Il 24 maggio alle 17.30 si terrà online un laboratorio che ha l’obiettivo di costruire una piattaforma di in/formazione, incontro e dialogo tra pratiche attiviste e pratiche archivistiche organizzato da Mit, Movimento Identità Trans e Associazione Luki Massa.
Ne parliamo con Elisa, dell'associazione Luki Massa
L'incontro si terrà su Zoom e verrà trasmesso in streaming su Facebook. Se volete partecipare su Zoom, mandate una mail a archivio@mit-italia.it con una breve descrizione di interesse entro il 22 maggio 2021, e vi invieremo il link per l'accesso.
Presentiamo le nuove edizioni di due testi degli anni '70, "Rapporto contro la normalità" del Front Homosexuel d'Acion Révolutionnaire e "Nostra Signora dei Fiori" - La Traviata Norma ovvero: vaffanculo … ebbene sì!", piece teatrale dei Collettivi omosessuali milanesi, con i loro curatori, Massimo Prearo e Mauro Muscio.
I due testi sono stati pubblicati da Asterisco edizioni, nella collana Eresia, una collana che vuole riproporre all’attenzione dei lettori e delle lettrici testi ormai fuori catalogo e/o introvabili che hanno segnato la storia dei movimenti e della letteratura lgbt e femminista.
A partire da una ripresa degli attacchi delle destre - Lega in particolare - contro il disegno di legge che porta il nome del parlamentare Alessandro Zan contro l'omotranslesbobifobia (il dl è stato votato alla Camera ma non calendarizzato al Senato) parliamo con una compagna dei contenuti di questa proposta, della storia del dispositivo e del dibattito politico e mediatico
Domani 23 Maggio alle ore 18 alla casa delle Donne che si trova in via della Lungara n.19 ci sarà la prima presentazione romana de "I Movimenti Omosessuali di Liberazione", testo curato da Mariasilvia Spolato, edito dalla casa editrice Asterisco introdotto da Elena Biagini e con un contributo di Dacia Maraini.
Maria Silvia Spolato è tra le militanti della prima ora del Fuori! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano) e redattrice dell’omonima rivista, fu attiva politicamente a Roma dove partecipava sia al Fuori locale che al collettivo femminista di via Pompeo Magno. Nel 1972, in occasione del primo 8 marzo italiano, in piazza Navona a Roma, è la protagonista del primo atto di visibilità lgbt in Italia, esibendo un cartello con la scritta “Liberazione omosessuale”. Insegnante di matematica, Mariasivlia Spolato fu tra le pioniere della militanza lesbica italiana.
La casa editrice Asterisco "è una casa editrice indipendente che nasce per indagare, approfondire e divulgare temi specifici di attualità sotto un punto di vista storico, sociale e politico. Un progetto che vuole costruire la propria identità sull’infedeltà alla norma sessuale e di genere, traendo dalle zone d’ombra della realtà la propria forza."
Abbiamo avuto la notizia della morte a 61 anni di Andrea Berardicurti - la Karl du Pigné - militante lgbt nel Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli dagli anni Ottanta.
Insieme a Federico Zappino mettiamo in campo alcune riflessioni sui Pride in italia: qual 'è il ruolo dei Pride oggi? Come si è persa la portata conflittuale e rivendicativa dei Pride, e come è possibile recuperarla in un'ottica trasformativa della società e non assimilativa delle 'soggettività eccentriche' e minorizzate? Qual è il rapporto con i diritti, le istituzioni, le multinazionali? Quali sono le soggettività incluse ed escluse da questi momenti di creazione di immaginario? Qual è il ruolo delle persone alleate, della *eterosolidarietà* e come si intrecciano le lotte tra soggetti diversi? L'eteronormatività come condiziona soggetti diversi e la presa di parola?
Ne parliamo a partire dal racconto di due compagnu, da Torino e Siena, che ci raccontano della repressione che gli spezzoni critici e conflittuali hanno vissuto nei Pride di queste due città negli scorsi giorni, da parte di una straniante complicità tra forze dell'ordine e soggetti organizzatori del Pride
A partire dalla vittoria di una cantante israeliana con una canzone di empowerment femminista all'edizione 2018 dell'Eurovision contest, analizziamo le strategie di propaganda del Brand Israel attraverso l'uso del pinkwashing e del purplewashing, ossia la strumentalizzazione e assimilazione delle rivendicazioni femministe e lgbtiq utilizzata per coprire le politiche di oppressione ed esclusione delle soggettività e popolazioni 'minorizzate', nella costruzione dell'identità nazionale, del neo colonialismo occidentale e della retorica dei diritti umani garantiti dai paesi dell'occidente progressista a capitalismo avanzato. La canzone della artista israeliana (nonché in servizio nella Marina israeliana durante l'attacco del 2014 a Gaza, e volontaria dell'esercito) è stata ispirata dal movimento MeToo. Secondo le sue stesse parole, la canzone parla de "Il risveglio del potere femminile, della giustizia sociale, tutto questo avvolto da un sentimento colorato, felice".
L'Eurovision contest è il più longevo e visto evento culturale internazionale, esiste dalla fine della seconda guerra mondiale ed è sempre stato uno strumento di creazione di una cultura e retorica del sentimento europeista 'nelle differenze' e di costruzione degli orgogli nazionali. Ad esempio fondamentale è stato il ruolo assunto alla fine della guerra fredda, utilizzato come strumento di assimilazione all'occidente dei paesi dell'ex blocco sovietico. Negli anni 2000 l'uguaglianza LGBT è iniziata ad essere fondamentale nella retorica dei diritti umani dell'unione europea e simbolo della sua identità, e il palco dell'Eurovision ha garantito visibilità a soggettività lgbtiq garantendo questa espressione di 'modernità' quasi sempre solo rappresentata e in netta contrapposizione con le reali condizioni di vita delle soggettività in questione nei singoli paesi. La costruzione di questa "democrazia dei diritti sessuali" è carica della retorica della civiltà europea in contrapposizione alla barbarie islamica e non a caso prende piede nel post 11 settembre 2001: la promozione dei diritti umani (a partire dai diritti LGBTIQ, in particolare il matrimonio negli ultimi anni) caratteristica dell' Eurovision contest, invisibilizza e rimuove completamente il colonialismo e l'imperialismo europei e quelle popolazioni, e soggettività LGBTIQ, non incluse - ma oppresse da - la modernità occidentale, di cui anche Israele fa parte.
Oggi, 22 settembre è il fertility day, cioè la giornata di lancio del Piano Nazionale Fertilità voluto dal governo Renzi. Ne parliamo in studio con compagne delle Cagne sciolte, poi collegamenti da varie città a partire da Roma dove la Rete Yo Decido per oggi un appuntamento alle 17, 30, sotto il Ministero della Salute, Lungotevere Ripa, 1.
Poi corrispondenze con Favolosa Coalizione di Bologna, Collettivo Ambrosia di Milano, Fuxia Block di Padova.