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OPG

Contro il carcere 28/3

Data di trasmissione
Durata 1h 2m 3s

Dario Stefano Dell'Aquila di Antigone della Campania si domanda: cosa verrà dopo la chiusura degli Opg, decisa dal governo entroil febbraio 2013? Se continuerà ad essere prevalente la logica custodialista invece che quella di socializzazione, assisteremo al moltiplicarsi di tanti piccoli Opg. Entro il 31 marzo il governo dovrà definire le norme di questi "piccoli Opg", tutto ciò nell'assenso di un dibattito che abbia attraversato la società.

Infine il problema delle pafghe dei detenuti e detenute lavoranti. Sono state abbassate all'inverosimile. E' necessaria una battaglia anche sindacale per impedire un supersfruttamento allucinante e permettere di recuperare quanto è stato rubato dallo stato ai detenuti/e. 

 

Contro il Carcere 14/3

Data di trasmissione
Durata 58m 30s

Intervista al nuovo Capo del Dap Giovanni Tamburino (La Repubblica, 11 marzo 2012) Un "contratto" tra lo Stato e il detenuto. Per un "carcere leggero". Per 20mila detenuti definitivi che oggi passano il tempo chiusi in cella. Un accordo che, se infranto, comporterebbe l'inasprimento della pena. Perché costruire nuove carceri? "Non se ne può fare a meno perché comunque, rispetto ai 47-48mila posti effettivi, abbiamo 66mila detenuti e lo scarto è intollerabile. L'Italia è nella media europea quanto al rapporto popolazione-detenuti, mentre è molto al di sotto in quello posti carcere-detenuti".

Risposta di Mauro Palma (ex presidente Comitato anti tortura e presidente onorario di Antigone- Il Manifesto, 11 marzo 2012): Riportare il carcere alla legalità - e dunque alla piena attuazione del regolamento - vuol dire tra l’altro non investire le risorse esistenti in progetti edilizi che inseguono la tendenza bulimica della carcerazione, bensì impiegarle nella risistemazione degli Istituti fatiscenti e nel far finalmente funzionare quelli già pronti da tempo.
Ospedali Psichiatrici Giudiziari
Già nel 1978 all’atto di promulgazione della legge 180 che sancì la chiusura dei manicomi molti, a partire da psichiatria democratica, sollevarono la contraddizione che in quella riforma non si facesse cenno ai manicomi giudiziari.
Ci sono voluti più di trent’anni di impegno e di dibattito per fare l’ulteriore passo. Adesso, mentre festeggiamo per questa vittoria, dobbiamo, però, mantenere ferma l’attenzione e la vigilanza sulle scelte successive che verranno fatte in materia di assistenza a quei pazienti che hanno commesso reati.
Il primo rischio che si corre è che le strutture regionali siano sanitarie solo nella forma, ma che nella sostanza mantengano quel carattere custodialistico e repressivo che mette in secondo piano la cura e l’assistenza al punto da renderle impraticabili. Basaglia aveva più volte sottolineato come senza libertà e rispetto dell’altro nei suoi diritti fondamentali non sia possibile essere terapeuti.

Circa 150 attivisti No Tav hanno partecipato a Torino al presidio organizzato davanti al carcere delle Vallette. Iniziative analoghe, si è tenuta ad Ivrea (Torino), Alessandria, Milano e Genova in segno di solidarietà con gli attivisti No Tav arrestati lo scorso 26 gennaio nell’inchiesta sugli scontri in Valle di Susa dell’estate scorsa e tuttora detenuti.
A Roma un presidio sabato 10 sotto il carcere di Velletri. A Genova a Piazza De Ferrari a Marassi. Fra gli striscioni, uno diceva “La Valle non si arresta” e un altro “No Olimpiadi? E allora No Tav”. A Milano i No Tav si sono radunati davanti al carcere di San Vittore.

Contro il carcere 29/2

Data di trasmissione
Durata 44m 38s

Lettere di detenute di denunce  da Rebibbia femminile, dall'infermeria. Ancora sul "decreto svuota carceri". In  particolare sulla chiusura degli Opg,  i famigerati "manicomi criminali" che il provvedimento del governo rischia di diffornderli sul territorio. Intervento preoccupato degli operatori di Trieste e di Rovatti.

Contro il carcere 22/2

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

 I punti salienti della legge n. 9 del 17 febbraio 2012 (di conversione del Dl 211/2011) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20.02.2012,sono: il passaggio ai “domiciliari”, per chi deve scontare una pena (anche residua) fino a 18 mesi; possibilità di custodia cautelare presso la propria abitazione qualora l’arresto non sia stato disposto per furto in abitazione, scippo, rapina o estorsione; utilizzo di camere di sicurezza per i reati più gravi in alternativa al carcere che potrà essere disposto dal pm. Detenuto 21enne si impicca a San Vittore, era in carcere da 4 mesi in attesa di giudizio. Dall’inizio dell’anno 11 suicidi e 24 "morti di carcere" in totale. È prevista la chiusura entro il 1 febbraio 2013 degli Opg. Entro quella data gli internati dovranno essere trasferiti in "Strutture Psichiatriche Residenziali". Ma il problema va affrontato considerando i disordini del comportamento non un problema del quale la medicina si appropria affrontandolo con mezzi farmacologici, ma sia piuttosto il prodotto di fattori legati al disagio sociale, economico e relazionale cercando soluzione all’interno di questi ambiti, non certo da medicalizzare. Altrimenti rispuntano i manicomi.

Contro il carcere 15/2

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

Il pacchetto cosiddetto "svuota carceri" non svuota un bel nulla. In qualche caso peggiora le condizioni dei detenuti. 

Processo per l'Occupazione "8 marzo" Magliana, Roma

Questi sono solo alcuni degli assurdi reati di cui i compagni e le compagne di Magliana sono accusati/e per la vicenda dell’occupazione dell’ex-scuola “8 marzo”.

L’impianto accusatorio viene riproposto senza nessuna novità, e soprattutto senza vergogna, tentando di descrivere una lotta autorganizzata come un’efferata organizzazione criminale.

Rigettiamo tutte le loro false accuse. Rivendichiamo l’auto-organizzazione e la lotta come strade necessarie per il soddisfacimento dei bisogni sociali e la costruzione di un futuro diverso.

Invitiamo tutti e tutte ad essere presenti sotto al tribunale di piazzale Clodio dalle ore 11, in occasione dell’udienza preliminare che deciderà di quali di questi reati i compagni e la compagna dovranno rispondere al dibattimento.

Nella stessa giornata si aprirà il processo contro compagni e compagne della Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese che, durante un’iniziativa di solidarietà con i prigionieri politici palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane, oltre ad essere stati selvaggiamente aggrediti con calci e pugni rivolti unicamente ai palestinesi presenti, adesso si ritrovano sotto processo. Anche loro saranno in presidio accanto a noi quella mattina.

SOLIDARIETA’ A CHI, LOTTANDO, CADE NELLE MAGLIE DELLA REPRESSIONE DI POLIZIA, CARABINIERI E MAGISTRATURA! LIBERTA’ IMMEDIATA PER I COMPAGNI E LE COMPAGNE INCARCERATI PER LE LOTTE CONTRO LA TAV IN VAL DI SUSA!

CSOA Macchia Rossa – Magliana

 

 

Contro il carcere 4/1

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

 nelle ore che hanno segnato la fine del 2011 e l'inizio del 2012, mentre le "brave persone" pensabano a divertirsi per dimenticare le asperità dell'esistenza, nell'inferno dei vivi, nel carcere morivano 4 persone. Due poco prima che scoccasse la mezzanotte, altre due alle prime ore del nuovo anno. E' un massacro, e un crimine contro l'umanità mantenere i carcerati e le carcerate in queste condizioni. Bisogna battersi con forza per l'AMNISTIA ora con il massimo di impegno.

Contro il carcere 21/9

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

Mercoledì 21 settembre, al Senato per una sessione tutta dedicata al carcere, il ministro Palma ha affermato "interverremo sul sovraffollamento, ma amnistia non è soluzione". Da parte loro, l'associazione Antigone, Magistratura Democratica, Ristretti Orizzonti e il Coordinamento nazionale dei Garanti dei detenuti, affermano che "la situazione è urgentissima e bisogna intervenire subito"... e che "l'ampliamento delle possibilità di accesso alle misure alternative, in particolare superando le presunzioni legali di pericolosità sociale e... prevedere, per i reati che non siano espressione di particolare allarme sociale ed in concreto sanzionabili con pene non elevate, che gli autori vengano messi in carcere (in caso di rigetto delle richieste di misure alternative alla detenzione) soltanto se negli istituti vi siano posti disponibili rispetto alla capienza regolamentare o quantomeno tollerabili"

 

 

 

 

Contro il carcere 14/9

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

 Nel 2010 sono stati 19.031 i procedimenti penali avviati nei confronti di 
cittadini extracomunitari non in regola coi documenti. I delitti loro 
contestati sono stati quelli legati al mancato ottemperamento agli 
obblighi di espulsione in violazione degli articoli 13 e 14 del decreto 
legislativo 25 luglio 1998 così come innovati dalla legge Bossi-Fini 
sulla immigrazione del 2002.
Sempre nel 2010 20.223 sono stati gli immigrati andati a finire sotto processo per questi reati. Nell’83,6% dei casi il giudice ha convalidato l’arresto, il quale era previsto 
come obbligatorio.
Ciò vuol dire che 16.906 extracomunitari sono passati, seppur per pochi giorni, nelle 207 prigioni italiane per essersi sottratti alla esecuzione del decreto di espulsione. Nel 77,6% 
dei casi in questione gli stranieri sono stati condannati. Nel 22,4% 
dei casi è vi è stata assoluzione.

 

Da inizio agosto 12 “morti di carcere e malagiustizia”, 10 si sono suicidati

Contro il carcere 29/6

Data di trasmissione
Durata 57m 6s

 Bari: detenuto di 28 anni si impicca in carcere dopo il colloquio con la famiglia.

È rientrato in cella dopo il colloquio con i suoi familiari, ha tagliato le lenzuola, le ha annodate alle grate della finestra del bagno e si è impiccato. 28 anni, era stato condannato per fatti di droga. 
Sono già cinque i suicidi dall’inizio dell’anno registrati nelle carceri pugliesi, dove si vive anche in 10 in quattro metri quadrati.
Vibo Valentia. Un detenuto ha tentato di togliersi la vita impiccandosi in una cella della Casa Circondariale di Vibo Valentia. “Con una corda rudimentale
Livorno. Un detenuto hatentato togliersi la vita per la seconda volta in dieci giorni, nel carcere delle Sughere.
Opera (Mi): detenuto di 24 anni muore. Il direttore: “È caduto a terra e ha perso i sensi...” L’uomo, un marocchino di 24 anni, è deceduto in ospedale dopo il malore. 
REGGIO EMILIA.  Dopo la protesta messa in atto nella serata di giovedì dai detenuti dei reparti del carcere di via Settembrini, con rifiuto del vitto, la sera del sabato, dalle 18 alle 24 circa e ancora nella mattinata di domenica hanno protestato battendo oggetti metallici sulle inferriate, creando un assordante rumore, hanno lanciato nel corridoio delle sostanze oleose per rendere viscido il pavimento e hanno gettato le urine sulle pareti del corridoio dei reparti detentivi, da loro raccolte in bottiglie di plastica. Hanno incendiato delle coperte e ritagli di giornali creando fumo e danneggiando l’ambiente”. La repressione non tarda ad arrivare: cinque detenuti ritenuti promotori della protesta sono stati trasferiti, mentre altri dodici partecipanti alla protesta sono stati messi in isolamento totale (misura vietata dalle convenzioni internazionali) ed esclusi da tutte le attività.

Contro il carcere 8/6

Data di trasmissione
Durata 58m 2s
Alessandro Giordano, 38 anni, è morto ieri pomeriggio nel carcere “Due Palazzi” di Padova. Era originario di Salerno e stava contando una condanna per reati legati alla sua condizione di tossicodipendente. A termini di legge avrebbe potuto essere in “affidamento terapeutico”, invece era in cella - come altri 20mila tossicodipendenti - ed in cella ha lasciato la vita. Nella Casa di Reclusione di Padova è il quarto decesso negli ultimi due mesi e tutte le vittime avevano meno di 40 anni. Un detenuto si è impiccato, gli altri 3 sono morti per avere inalato del gas. Dieci giorni fa Giordano aveva visto morire uno dei due compagni di cella, anch’egli ucciso dal gas butano. Dal 2000 ad oggi sono ben 1.821 le persone decedute nei penitenziari italiani; tra loro 651 si sono sicuramente suicidate, mentre i casi analoghi a quello di Giordano (dove l’intento suicidario non è certo) solo oltre 100. Spoleto: ergastolano di 53 anni si impicca; è il 26° suicidio del 2011 nelle carceri italiane. Aversa (Ce): ancora un decesso in Opg; internato di 39 anni muore per sospetta setticemia