazione Automatizzata: Il sistema automatizza la sequenza di operazioni per lo sterminio: rilevamento, catalogazione, selezione ed eliminazione, minimizzando l'intervento umano considerato un "collo di bottiglia". Lavora secondo un algoritmo auto-apprendente, che adatta e ottimizza i criteri per definire i bersagli, in risposta alle richieste di maggiori obiettivi.

  • Tolleranza per Danni Collaterali: secondo fonti militari, il sistema permette un margine di errore, accettando danni collaterali con la giustificazione della necessità operativa in guerra. Si autorizza così l’eliminazione di civili, in alcuni casi fino a cento, per colpire un singolo obiettivo rilevante.

  • Effetti sui Comandi Militari e Degrado Etico: la frequente richiesta di “più bersagli” porta a ridurre le soglie per definire un obiettivo, aumentando le vittime civili. Questo degrado etico viene considerato un aspetto inevitabile con cui il personale militare deve imparare a convivere.

  • Supremazia Tecnologica come Strumento Diplomatico: L’avanzamento tecnologico di Israele in questo ambito è visto come un elemento di supremazia e leadership internazionale, che l’Occidente è chiamato a seguire in un contesto di governance tecnologica.

  • Dissociazione di Intelligenza e Coscienza: L'intelligenza artificiale (IA) è sempre più scollegata dalla coscienza e dall'etica, per massimizzare la sua efficienza nel contesto bellico e competitivo. Permette un utilizzo più "pieno" e produttivo dell'IA, specialmente nelle operazioni di guerra.

  • La Guerra come fine dell'IA: l'IA, progettata per scopi scientifici o economici, trova la sua massima applicazione nello sterminio e nella guerra. Tutti i discorsi sull'“allineamento etico” dell’IA sono sempre più visti come insensati, poiché l’IA è allineata alla logica di dominio e competizione economica.

  • L'Imperativo dello Sterminio: La regolazione etica dell’IA è fittizia, poiché il vero obiettivo è l’allineamento dell’IA alle logiche della violenza e della selezione naturale.

 

INTERMEZZO MUSICALE

Misha Chylkova - The Loop (Radio Edit)

 

LANCIO NUOVA RUBRICA

 

4 NOVEMBRE: GIORNATA DELLA DISERZIONE CONTRO GUERRA E MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETA'

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La Legge approvata il 1° marzo 2024  dichiara il 4 novembre “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”. Si tratta di una legge incentrata sul ruolo che dovranno svolgere le scuole: “Le istituzioni nazionali, regionali e locali e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’autonomia scolastica, possono promuovere e organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche, mostre fotografiche e testimonianze sui temi dell’Unità nazionale, della difesa della Patria, nonché sul ruolo delle Forze armate nell’ordinamento della Repubblica, anche con riferimento alle specificità storiche e territoriali” [art. 2, comma 1, l. 1° marzo 2024, n. 27].

In un clima di riarmo, in cui nelle scuole durante il PCTO si vedono scene in cui le F.d.o insegnano a utilizzare il manganello agli/alle studenti, in cui in generale vi è una propaganda di guerra sempre più pressante, la celebrazione bellica del 4 novembre si inserisce all'interno di questo processo di propaganda e militarizzazione. Una nuova festività civile che non divide la popolazione, al contrario di altre giornate ricorrenze (come scriveva l'editoriale di Repubblica), ma unisce gli italiani e la politica, da destra a sinistra, da nord a sud. In altri termini si potrebbe dire che l'obiettivo di tale celebrazione è quello di serrare i ranghi, mobilitare il popolo in difesa della patria.

Contro un 4 novembre che vuole fare della guerra e delle forze dell'ordine un mito da celebrare, diverse iniziative sono state chiamate in solidarietà a chi diserta. Lungo la mattinata sentiamo le diverse voci che ci raccontano come si svolgono le diverse manifestazioni.
 

RadioAfrica:Sudan,Kenya,Uganda

Data di trasmissione
Durata 39m 28s

In questa puntata facciamo il punto sulla guerra in Sudan che continua ad estendersi dopo 16 mesi e a provocare una delle crisi umanitarie più gravi degli ultimi anni con milioni di sfollati ,profughi, stupri e violenze di massa, il collasso del sistema sanitario e carestia incombente . La guerra ormai coinvolge tutti gli stati del Sudan e il paese è diviso in due con il territorio controllato dalle RSF (le forze di  supporto rapido ) eredi dei Janjaweed comandate da Hemmetti che si estende nella parte sud orientale e controlla anche la capitale e le SAF (l'esercito sudanese) comandate da al Bhuran ,generale golpista che ha soffocato la rivoluzione che aveva defenestrato Al Bashir.  

In Kenya continuano le mobilitazioni contro il presidente Ruto ma il movimento di protesta ha individuato le responsabilità del FMI nello strangolamento dell'economia keniana con l'imposizione dei piani di aggiustamento strutturale al fine di garantire il pagamento del  debito. La protesta si estende anche contro i governatori delle varie regioni accusati di malversazioni e corruzione ,mentre vengono alla luce fosse comuni in prossimità di caserme della polizia che fanno temere che dietro gli omicidi ci sia la polizia che ha duramente represso le proteste del giugno  scorso.

Il contagio delle proteste in Kenya si estende anche al vicino Uganda dove nonostante i  divieti è state indetta una marcia verso il parlamento e contro la corruzione da un collettivo di giovani che fa riferimento all'ashtag Stop corrution .La polizia che presidiava il centro di Kampala in forze ha arrestato decine di manifestanti e  ha circondato la sede del partito di Bobi Wine ,storico oppositore del presidente Museveni.Il desposta ugandese che governa il paese dal 1986 ha minacciato i manifestanti in un discorso televisivo dicendo che stanno giocando con il fuoco e di essere al soldo degli interessi  stranieri.

Pisa: conclusa la conferenza stampa no nato

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No Camp Darby, il Comitato Pisano No Nato unitamente a realtà
politiche e sindacali del territorio indicono per Sabato 13 Luglio alle
ore 10,30 una conferenza stampa aperta davanti al Comune di Pisa in
Piazza xx settembre per denunciare

* il progetto della nuova base del Tuscania tra Pisa e Pontedera
* l'utilizzo dei soldi europei non per fini sociali e di rilancio
dell'economia a scopi di guerra
* l'allerta Charlie dichiarata dall'esercito Usa alla base di Camp
Darby
* le mancate risposte ai quesiti formulati a Navicelli Spa e Giunta
comunale sul dragaggio del fosso dei navicelli e sulla chiusura di un
capannone per ragioni di sicurezza, capannone dove hanno lavorato operai
comunali e privati

Su asilo e guerra

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Oggi il ponte radio è strato condotto da Radiodarossa. In studio la nuova trasmissione linee di fuga gestita dalla Clinica del diritto all'immigrazione e della cittadinanza. Fosus su guerra e asilo in particolare sui 3 palestinesi arrestati in Italia e tutt'ora detenuti su ordine di un mandato richiesto da Israele. 

Guerra, invio di armi e collaborazioni

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Dedichiamo questo spazio redazionale all'approfondimento delle collaborazioni di guerra e soprattutto al contesto europeo. Se da un lato tirano venti sempre più di destra in Europa, dall'altro il linguaggio bellico fa da sfondo alle politiche parlamentari. Dai microfoni parliamo del riarmo che si sta consumando in Europa, della guerra esterna e delle collaborazioni fra Stati per la guerra intera, quella che attacca chiunque prova a ribellarsi.

La guerra in classe: dalle caserme aperte alla didattica d’esecuzione

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Durata 1h 23m 29s

“La direzione intrapresa sembra sia quella di un sistema educativo
reazionario che mira al rafforzamento del binomio scuola-caserma; basi
navali, arsenali e sottomarini sono dunque messi a disposizione di
studenti-soldato.” Normalizzare la figura delle forze armate e ;”La
direzione intrapresa sembra sia quella di un sistema educativo
reazionario che mira al rafforzamento del binomio scuola-caserma; basi
navali, arsenali e sottomarini sono dunque messi a disposizione di
studenti-soldato.” Un focus sul territorio veneto di come si normalizzi
e valorizzi la presenza delle forze armate all’interno della scuola.
Contributi telefonici di Antonio, docente antimilitarista e curatore
del blog antoniomazzeoblog.blogspot.com; Giorgio e Patrizia, insegnati
di verona e provincia che ci parlano delle iniziative svolte nelle
scuole.

Ispirazioni e letture:
La scuola va alla guerra, di Antonio Mazzeo, Manifestolibri, 2024;
Per un futuro senza eserciti, Zeroincondotta, 2018;
La transizione alla guerra in casa, opuscolo del 2022/2023, anonim*.