Domani pomeriggio, a Roma, corteo nazionale indetto dalla piattaforma Non una di meno, il giorno dopo assemblea generale presso la facoltà di psicologia a via dei marsi, nel quartiere san Lorenzo.
Questo pomeriggio alle 18.00, alla casa internazionale delle donne di Roma, in contemporanea con Milano, Bologna e Bari, conferenza stampa di presentazione della manifestazione convocata sabato prossimo a Roma da Non una di meno.
Il consultorio di Piazza dei Condottieri è stato ridimensionato nelle sue attività per i tagli alla sanità e l'accorpamento dei dipartimenti. Il consultorio è gestito da un'assemblea autonoma delle donne che coordinano attività come il centro anti-violenza e la scuola di italiano per le donne migranti. Queste attività vengono considerate dal responsabile del centro "extra" e quindi eliminabili. La restrizione degli spazi per le donne, per la prevenzione e l'ascolto, come luogo di ritrovo e di autodeterminazione sono sempre più frequenti ed una problematica da sollevare per difendere gli spazi autogestiti e riconquistati con la lotta. Inoltre, il consultorio è un presidio del quartiere e un punto di riferimento per tanti e tante che non può essere chiuso a piacimento dalle istituzioni locali. Questo e altro ci racconta dai microfoni di Radio Onda Rossa una compagna della Scuola d'Italiano che invita tutti e tutte a partecipare all'assemblea di questo pomeriggio, 30 ottobre, alle ore 17.30 a Piazza dei Condottieri.
Corrispondenza con una compagna di Non Una Di Meno per parlare dell'assemblea cittadina di oggi per costruire la mobilitazione nazionale del 5 novembre a Roma in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Nella Repubblica dominicana migliaia di donne in piazza per chiedere la possibilità di abortire. Così anche in Cile. Questo mentre dall'Argentina arriva la richiesta da parte di No una di menos di scendere in piazza il prossimo 28 settembre in tutto il mondo per ribadire l'autodeterminazione delle donne sul diritto all'interruzione volontaria di gravidanza. Ne parliamo con una compagna.
Si è tenuto oggi, presso la corte d’Assise di Bari, l’ultima udienza del processo per il femminicidio di Bruna Bovino, uccisa nel suo centro estetico a Mola di Bari, il 12 dicembre 2013. L’imputato per l’omicidio è Antonio Colamonico.
Al processo, iniziato il 18 novembre 2014, si sono costituite parte civile l’associazione Safiya Onlus, Centro Antiviolenza di Polignano a Mare, su richiesta della famiglia della vittima, con l’avvocata Barbara Spinelli, l’associazione Giraffa Onlus di Bari con l’avvocata Andreina Orlando e, per la prima volta per un processo per femminicidio, la Regione Puglia.
Ai nostri microfoni la legale Barbara Spinelli, poi una militante di NonUnaDiMeno (Bari) e infine la presidente dell'associazione Safiya Onlus.
All'ospedale san Camillo di Roma iniziativa di Non una di meno per protestare contro la mancata trasparenza sul concorso per la nomina a direttore del reparto di ginecologia ed ostetricia.
La corrispondenza con una redattrice della radio.
OBIEZIONE RESPINTA
No Al Primario Confessionale Al San Camillo Di Roma. Fuori gli obiettori di
coscienza dagli ospedali pubblici
È stato bandito oggi un nuovo concorso per la nomina del primario di
ostetricia e ginecologia dell'ospedale San Camillo di Roma, centro di
riferimento regionale per l'accesso all'aborto.
Ma il concreto rischio che si sta profilando è che venga nominato un
primario confessionale, nonostante siano chiare ed evidenti le ostilità dei
ginecologi confessionali alla legge 194, all'autodeterminazione e alla
salute delle donne.
Nel Lazio sono già diretti da ginecologi confessionali, quindi obiettori di
coscienza, i reparti di ginecologia degli Ospedali di Frosinone (dove non
si effettuano IVG) e di Viterbo e, a Roma, del San Giovanni, del
Policlinico Universitario della Sapienza, del Policlinico Casilino. A
questi vanno aggiunti i reparti di maternità degli Ospedali cattolici
(Policlinico Gemelli, Villa San Pietro, Fatebenefratelli) e di quelli
convenzionati (Santa Famiglia, Città di Roma, Villa Pia) in cui non si
applica la Legge 194/78. Nel Lazio gli obiettori sono l'81% % del totale,
in Italia la media è del 70%.
Non una di Meno non ha intenzione di lasciare la libertà di scelta fuori
dalla sanità pubblica. Per questo oggi a Roma si è tenuto un partecipato
flash mob alla direzione dell'ospedale San Camillo mentre sui social un
tweet storm ha inondato il web con gli hashtag #obiezionerespinta e
#LibereDi.
Quella di oggi è stata una prima tappa verso il 28 settembre - giornata
mondiale per l'aborto libero e l'autodeterminazione che vedrà iniziative e
azioni in tutta Italia. Costruiremo, insieme alle argentine e alle donne
che nel mondo si attiveranno, mobilitazioni sui temi della salute e della
libertà di scelta.
A Roma diamo appuntamento per mercoledì 28 giugno alle h 18 all'IFEST
(presso il Parco Ponte Nomentano) per un incontro su diritto alla salute e
libertà di scelta e per discutere di pratiche e campagne possibili verso il
28 settembre.
Gli argomenti trattati all'interno della puntata di oggi:
- Nel 1° audio: presentazione del libro di Miriam Marino "Con le unghie e con i denti. La resistenza delle donne in Palestina" (durata 47':50");
-Nel 2° audio: analisi del peggioramento delle condizioni di lavoro all'interno dell' Istituto Spallanzani, con una compagna del Coordinamento dei Lavoratori e delle lavoratrici in lotta. (durata 19':40");
- Nel 3° audio: un punto della situazione della sanità degli ospedali nel Lazio con un focus particolare sul San Camillo dove è indetto un presidio per venerdì 23 giugno alle ore 9.00, in concomitanza con la nomina del direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia;
- Nel 4° audio: con una compagna della rete NUDM parliamo del presidio di venerdì 23 giugno al San Camillo e dell'appuntamento internazionale del 28 settembre.
Mercoledì 22 marzo, a partire dalle ore 14,00, il coordinamento "Non una di meno" indice una manifestazione sotto la sede della RAI di Roma, in viale Mazzini, per protestare contro i contenuti espressi nel corso della trasmissione pomeridiana condotta da Paola Perego e chiamare ad un ragionamento sul ruolo della donna nel mondo dei media