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Nakba

La Nakba continua

Data di trasmissione
Durata 52m 40s

Il 15 maggio è una ricorrenza di particolare importanza per i palestinesi. È il giorno in cui celebrano la Nakba, ovvero la ‘catastrofe’: tramite questa giornata viene mantenuto vivo il ricordo della cacciata dalle proprie abitazioni di centinaia di migliaia di persone e la mancata fondazione di un proprio Stato autonomo.

La data scelta per questa ricorrenza ha un elevato significato simbolico: il 15 maggio 1948 segna, infatti, l’inizio della prima guerra arabo-israeliana, che si concluderà con la vittoria del neocostituito Stato d’Israele. È anche un ulteriore passaggio della storia della resistenza del popolo palestinese.

In questa articolato intervento, Wasim Dahmas, professore emerito di Lingua e Letteratura Araba all'Università degli Studi di Cagliari, ripercorre la storia precedente e successiva alla Nakba, arrivando a trattare il ruolo delle truppe britanniche di occupazione nella creazione dello stato colonialista di Israele, in un preciso disegno di continuità tra le vicende del passato e l'attuale genocidio.

 

30 marzo Giornata della terra. Corteo per la Palestina

Data di trasmissione
Durata 30m 1s

Con Monica Maurer regista, cineasta ed attivista, trasferita a Beirut nel 1977 per lavorare con il Palestine Film Institute dell’ OLP ripercorriamo le giornate delle mobilitazioni per la terra che hanno dato origine allo Yom el Ard.

Di seguito il comunicato:

Corteo sabato 30 Marzo 2024 Roma, Piazza della Repubblica h 15.00

Cureremo ogni braccio di Terra, ma non ne cederemo neanche un palmo! 🇵🇸🌱

Il Movimento Studenti Palestinesi, l’Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP), l’Associazione dei Palestinesi in Italia e il Coordinamento di Solidarietà con il Popolo Palestinese vi invitano a partecipare al corteo dedicato al "Giorno della Terra". Giorno 168 dalla prosecuzione del GENOCIDIO: più di 32.000 assassinati - di cui almeno 100 giornalisti e 350 sanitari - oltre 75.000 feriti, il 70% della Striscia di Gaza completamente raso al suolo, il territorio sotto assedio e costretto alla fame, già decine morti per inedia. Prosecuzione, perché questa è la Palestina da oltre 75 anni a causa dei sionisti… Questa giornata di commemorazione nasce a seguito degli avvenimenti del 30 marzo 1976: in quell'anno, in risposta all'annuncio del governo israeliano di un piano per espropriare illegittimamente centinaia di ettari di terra per scopi statali, furono organizzati uno sciopero generale e marce nelle città arabe dalla Galilea ad al-Naqab. L'esercito e la polizia sionista massacrarono sei cittadini palestinesi disarmati, circa un centinaio furono feriti e migliaia gli arresti. La terra è l'elemento centrale nella questione palestinese: con l'inganno, la violenza, il denaro e la copertura internazionale, Israele da oltre 75 anni deruba ed espropria illegalmente i Palestinesi delle proprie terre, delle proprie case, della propria storia. Questo è sempre stato il suo unico scopo, la missione "messianica" che il sionismo si è dato, acro dopo acro, millantando al mondo espropri e ruberie come una necessità dettata da “motivi di sicurezza e difesa”. In maniera illogica e folle, assieme alla brama di territori, il sionismo distrugge tutto ciò di cui non si riesce immediatamente ad appropriare: sradica le piantagioni e i boschi, in particolar modo gli olivi, che rappresentano il cuore pulsante della Palestina; inquina irreversibilmente, per danneggiare i Palestinesi, con attività militari o industriali; costruisce abusivamente a scopo militare o coloniale strappando terreno alla natura e compromettendo gli ecosistemi naturali. La Resistenza per la Palestina, infatti, è anche una battaglia ambientalista: la nostra lotta è contro qualunque oppressore muova la sua azione devastatrice su qualsiasi livello, a partire da quello politico e umano, che comprensibilmente si ripercuote con violenza anche su quello ambientale.

Di madre, padre in figlio, libereremo ogni miglio! Intifada fino alla Vittoria! 🇵🇸

 

A 75 anni dalla Nakba

Data di trasmissione
Durata 10m 58s

Dai microfoni della radio Maya dei Giovani Palestinesi Roma presenta la mobilitazione di sabato per ricordare la Nakba

75 anni di te, mia Amata Palestina

Non si tratta di gioiose nozze di platino da commemorare, ma di 75 anni di dolore e sanguinosa accondiscendenza da parte della comunità internazionale. Nel 1948 la Popolazione Palestinese fu espulsa dalle proprie terre natie per mezzo della violenta ed efferata mano sionista. Dopo 75 anni ricordiamo ancora il dolore di quel tempo che chiamiamo "Nakba", la "Catastrofe". Lo ricordiamo non perché si tratti di un anniversario, ma perché quel dolore viene ancora inflitto alla popolazione palestinese tutta. Non commemoriamo qualcosa che è stato, ma qualcosa che è e che, purtroppo, ancora sarà: la mano sionista israeliana schiaccia giorno dopo giorno la Popolazione Palestinese, la deruba di case e dignità, ne strappa un palmo di terra dopo l'altro, colonizza acri ed occupa città. Non siamo disposti ad assistere impotenti, attoniti, ed in silenzio a tale ingiustizia Oggi più che mai mostreremo la nostra fierezza e la nostra Resistenza, insieme ad ogni altro fratello e ogni altra sorella nel mondo che si unirà a questa Lotta.

C'è ancora Speranza, أمل (Amal)  Ci ritroveremo sabato 13 Maggio 2023 Roma-Piazza dell' Esquilino Ore 14.00-16.30

A seguire, ci sposteremo al Festival delle Terre, ore 17,00, con la presenza della giornalista del Palestine Chronicle Romana Rubeo ed Eliana Riva, regista del documentario “Il cielo di Sabra e Shatila”.

Finché non cambierà, Lotta dura sarà

La NAKBA continua....

Data di trasmissione
Durata 51m 27s

La Nakba, in italiano catastrofe, è il termine per indicare l'espulsione dei palestinesi dalla loro terra, iniziato negli anni 1947- 1949 e mai terminato.

Ne parliamo on il Professore Wasim Dahmash.

A Roma l'appuntamento sarà per
SABATO 14 MAGGIO 2022 - ORE 11:00
PIAZZA MONTE GRAPPA - ROMA (RM)

Viva Palestina libera!

Data di trasmissione

Quinta puntata di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa, dedicata al ricordo della Nakba e alla resistenza del popolo palestinese.

Subito dopo alcune riflessioni sulle tante e numerose manifestazioni di solidarietà con la causa palestinese che si sono svolte in tutta Italia, abbiamo ascoltato alcune testimonianze di una giovane palestinese ad Haifa che ci ha raccontato le aggressioni da parte dei coloni israeliani e delle forse di occupazione dello Stato di Israele. Con Rania Hammad, della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, abbiamo parlato di ciò che significa la Nakba per le generazioni più giovani e di come vivono i palestinesi sotto l'occupazione israeliana.

Per aprire la seconda ora della puntata, nella rubrica Sound System Music, abbiamo parlato con Roberto di Old Hard Bread, delle particolari nuove realeses pubblicate durante la pandemia e ne abbiamo ascoltato alcune.

Come sempre, siamo arrivati alla fine della puntata con le selections a cura di Daniele e Paolo.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

Al Mukawama - Al Mukawama

Al Mukawama - Flowers of Filastin

Pablo Moses - Ready aim fire

Tenor Youthman - Warmonger

DAM - Ihda'

Twinkle Rootz ft. Vivian Jones - War (Sound System Music)

Papa Buju - Special for Old Hard Bread (Sound System Music)

Dhoko - Cosmic Love

Nish Wadada - Wicked Man

Puraman - Flames of love

Lee. Scratch Perry - Panic in Babylon

Earl 16 - Trials and Tribulation

Pura Jim - Business of war

Mystical Powa - Free Palestine

     

Israele, mito e realtà. Il movimento sionista e la Nakba palestinese 70 anni dopo

Data di trasmissione

Israele, mito e realtà – Il movimento sionista e la Nakba palestinese 70 anni dopo (Edizioni Alegre, pp. 223, euro 15)

Presentiamo il libro assieme a Chiara Cruciati (Nena News, il manifesto), di cui è co-autrice assieme a Michele Giorgio (inviato a Gerusalemme de il manifesto).

In coda un aggiornamento su Giulio Regeni.

Nella seconda corrispondenza, una compagna ci aggiorna sulla situazione a Gaza.

Presidio a Montecitorio contro la strage a Gaza

Data di trasmissione
Durata 7m 9s

Nella prima corrispondenza sentiamo una compagna che ci ricorda del presidio a Montecitorio per fermare la strage di palestinesi che Israele sta portando avanti in questi giorni e da anni.

Nella seconda ascoltiamo una voce dalla piazza.

Di seguito l'appello:


APPELLO DELLA RETE ROMANA DI SOLIDARIETÀ AL POPOLO PALESTINESE

CONTRO L’ENNESIMA STRAGE DI PALESTINESI PERPETRATA A GAZA DA ISRALE
DOMANI 15 MAGGIO, ALE ORE 17.30, MANIFESTAZIONE IN PIAZZA MONTECITORIO

Oggi 14 maggio, mentre Israele e Stati Uniti festeggiavano il trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, a Gaza le forze israeliane, seminavano la morte tra le centinaia di migliaia di Palestinesi, tra cui molti anziani, donne e bambini, che pacificamente protestavano per il diritto al ritorno, per la fine dell’assedio e contro il trasferimento dell’ambasciata USA a Gerusalemme.
Quando gruppi di manifestanti si sono avvicinati alla recinzione, armati solo di aquiloni e pneumatici, I soldati israeliani, l’artiglieria e i droni hanno cominciato a sparare pesantemente e senza interruzione non solo contro di loro, ma anche contro la folla che si trovava lontana dalla barriera, facendo una strage. Sul terreno sono rimasti 55 civili palestinesi uccisi, tra cui 6 minorenni e un disabile su sedia rotelle, oltre 2.700 feriti, tra cui 203 bambini, 78 donne, 8 giornalisti e 11 paramedici. Almeno 150 i feriti gravi, perché il fuoco israeliano ha voluto colpire testa, collo e torace. (Ministero della Salute)
Ospedali da campo, ambulanze, personale medico e sanitario sono stati deliberatamente presi di mira impedendo loro di avvicinarsi ai feriti. Gli ospedali, già provati dall’assedio, dalle guerre precedenti e dal carico di feriti delle ultime settimane, oltre 8000, sono al collasso e non riescono più a far fronte alle nuove necessità.
La responsabilità prima di questi crimini contro l’umanità è di Israele e degli Stati Uniti, che ne sono lo sponsor principale, ma anche dell’Unione Europea e di ciascuno dei suoi paesi che continuano a garantire l’impunità di Israele, nonostante le sterili condanne.
E’ inaccettabile il silenzio dei nostri politici di fronte ai continui massacri perpetrati da Israele.
Israele va fermato: lo dobbiamo ai palestinesi che continuano a morire.
Domani sarà il giorno della Nakba, che ricorda quando, 70 anni fa, decine di migliaia di Palestinesi vennero uccisi e oltre 800.000 furono costretti a lasciare la loro terra e le loro case. Sulle rovine della Palestina sorse Israele che domani, 15 maggio, festeggerà la sua nascita. Sarà anche il giorno in cui inizia il mese di Ramadan, sacro ai Musulmani: di fronte all’accavallarsi di queste ricorrenze cariche di dolore e sofferenza la frustrazione, la rabbia e le proteste dei Palestinesi non cesseranno.
Chiediamo alle associazioni e a tutte le persone di coscienza che hanno a cuore la libertà, la giustizia e la sorte dei popoli oppressi di trovarsi oggi alle 17.30 davanti a Montecitorio, per chiedere con forza il rispetto e l’applicazione delle innumerevoli risoluzioni ONU di condanna di Israele, perché si ponga finalmente fine alla sua impunità, perché cessino l’occupazione e l’assedio di Gaza, perché a tutti i Palestinesi siano garantiti uguali diritti, perché sia riconosciuto il diritto al ritorno.

Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese

Manifestazione nazionale per la Palestina e #CambiaGiro

Data di trasmissione
Durata 50m 48s

Redazionale sulla Palestina (con telefonata di un ascoltatore).

Ecco i prossimi appuntamenti:

» 3 maggio, ore 17 - ASSEMBLEA CITTADINA - Pratone della Città Universitaria (Sapienza, Roma);
» 4-6 maggio - PARTENZA DEL GIRO D’ITALIA da Gerusalemme e da Israele. Azioni di sensibilizzazione;
» 12 maggio, ore 15 - MANIFESTAZIONE NAZIONALE - Piazza dell’Esquilino, Roma.
In occasione del 70esimo anniversario della Nakba, o catastrofe palestinese che continua tutt’oggi.