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Repressione

Brescia: la lotta continua sopra e sotto la gru. Presidio permanente

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Continua da più di una settimana la lotta sulla gru di piazzale Cesare Battisti per il permesso di soggiorno e la regolarizzazione di tutte e tutti.

Dopo l'eclatante e violenta repressione attuata contro i manifestanti e gli appartenenti a varie associazioni per i diritti dei lavoratori e dei migranti, e l'associazione 'Diritti per tutti', di cui il presidente e' stato denunciato per istigazione alla violenza, stasera, sono ancora presenti in presidio permanente 300 compagni a distanza di 50 mt dalla piazza, cordonata dalle forze di polizia e carabinieri.

Una delle compagne fermate stamattina dopo le cariche, è stata rilasciata, ed ora ha una prognosi di 20 giorni dopo esser stata malmentata dalla polizia.12 i migranti nei CIE in attesa di espulsione.

Durante un aggiornamento di un'ora fa, è stato ritirato l'annuncio di uno sciopero della fame e della sete da parte di Arun, Jimi, Rachid, Singh e Sajad e Pepe,convinti a desistere da questa scelta dai loro connazionali,e dai compagni e dalle compagne, preoccupati ulteriormente per la tutela della loro salute.

Scelta fatta dopo aver chiesto esplicitamento l'esclusione delle forze del disordine a un qualsiasi tipo di mediazione.

 

Per il comunicato: www.ondarossa.info/eventi/brescia-maroni-cos%C3%AC-non-si-fa

Napoli. La repressione continua

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Udienza di convalida per i 13 precari Bros arrestati e pestati tre giorni fà dopo l'occupazione di una banalissima saletta del consiglio regionale. Ricordiamo che la celere sfondo il muro della sala con il contributo dei pompieri e ne ha mandati due all'ospedale... Il clima mediatico è di rigida condanna con autentiche falsificazioni (il mito del "Rolex" rubato della guardia giurata... la stessa ne ha denunciato solo lo smarrimento, malgrado le insistenze della questura. Era un orologio da dieci euro (ovviamente) e le immagini hanno dimostrato che uno dei dimostranti lo ha raccolto da terra e poggiato su un mobile della sala occupata. Almeno quest'accusa si è smontata, ma è servita giornalisticamente a creare una certa immagine). Oggi l'udienza di convalida per resistenza ecc: solo 5 persone escono e vanno però ai domiciliari. Per altri otto precari confermata la reclusione in carcere! Processo per direttissima a 4 compagni che avevano partecipato in tarda serata di ieri a Pianura ad un blocco di solidarietà alla lotta di Terzigno. Gli sono stati contestati resistenza, danneggiamento e lesioni dopo l'intervento dei carabinieri: un anno di condanna con pena sospesa

Amsterdam: la polizia carica brutalmente una manifestazione pro Squat.

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 E' entrata in vigore oggi la legge che rende illegali le occupazioni di edifici abbandonati, una pratica abituale quella dello squat nei Paesi Bassi, soprattutto fra gli studenti in cerca di abitazioni a buon mercato. La nuova normativa,approvata dal Parlamento un anno fa, punisce le occupazioni abusive con una pena fino a due anni e otto mesi di carcere, nel caso di uso della violenza.Per decenni in Olanda e' stato consentito occupare gli edifici disabitati da almeno un anno e le agenzie immobiliari spesso erano costrette a praticare affitti molto bassi per evitare le occupazioni. Il comune di Amsterdam ha annunciato nei giorni scorsi che intraprendera'delle azioni legali in circa 200 edifici della citta', dove risiedono oltre 1.500 persone. Gli squatter hanno organizzato manifestazioni di protesta in diverse citta' olandesi.

 

ore19:00

Corrispondenza con una ragazza italiana presente al corteo.Nel pomeriggio hanno occupato simbolicamente un nuovo stabile.

 

ore19:45

Tramite una telefonata concitata ricevuta in redazione, un ragazzo presente  al corteo ci ha informato delle pesanti cariche della polizia.

 

More Info:  http://indymedia.nl/

 

La lotta per il diritto all'abitare sotto processo

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 Il 14 settembre 2009 dopo mesi di indagini svolte con metodi al limite della legalità, e su pressione di elementi del PDL, i carabinieri si presentarono all'occupazione di via Impruneta 51, alla Magliana, con un mandato di perquisizione dell’immobile e uno di arresto per sei persone, a cui veniva contestato il reato di "associazione a delinquere".
Fino a 17 giorni di carcere, più tre mesi di arresti domiciliari, più altri mesi di obbligo di firma la prima conseguenza di questo sciagurato impianto repressivo.

Altro risultato del teorema repressivo è stato quello di costringere i/le compagni/e ad allontanarsi dall’occupazione. Ciò ha permesso che all’interno dello stabile di via dell’Impruneta 51 si instaurasse la legge del più forte, con l’avallo dei collaboratori dei Carabinieri presenti nello stabile. Risse e accoltellamenti sono all’ordine del giorno in quel luogo e, come spesso accade, la violenza più grave l’ha subita una donna.
Oggi, a distanza di un anno dagli arresti, arriva la notizia della chiusura delle indagini con la relativa richiesta di rinvio a giudizio. Vogliono additare come criminali coloro i quali si organizzano in massa e alla luce del sole per lottare per un’esistenza dignitosa che necessariamente passa anche per avere un tetto sopra la testa.

La riflessione più complessiva deve essere sulle dinamiche intorno al diritto all'abitare e sulla repressione dei movimenti che per esso si battono. Ad essa si accompagna come logica conseguenza anche la solidarietà con i compagni e la compagna sotto accusa.

Sabato 25 settembre dal pomeriggio appuntamento alla Magliana, con un'iniziativa di controinformaizone, un'assemblea pubblica e una cena sociale.

Ascolta il redazionale di ROR!