Egitto: il governo reprime
Una corrispondenza con una compagna dal Cairo sulla situazione repressiva molto alta che c'è ormai da diversi mesi. Continuano anche le manifestazioni di piazza. (19' 35'')
Una corrispondenza con una compagna dal Cairo sulla situazione repressiva molto alta che c'è ormai da diversi mesi. Continuano anche le manifestazioni di piazza. (19' 35'')
Domani mattina da El cairo partiranno dei pullman diretti al valico di Rafah in solidarietà con Gaza bombardata dall'esecito israeliano.
Ad un anno dalla caduta di Mubarak, uno sciopero generale è stato indetto per la giornata di oggi, 11 febbraio 2012. L'adesione sembra tuttavia scarsa. La rivolta egiziana è ad un vicolo cieco?
Ne parliamo anche con Marco Pasquini, documentarista che si trova al Cairo.
L'Egitto festeggia la caduta del vecchio desposta, mentre si forma la prima Camera Bassa dell'era post Mubarak e lo Scaf continua a detenere le leve del potere.
Il processo di liberazione è sempre sotto attacco: per mano della giunta militare, le violenze sui manifestanti non si arrestano, la repressione continua, ma la piazza simbolo resiste.
Oggi tante le iniziative nelle città italiane, tra cui Roma dove è previsto un sit-in per le ore 17.00 difronte alla Piramide (piazzale Ostienze -metro B, fermata Piramide).
Durata: 26':22''
Per altre info:
http://www.exsnia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=308&Itemid=1
Ad un anno dallo scoppio delle rivolte nel mondo arabo, i grandi problemi delle classi subalterne sono sempre lì. Riflessioni sulle transizioni democratiche di facciata e sulle proteste che continuano. Il percorso di emancipazione sembra ancora lungo.
una lunga corrispondenza dall'egitto sulle rivolte e la forte repressione di questi giorni.
Un approfondimento sulla situazione in Egitto dove continuano i manifestanti a lottare contro lo strapotere del consiglio militare.
Tensione e scontri in tutto l'alto Egitto, ad Alessandria e al Cairo.
Moltissime le persone intossicate dai gas tossici e il lancio di lacrimogeni: le ambulanze fanno da spola tra la Piazza Tahrir e gli ospedali.
Durata: 31':48''
In Egitto le lotte sociali si sviluppano, dalle occupazioni di case che si diffondono nella periferia di El Cairo, alle lotte nel bacino tessile di Kafr el Dawwar nel Delta del Nilo. Intanto si formano gli schieramenti politici per la prossima scadenza elettorale di fine di novembre. E la giunta militare continua la repressione dei movimenti sociali.
Che cosa succede negli altri paesi in vista della giornata di mobilitazione europea ed internazionale del 15 ottobre, "United for Global Change"?
Abbiamo raccolto diversi interventi dalla Grecia (durata 20'44"), dalla Spagna, in particolare da Barcellona (durata 23'33'') dall'Egitto (17'25'') e dalla Germania (durata 19':40'') per fare un punto sulla situazione internazionale.
Valutazioni con il compagno egiziano Sharif sullo stato del movimento egiziano di piazza Tahrir e sull'assedio di stanotte all'ambasciata israeliana al Cairo. Fine di Mubarak ma non del sistema mubarakiano, ruolo reazionario dei fratelli musulmani e dell'esercito. Formazione del movimento operaio nei posti di lavoro.
Sono salite a tre le vittime degli scontri della nottata davanti all'ambasciata di Israele, secondo quanto hanno riferito fonti del ministero della Sanità. Il bilancio dei feriti è salito a 1.049. Sono finora 19, secondo l'agenzia Mena, le persone arrestate.