Un commento di un compagno val susino dopo l'incontro a Lione tra Monti ed Hollande. Nessuna decisione per la tav, mentre si continua a portare avanti il raddoppio del traforo del Frejes. Quindi perchè aumentare il gommato quando si vuole fare la tav ?
A Bologna corteo degli studenti e dei e delle precarie, in collegamento con tutte le altre piazze europee che hanno lanciato l'appello di Agorà 99 da Madrid.
Aggiornamento odierno,dopo la contestazione ai i sindacati confederali in una giornata di mobilitazione che ha visto una grandissima partecipazione non solo deglii operai ma anche della città....
Riprocessamento scorie nucleari tedesche in Francia e scontri con le forze dell'ordine conseguenti alle mobilitazioni di opposizione ai treni che trasportavano le scorie.
Situazione nucleare in Giappone dopo il disastro di Fukushima e scorie tutt'ora esistenti sul suolo italiano.
Considerazioni sul neo ministro all'ambiente (nuclearista e inceneritorista) Corrado Clini.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, svolgerà un'informativa urgente, domani in aula alle ore 10, sulle misure adottate in relazione all'eccezionale flusso di immigrazione verso l'isola di Lampedusa. Lo rende noto la Camera dei deputati.
'Non siamo qui per mangiare, siamo qui solo per la libertà e la dignita: è la scritta di uno striscione che i circa 150 immigrati tunisini che hanno trascorso la notte all'aperto per protesta hanno affisso dinanzi a quello che è diventato una sorta di accampamento di fronte all'ingresso della tendopoli di Manduria. Sul terreno si notano decine di materassi, cuscini e coperte utilizzati per dormire la notte scorsa, molti immigrati entrano ed escono dalla tendopoli. La zona è presidiata dalle forze dell'ordine e dai forestali a cavallo e sono state anche chiuse con materiale edilizio alcune strade poderali che consentono l'accesso al campo. La maggior parte degli immigrati che sta attuando la protesta ha rifiutato di fare colazione questa mattina, e c'è voce diffusa che potrebbe iniziare uno sciopero della fame.
Da più di venti anni soggetti intenzionati a costruire e rafforzare possibilità di vita non distruttiva fuori dalle
logiche di mercato e dai cicli produttivi e di consumo energivori della metropoli, si sono ripresi le case e le terre di Campanara (nel comune di Palazzuolo sul Senio in provincia di Firenze) tornando così ad esercitare
il diritto di demanialità civica, quell’ uso civico intergenerazionale, imprescrittibile, inusucapibile diffuso nelle aree rurali e in montagna - ma anche nei territori di pianura - a testimonianza di un diverso modo di possedere terre e case e di lavorare per la sopravvivenza e per una parsimoniosa ed efficace economia locale.
Una modalità di messa in comune, diuso collettivo della natura e del territorio che torna ad essere di attualità nell’ attuale crisi epocale di modi di produzione e di vita.
A Campanara si sono riaperte le case, facendo lavori di manutenzione ordinaria e evitando crolli di edifici e di terrazzamenti, come è accaduto e accade in altre zone di questa parte dell’ Appennino che separa - secondo logiche amministrative più che storico/geografiche - la Toscana dalla Romagna.
Questo territorio civico comune appartiene formalmente al demanio regionale della Toscana ed è diventato, in unità con la comunità che lo abita, soggetto di un progetto per il ripopolamento della montagna, una economia solidaristica, l’ autorecupero delle case rurali, l’ agricoltura organica e sinergica, il lavoro artigiano, il piccolo allevamento e la raccolta e trasformazione di erbe officinali. Un progetto che è stato elaborato a più riprese, presentato una prima volta nel marzo del 2004 nella sede della regione toscana a Firenze, che è stato discusso e confrontato con la Regione. Così dopo molti anni è stato ottenuto un primo successo con l’ approvazione di una delibera regionale che prevede un progetto pilota per Campanara.
Tuttavia nel bando che seguirà la delibera vengono esclusi quanti hanno condanne o procedimenti penali in corso, come gli abitanti di campanara che hanno avuto le denunce per occupazione.
Di fronte a questa creatività sociale, a questo desiderio di creare nuove occasioni di vita, nuove modalità di manutenzione del territorio e nuovi insediamenti senza aumentare il costruito, si è risposto con le denunce e si risponde ora con processi per occupazione di beni che in realtà appartengono alla collettività e agli abitanti di Campanara. Si sceglie l’ ordine costituito che distrugge socialità e creatività contro i bisogni di donne, uomini, bambine e bambini