Una chiacchierata con Simonetta Crisci, compagna e avvocata, che parteciperà all'incontro europeo dei giuristi democratici "The crminal law of enemy", sul tema della criminalizzazione dei "sogetti pericolosi". Una occasione per parlare anche delle sentenze di Cassazione di luglio 2011, dove arriveranno all'ultimo grado di giudizio i 10 compagne e compagni condannati per devastazione e saccheggio a 99 anni di carcere complessivi.
Sull'operazione di polizia contro i compagni e le compagne che hanno partecipato alla manifestazione del 15 ottobre a Roma e, in particolare, sulla perquisizione avvenuta stamattina nell'occupazione di via di Casale de Merode.
Sabato 14 aprile i movimenti di lotta territoriale, di tutela ambientale e tutti/e i/le cittadini/ne dei castelli e di Roma si sono incontrati/te ad Albano per ribadire il NO agli inceneritori, né ai
castelli né altrove.
L'appuntamento ha avuto risonanza nazionale dopo la notizia che il Consiglio di stato il 22 Marzo 2012 ha di fatto autorizzato la costruzione dell'inceneritore di Albano, invalidando la vittoria dei comitati al Tar del dicembre 2010. In quella occasione infatti il progetto fu dichiarato non compatibile dal punto di vista dell'impatto ambientale, dando difatti ragione alla lotta dei movimenti.
Oltre 3000 persone hanno sfilato nonostante il maltempo, dai comitati locali ai movimenti territoriali ai NoTav romani.
Dopo aver attraversato le strade di Albano tra il consenso e il sostegno della popolazione, il corteo, giunto di nuovo a Piazza Mazzini, intendeva proseguire, quando una camionettauna della polizia ha tentato di spezzare il corteo inserendosi tra i manifestanti
rischiando di investirli, pericolo sfiorato solo grazie alla prontezza dei/della compagni/e. Più in là, anche chi passeggiava per il parco, si è visto arrivare una carica a freddo di poliziotti
e carabinieri in assetto antisommossa con i manganelli ben in vista che hanno colpito chiunque fosse lì. Una signora che ha assistito alla scena ha provato a scappare dalla brutalità delle forze dell'ordine ed è caduta ferendosi,è stata soccorsa subito dai/dalle manifestanti.
L'arroganza delle forze di Stato si è palesata nuovamente a corteo concluso; dopo un vero e proprio pedinamento, i poliziotti in borghese si sono accaniti su un gruppo di studenti che si avviava verso casa e dopo averli identificati hanno portato via un ragazzo di 16 anni. I compagni/e e cittadini/e presenti, dopo diversi tentativi – falliti - di impedire il fermo,
si sono prontamente recati davanti alla questura a reclamare a gran
voce la liberazione del giovane compagno. Nel giro di pochi minuti
tutti e tutte sono state/i identificate/i e bloccati, tra questi alcune/i redattrici e redattori di Radio Onda Rossa, con l'accusa fantomatica di un tentato "assalto!" alla caserma. Chi non era in possesso di documenti è stato trattenuto in questura; le strade e la circolazione bloccata verso tutte le direzioni. Dopo tre ore di attesa e una Albano totalmente militarizzata, hanno confermato l'arresto del giovane manifestante e successivamente i/le solidali sono stati
rilasciati sfilando uno alla volta davanti alle telecamere della Digos mentre venivano scanditi nome e cognome di ognuna/o di loro.
Il dato che rimane è che la politica ha risposto con la violenza e la
repressione, così come in Val Susa.
Insomma come la giurisprudenza insegna "due è duello, tre è rissa, quattro è assembramento" ma 3000 PERSONE sono una popolazione che si ribella alla violenza indiscriminata dettata da speculazioni mafiose, politiche ed economiche.
[…] qui sopra v’ho fatto 1 disegno (ho sempre lo stesso in testa che lo ripropongo a molti/e…) comunque semmai nella prossima agenda lo pubblicaste mi farebbe molto piacere (la lettera di ringraziamento non occorre). Intanto sorry, mi sarei sbizzarrita di più se avessi avuto i colori per puntualizzare le punte delle fiamme in rosso come le ali della fenice ma qua in isolamento non è che si può tenere molto… […]
Maddalena Calore
Sezione Alta Sorveglianza 2
Carcere di Rebibbia femminile - Roma
4 aprile 2012
Abbiamo parlato con Paolo Grugni e il suo "l'odore acido di quei giorni" (Laurana Editore) e con Salvatore Ricciardi che ha presentato il suo " maelstrom" (Derive e Approdi).
Questa mattina è stato sgomberato lo stabile occupato dai senegalesi in via campobasso, per le 6 è previsto un appuntamento aperto a tutte presso l'isola pedonale del pigneto.
Corrispondenza con una compagna dal presidio sotto il tribunale di Roma, dove era in corso l'udienza del processo contro Ilaria, una delle arrestate del 15 ottobre.