Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

Palestina

Gerusalemme ti chiama

Data di trasmissione
Durata

Presidio per rompere il silenzio sulla Palestina Venerdì 6 Maggio 2022 a Piazza dell' Esquilino h 18.00

Ne parliamo con Bassan,giornalista palestinese, di seguito l’appello:

GERUSALEMME TI CHIAMA!

Anche quest’anno, si è ripetuto il solito copione, con ancor più atrocità: durante il mese del Ramadan, gli oppressori israeliani hanno intensificato le violenze e i saccheggi ai danni della popolazione palestinese. Approfittando della distrazione generale, focalizzata sulla guerra in Ucraina, i sionisti hanno devastato la Moschea Al-Aqsa a Gerusalemme, sito sacro ai musulmani di tutto il mondo, invadendola e lasciandola allo scempio dei coloni ebraici, scortati da un gran numero di soldati che non hanno esitato ad esplodere granate stordenti e gas lacrimogeni. I fedeli musulmani, sono stati allontanati con proiettili di gomma e manganellate, senza distinzione alcuna tra uomini, donne, anziani, bambini, giornalisti, paramedici. Allo stesso modo, ai Palestinesi cristiani è stato impedito di raggiungere i propri luoghi di culto in città. Solo dall’inizio del Ramadan, sono stati uccisi decine di Palestinesi, e Gaza è stata nuovamente bombardata. In questo modo, lo scopo dei sionisti è quello di esacerbare gli animi, devastare il morale civile, radicalizzare la popolazione e strumentalizzare le questioni religiose, trasformando agli occhi del mondo che per loro conta l’Occidente la vittima in estremista. Rispetto alla consuetudine cui ormai siamo costretti ogni anno da molto tempo, oggi tutto questo è reso ancor più insopportabile dalla doppia morale dei nostri governi: le “vesti strappate” per le vittime innocenti in Ucraina, non sono minimamente riproposte per un’identica guerra d’invasione che si consuma da decenni, quella israeliana ai danni dei Palestinesi, tra il silenzio-assenso della stampa nostrana. Non intendiamo avallare un silenzio complice, e diciamo NO a questa scia interminabile di violenza e sopruso! Il cuore della Palestina, Gerusalemme, è ferito e non possiamo permetterci di restare in silenzio!

Vi invitiamo a rompere questo silenzio assordante e di partecipare al PRESIDIO il 6 MAGGIO 2022 A PIAZZA DELL'ESQUILINO dalle 18.00 alle 19.00 "La Resistenza di un oppresso è lotta di tutti!"

Giovani palestinesi uccisi dallo IOF a Jenin e Gerico

Data di trasmissione
Durata

Ahmed Masad, 21 anni, della città di Burqin, è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dalle forze di occupazione israeliane (IOF) durante l’invasione del campo profughi di Jenin, all’alba di oggi mercoledi 27 aprile; Ahmad Ibrahim Oueidat, 20 anni, è stato colpito con un proiettile alla testa durante un raid dell’esercito israeliano nel campo profughi di Aqbat Jabr, a sud di Gerico, lunedì 25 aprile.

Dell’aggravarsi della situazione in Palestina ne parliamo con un compagno palestinese dell’UDAP.

Palestina: Cisgiordania sotto attacco

Data di trasmissione
Durata

Continuano gli attacchi di Israele in Cisgiordania, in particolare nella città di Jenin, ma anche a Nablus un giovane avvocato palestinese è stato ucciso e sono decine i feriti.

Il Comitato delle fazioni nazionali ed islamiche di Gaza ha deciso che il prossimo venerdì sarà un “giorno di rabbia e sostegno” a Jenin ed ha rivolto un appello ai Palestinesi nei Territori occupati, in diaspora ed ai cittadini palestinesi di Israele per organizzare attività popolari in supporto alla città.

Nella striscia di Gaza la crisi economica si fa sempre più forte. Le famiglie palestinesi sono duramente colpite dall’aumento dei prezzi alimentari  globali e molte stanno lottando per soddisfare i loro bisogni primari. La dipendenza dalle importazioni e i vincoli imposti loro dalla continua occupazione militare israeliana, dalla violenza dei coloni e dall’appropriazione della terra stanno aggravando la crisi alimentare.

Ne parliamo con un compagno palestinese della striscia di Gaza.

A venti anni dal massacro di Jenin

Data di trasmissione
Durata

Venti anni fa l’esercito israeliano ha bombardato e assaltato il campo profughi di Jenin per oltre dieci giorni. Era parte dell’operazione israeliana “Scudo Protettivo” durante la quale Israele ha inviato truppe nel cuore delle sei principali città della Cisgiordania occupata e nei villaggi e i campi profughi vicini, che erano sotto il controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese.

Di cosa è cambiato, delle lotte, delle molte forme della resistenza palestinese e di come se ne parla nel mondo
ne parliamo con la Coordinatrice delle relazioni internazionali e membro della segreteria internazionale del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS.

In ricordo di Rachel Corrie

Data di trasmissione
Durata

Rachel Corrie, 23 anni, attivista statunitense dell’ International Solidarity Movement, è stata assassinata il 16 marzo 2003, schiacciata da un Caterpillar israeliano. Rachel tentava di evitare che la ruspa demolisse l'abitazione di un medico palestinese nella Striscia di Gaza.
Nelle sue ultime lettere racconta ai familiari la Palestina che ha conosciuto e della forza straordinaria del popolo palestinese.

La ricordiamo insieme a Luisa Morgantini

 

Che succede in Palestina

Data di trasmissione
Durata

Con una compagna parliamo dell'aggravarsi della situazione, degli ultimi giovani palestinesi uccisi dall'esercito israeliano, dell'aumento delle violenze dei coloni e della possibilità, come ha dichiarato il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Aviv Kohavi, " che l' esercito è pronto a invadere Gaza e altre città palestinesi in modo più efficace di quanto accaduto a Jenin nel 2002", secondo quanto riferito domenica da Arab48.

Verso il Forum Donne a Gaza

Data di trasmissione
Durata

Decine di femminicidi ogni anno in Palestina, tra cui 12 casi di ragazze trovate uccise in modo innaturale solo a Gaza tra il '20/'21, ci rendono consapevoli che la lotta al patriarcato e alla violenza di genere non ha confini e non può rimanere relegata in una definizione meramente culturale. 

Cosi come affrontiamo questo problema nei nostri territori, vogliamo oggi un confronto con le donne di Gaza che da troppo tempo vivono isolate e dimenticate dal resto del mondo.

La società civile palestinese sta reagendo con forza, le donne scendono in piazza e gridano: Non puoi liberare la terra senza liberare le donne. Ed è su questi temi che vogliamo discutere insieme alle donne di Gaza nel nostro prossimo scambio culturale, per entrare a cuneo nella galera forzata di una storia che riguarda le donne di tutto il mondo.

Ne parliamo con una compagna del GazaFREEstyle

Palestina imprigionata ed occupata

Data di trasmissione
Durata

lunedì sera 37 palestinesi, compresi bambini e donne, sono stati feriti e altri 24 sono stati arrestati dopo che la polizia  israeliana ha attaccato centinaia di cittadini nell’area di Bab al-Amud e nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Martedì sera, il ministero della Salute palestinese ha comunicato che un uomo palestinese è stato ucciso dalle forze di occupazione israeliane (IOF) vicino a Beit Fajjar, a Betlemme, nel sud della Cisgiordania.

Nella notte tra martedì e mercoledì, le forze israeliane (IOF) hanno arrestato 37 palestinesi in molteplici incursioni in Cisgiordania.

Martedì, i prigionieri palestinesi hanno indetto uno sciopero della fame di un giorno nelle carceri israeliane ed in diverse città dei Territori occupati ci sono state manifestazioni a sostegno delle richieste dei palestinesi detenuti in Israele, che lottano per migliori condizioni di prigionia.

Ne parliamo con un compagno palestinese dell'Udap