Economia e ambiente
Quarta puntata del ciclo Economia e Ambiente. Torniamo ad analizzare gli eventi di venezia, gli incendi in Australia, le vite perdute e i costi sostenuti negli ultimi anni di cambiamenti climatici.
Quarta puntata del ciclo Economia e Ambiente. Torniamo ad analizzare gli eventi di venezia, gli incendi in Australia, le vite perdute e i costi sostenuti negli ultimi anni di cambiamenti climatici.
Riprendiamo a trasmettere dopo la pausa di capodanno/epifania tracciando il quadro degli impianti di trattamento rifiuti in discussione per tutta la provincia di Roma, dalla nuova megadiscarica a Testa di Cane, alla chiusura di Colle Fagiolara, fino all'estesa rete di impianti piccoli e grandi da Albano a Velletri, su cui ospitiamo anche una corrispondenza. Dopo un breve intermezzo per parlare di incendi (dagli impianti di rifiuti in Italia a quelli che stanno devastando l'Australia) dedichiamo la coda della trasmissione ai compagni No Tav in carcere.
Dal Canada alla California, dalla Siberia all'Amazzonia fino all'Australia il surriscaldamento globale favorisce la distruzione delle più grandi foreste del mondo. Una regione ricca come l'Australia non riesce a fronteggiare l'espansione degli incendi; il governo nega gli effetti dei cambiamenti climatici e continua nella sua politica di favore verso l'industria del carbone e del gas. Ne parliamo con una compagna australiana.
In questa trasmissione snoccioliamo l'ennesima lista di capannoni di rifiuti in fiamme e commentiamo sulle tragedie di Ama e del resto della provincia di Roma.
In questa trasmissione ci occupiamo di incendi di impianti di trattamento dei rifiuti; dello stralcio delle semplificazioni sulla reimmissione dei rifiuti nel mercato dal decreto semplificazioni e del documento dell'ISPRA sul consumo di suolo.
Riprendiamo le trasmissioni dopo la pausa estiva con una lunghissima serie di incendi in impianti di trattamento rifiuti in tutt'Italia avvenuti durante gli ultimi 45 giorni. Discutiamo brevemente gli sviluppi legati al nuovo piano rifiuti e le possibili evoluzioni nella gestione della monnezza a Roma e provincia.
Chiudiamo con una discussione del recente incidente nucleare in una base navale russa e il possibile sversamento di un milione di litri d'acqua contaminata della centrale di Fukushima.
Ultima puntata di impatto prima della pausa estiva, apriamo la trasmissione con la cronaca degli impianti di trattamento rifiuti bruciati nelle ultime due settimane. Ospitiamo poi una corrispondenza con un compagno dai Castelli per commentare le ultime uscite di Cerroni, la compilazione del nuovo piano rifiuti della regione Lazio e le prossime iniziative ad Albano e dintorni. Chiudiamo con notizie sullo stato delle acque lungo le spiagge italiane e sulla presenza di trizio nei fiumi francesi.
Un compagno ci racconta del vasto incendio divampato ieri sera e le difficili condizioni di vita nella tendopoli e le rivendicazioni di chi la abita.
La testimonianza di un compagno greco sulla gravità degli incendi scoppiati in questi giorni in una zona devastata dalla speculazione edilizia. Più di 84 le persone morte e più di 200 i feriti. Le persone costrette a scappare senza che nessuno gli indicasse una via di uscita e di salvezza. Un racconto drammatico.
In Piemonte, gli incendi partiti una settimana fa non accennano a fermarsi. Centinaia di persone evacuate dalle proprie case e soccorsi insufficienti. Il riscaldamento globale prodotto dall'inquinamento umano ha cambiato completamente il clima delle montagne italiane portando ad un innalzamento impressionante delle temperature ed alla siccità. Inoltre, i boschi di conifere delle montagne piemontesi non hanno ricevuto, in questi anni, l'adeguata manutenzione e pulizia dei sottoboschi che evita disastri di questa portata. La Valle che resiste da circa 27 anni alla devastazione della costruzione del Tav anche in questi giorni sta resistendo agli incendi pronta a far pesare le responsabilità di questa ennesima calamità che si poteva evitare mettendo a disposizione quelle risorse che vengono, invece, usate per costruire opere inutili. Ai microfoni di Radio Onda Rossa una compagna del Movimento No Tav