Puntata 8 di EM, seconda del ciclo Emergenza Zero, in questa puntata parliamo dei fenomeni alluvionali in Emilia-Romagna con Paride Antolini, presidente dell’ordine dei Geologi dell’Emila-Romagna e Raffaella Verdiani, referente regionale delle Bsa - Brigate di Solidarietà Attiva.
Dal giorno 18 Maggio, giorno successivo all'alluvione dei territori dell'Emilia Romagna, nella città di Bologna si è formata un'Assemblea Popolare sull'alluvione, che sta costruendo solidarietà e lotta come risposta ad un evento tragico, ma purtoppo prevedibile. Infatti la crisi climatica insieme alla cementificazione selvaggia dei territori provocheranno sempre più eventi catastrofici, che senza un'intervento strutturale di cura e manutenzione dei territori, e senza mettere un'argine alle colate di cemento saranno sempre più frequenti.
Con un compagno parliamo delle iniziative di solidarietà portate avanti nella provincia di Bologna, e di una grande manifestazione a carattere regionale che le realtà impegnate nella solidarietà e nella ricostruzione post alluvione stanno lanciando ad un mese dal 17 Maggio, per individuare nella Regione uno dei principali responsabili delle morti, delle case sommerse dall'acqua, di interi paesi devastati.
Insieme a questo compagno parliamo anche del tentativo di sgombero della Vivaia, occupazione transfemminista nata a Bologna a inizio Aprile, che vede le compagne in questi minuti resistere sul tetto dell'occupazione.
Parliamo delle iniziative di Venerdì 26 Maggio e Sabato 27 Maggio contro il piano di inceneritore di ACEA il 26 mattina alle 11:00 a Piazzale Ostiense e contro l'apertura del TMB di guidonia il 27 alle 11 a Guidonia.
Ci ritagliamo uno spazio per discutere dell'alluvione in Emilia Romagna e del suo uso politico e propagandistico.
Chiudiamo sugli eventi per il compleanno della Radio.
L'Emilia-Romagna è stata la regione più colpita dalle piogge torrenziali di questi giorni: con tre compagni di Cesena, Bologna e Ravenna analizziamo la legge regionale (Disciplina regionale sulla tutela e l'uso del territorio, n° 4223) approvata nel 2017, che basandosi sulle parole d'ordine di rigenerazione/riqualificazione nelle città storiche, conclama la definitiva mutazione genetica dell'urbanistica. Che da sapere finalizzato a limitare e contenere gli effetti negativi di uno "sviluppismo", si trasforma in fiancheggiatrice del più bieco sfruttamento del territorio e delle città storiche. L'Emilia che si autorappresenta nella legge è a migliore paladina del neoliberismo più acceso, della crescita diseguale e senza regole e, sorda anche alle contraddizioni economiche che hanno condotto alla grande crisi, e cha consegnato agli investimenti speculativi privati la politica del territorio. Ci concentriamo poi sulla situazione attuale dei diversi territori, parliamo infine delletante iniziative di solidarietà dal basso portate avanti dalla cittadinanza stessa.
Le alluvioni delle scorse ore hanno portato morte e distruzione in diverse località delle Marche, in particolare in provincia di Ancona.
Abbiamo contattato un'attivista delle brigate di solidarietà attiva che ci ha raccontato brevemente la situazione, in attesa di mettere in campo aiuti e solidarietà già nelle prossime ore.
La seconda corrispondenza sempre con le Brigate fa un punto dopo un'assemblea della popolazione che aveva già denunciato la distruzione del territorio che aveva portato all'alluvione del 2014.
In questi giorni si sta svolgendo il consiglio dei ministri per discutere sul nuovo decreto salva-ilva. Facciamo delle considerazioni sulle difficoltose prospettive di bonifica del territorio tarantino anche tenendo conto della difficoltà di reperire i finanziamenti della famiglia Riva. Passiamo poi alla questione rifiuti con degli aggiornamenti sulla lotta contro l'inceneritore di albano soprattutto per quanto riguarda la vicenda dei fondi pubblici erogati dal GSE. Diamo inoltre la notizia di un esposto del PDL su odori poco piacevoli provenienti dalla dicarica di malagrotta e commentiamo gli ultimi dati Ispra del 2012 sempre sulla questione rifiuti. Torniamo a parlare di tav con un aggiornamento sui finanziamenti che il governo prevede di stanziare per la torino-lione, finanziamenti che, nonostante le dichiarazioni roboanti degli esponenti politici, sono diminuiti del 25% rispetto al governo Monti. Tocchiamo poi l'argomento Sardegna con l'analisi di un comunicato sulla cementificazione del territorio sardo, una delle maggiori cause della grave alluvione che ha colpito quel territorio. Per finire ascoltiamo un compagno della Snia che ci espone la lotta in difesa del lago di largo preneste, una zona verde nel cuore dell'Urbe che è tornata nuovamnete nel mirino dello speculazione edilizia.
Come al solito non è con la natura che bisogna prendersela in occasione dei cataclismi: molto più influenti sono l'azione distruttiva dell'uomo, prima, le scelte nefaste della politica dopo. Abbiamo intervistato il geologo Fausto Pani, impegnato in passato nell'elaborazione del piano di riassetto idrogeologico regionale sardo. I sindaci locali si opponevano alle misure previste, in quanto di ostacolo allo sviluppo edilizio.