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Abdullah Oçalan cittadino onorario di Palermo

Data di trasmissione
Durata 18m 25s
Durata 13m 1s

La città di Palermo, unico caso per ora in Italia, ha conferito la cittadinanza onoraria ad Abdullah Oçalan ed a tutto il popolo curdo. Con un compagno del comitato palermitano di solidarietà con il Kurdistan raccontiamo la tre giorni di iniziative che si è conclusa ieri e i propositi per il futuro.

Una compagna curda commenta ai nostri microfoni le ultime notizie che arrivano dal Kurdistan.

Carovana delle compagne del Movimento femminista proletario rivoluzionario

Data di trasmissione
Durata 13m 7s

Tre giorni di incontri a Melfi , Napoli e Roma organizzate dal MFPR a partire dalle lotte delle operaie della Fiat di Melfi

Qui di seguito il comunicato:

 

NEI GIORNI 11 E 12 DICEMBRE: ALLA FIAT DI MELFI, A NAPOLI, A ROMA!

*VENERDI' 11 DICEMBRE *
Lavoratrici rappresentanti delle precarie in lotta delle cooperative di
Palermo, operaie e disoccupate di Taranto, lavoratrici della scuola in
lotta di Milano, lavoratrici del commercio de L'Aquila, studentesse, saremo
alle portinerie della FIAT SATA DI MELFI.
Andiamo per portare direttamente la nostra solidarietà alla battaglia che
le operaie stanno facendo sulla questione tute e a sostenere la denuncia
sul peggioramento delle condizioni di lavoro, pause, ecc. con i loro
pesantissimi effetti sulle donne; ma anche ad affermare che oggi proprio la
Sata dimostra che le operaie alla Fiat possono essere il "tallone di
Achille"di Marchionne e un esempio e incoraggiamento per tutte le
lavoratrici. In questo senso ciò che succede a Melfi ha un valore
nazionale, e deve avere un valore nazionale, perchè parla di dignità delle
lavoratrici, perchè è costruita con il protagonismo diretto delle operaie,
superando una visione di delega verso le direzioni delle OO.SS. che
soprattutto sulle donne sono spesso il problema e non la soluzione.
Andiamo per parlare e preparare insieme un nuovo "SCIOPERO DELLE DONNE" che
abbia il cuore tra le operaie delle fabbriche e le lavoratrici più
sfruttate, oppresse, discriminate; uno sciopero costruito dal basso con le
lavoratrici, facendo insieme una piattaforma (attraverso anche un'inchiesta
tra le operaie) e costruendo una rete tra i vari posti di lavoro e città.
Incontreremo le operaie che stanno portando avanti la battaglia sulle tute
e altro.

In serata dell'11 dicembre saremo a NAPOLI. Andremo, verso le 19, all’ex
Opg occupato "Je sò pazzo", per visitarlo e conoscere questa importante e
nuova esperienza.
Da parte nostra portaremo l'informazione diretta e il clima dalla Sata di
Melfi e parlaremo dello sciopero delle donne, il primo e quello in
costruzione - sappiamo che le compagne e i compagni di Je sò pazzo stanno
avviando un lavoro verso lavoratrici ultraprecarie dei servizi,
ristorazione, ecc. -⁠
e del nostro lavoro, delle lotte di lavoratrici, disoccupate che stiamo
facendo.
Portare direttamente la solidarietà delle lavoratrici alla studentessa
vigliaccamente ferita e molestata dalla feccia di Casa Pound.

*SABATO 12 DICEMBRE*
Saremo a ROMA per la celebrazione/festa del 20° anniversario del Mfpr, per
incontrare lavoratrici, e in particolare le compagne con cui nel 2013
organizzammo la campagna nazionale preparatoria dello sciopero delle donne
(dai presidi del luglio sotto i ministeri, all'assemblea e corteo nelle
manifestazioni nazionali del 18 e 19 ottobre).
A Roma l'assemblea aperta dalle ore 16 si terrà nel contesto
dell’inaugurazione di una nuova libreria dell'usato e d'occasione
"Metropolis" in via Renato Simoni, 65 (vicino alla stazione Tiburtina) dove
vi sarà la musica del cantastorie Federico Berti (BO) e buffet.

A Melfi, a Napoli, a Roma, chiediamo a tutte le compagne, le associazioni,
collettivi di donne, le lavoratrici e donne in lotta, che possono -⁠
soprattutto quelle che sono nelle zone del nostro viaggio - di venire, di
fare insieme questo "viaggio", per il nuovo sciopero delle donne.

A scuola di rispetto - audio per i 16 giorni di mobilitazione contro la violenza di genere

Data di trasmissione
Durata 28m 59s

 

In occasione delle sedici giornate di mobilitazione promosse dall'Associazione mondiale delle radio comunitarie, dal 25 novembre al 10 dicembre 2015, abbiamo voluto raccontare due esperienze riguardanti le azioni dirette alla prevenzione della violenza di genere, quale insieme di comportamenti maschili che hanno profonde radici culturali e storiche.

A Bologna la Casa delle Donne "Per non subire violenza" ha scelto di lavorare con giovani donne e giovani uomini in un percorso di educazione al riconoscimento e alla decostruzione dei comportamenti violenti dei ragazzi. Ce ne parla Silvia Carboni, coordinatrice delle attività.

 

A Roma, Zeroviolenza.it ha organizzato momenti formativi con genitori e insegnanti, per aiutarli a capire il contesto e le radici della violenza maschile contro le donne, attraverso momenti di confronto e di scambio su temi quali la formazione dell'identità di genere, l'aggressività e la violenza, l'importanza di una buona crescita. Ce ne parlano Monica Pepe (Zeroviolenza.it) e Geni Valle, piscanalista dell'Associazione italiana di psicoanalisi, che ha incontrato le partecipanti e i partecipanti al corso.

 

Durata totale: 27 minuti

Clima di fallimento: il mondo verso la COP21 tra guerre e ipocrisie

Data di trasmissione
Durata 1h 11m

La trasmissione inizia con una corrispondenza con il Comitato contro la cementificazione di Roma Sud-est. Si parla del progetto per la realizzazione di un supemercato Lidl nella zona di Tor Pignattara. Passiamo poi ad un ampio dossier in vista della Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, la Cop21, che si terrà a Parigi a partire dal 30 novembre. Incontro preceduto da un altro tenutosi a Bonn ottobre nonchè dal G20 ospitato tra ieri e oggi in Turchia. A tal proposito riporteremo gli ultimi preoccupaImmagine rimossa.nti dati sulle concentrazioni di gas serra in atmosfera, nonchè altri rapporti che inchiodano le Nazioni Unite alla pochezza delle loro "promesse vuote" rispetto agli incentivi ancora presenti verso le fonti energetiche di origine fossile. Uno sguardo sulla Cina e i record di inquinamento registrati sul suo territorio nelle ultime settimane e poi un approfondimento sull'Italia: sui convegli con cui la politica del nostro paese si prepara all'incontro parigino e sull'emergenza inquinamento atmosferico romano di questi giorni. Chiudiamo la puntata con una notizia su un grave caso di inquinamento industriale in Veneto.Immagine rimossa.

L'Italia postcoloniale, a cura di Cristina Lombardi Diop e Caterina Romeo

Data di trasmissione

Presentazione del libro L'Italia postcoloniale, a cura di Cristina Lombardi Diop e Caterina Romeo.

 

In studio Caterina Romeo.

 

Il volume presenta la condizione postcoloniale come uno dei fattori determinanti che danno forma alla vita quotidiana e alla cultura dell'Italia contemporanea. Esso identifica un'ampia varietà di discorsi, pratiche sociali e forme di produzione culturale specificatamente postcoloniali che trovano espressione nell'Italia di oggi. Questo volume collettaneo non si limita a una rilettura del passato coloniale ma sottolinea come le relazioni di potere poste in essere dal colonialismo siano perpetuate e corroborate nella società attuale. Esso stabilisce inoltre un rapporto di continuità tra il passato coloniale e altri fenomeni centrali per la formazione dell'identità italiana, quali le emigrazioni transoceaniche ed europee, la subalternità del Sud, le migrazioni interne, il rapporto con il Mediterraneo e l'immigrazione contemporanea. Attraverso l'analisi di studiosi e studiose che operano in un contesto internazionale e interdisciplinare, il volume introduce a pieno titolo gli studi postcoloniali come campo di indagine che ampia e arricchisce il dibattito teorico-critico sulla storia e la cultura italiane.

 

Rifiuti in viaggio nel Lazio ed esempi di fracking in Italia

Data di trasmissione
Durata 53m 42s

La questione rifiuti nel Lazio si fa sempre più contorta: i rifiuti infatti viaggiano da una provincia all'altra senza, apparentemente, seguire alcuna logica di prossimità ed economicità. In realtà lo scorso 4 febbraio la Regione Lazio ha inviato una diffida alle aziende del settore invitandole a collaborare. In pratica la regione ha concordato con le maggiori imprese (capitanate da Cerroni e Colucci) tariffe e modalità di smaltimento e smistamento senza la partecipazione degli altri enti locali. Ne parliamo con l'avvocato del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano. Trattiamo poi un argomento che sarà sulla cresta dell'onda nel futuro più prossimo: il fracking ovvero la fratturazione idraulica delle rocce di scisto per l'estrazione di gas e petrolio. Abbiamo degli esempi in Italia ancora poco noti: in particolare Grosseto e il Sulcis.

In conclusione aggiorniamo sui dati delle polveri sottili diffusi dall'azienda LTF, costruttrice del TAV in Val di Susa e sugli ultimi avvenimenti giudiziari che vedono la condanna a due anni e due mesi di Paolo e Forgi, due attivisti Notav. Chiudiamo con una notizia lampo dal Giappone che, in barba alle proteste della scorsa settimana, ha riattivato due reattori bloccati nel 2011.

Aggiornamento vertenza Granarolo

Data di trasmissione
Durata 7m 10s
Prosegue la lotta degli operai che lavorano per le cooperative a servizio della Granarolo; dopo il picchetto e lo sgombero del 20 scorso, hanno preso la decisione di rimanere ad oltranza davanti i cancelli con presidio permanente. La richiesta principale rimane il reintegro di tutti i lavoratori licenziati a seguito dell'adesione alla lotta.

Italia-Israele: nessun vertice sulle nostre teste

Data di trasmissione
Durata 6m 34s

2 DICEMBRE 2013 - NESSUN VERTICE SULLE NOSTRE TESTE!

 

Oggi si tiene a Roma un vertice tra il "nostro" capo di governo Letta e Nethanyau, primo ministro israeliano.

 

L'Italia è il quarto partner commerciale nel mondo di Israele, il secondo in Europa, col quale ha stretto numerosi accordi di cooperazione, commercio e ricerca in vari campi tra cui esportazioni di gas israeliano, produzione di energie rinnovabili, comparto aereospaziale, sicurezza informatica, Expo 2015 di Milano, agricoltura innovativa, ricerca biomedica e compravendita di sistemi di sorveglianza di produzione israeliana (usati nella costruzione del muro dell'Apartheid e destinati ad essere installati sulle coste delle grandi isole e del meridione itaòiano contro i migranti).

 

A trarre mggiore profitto dalla situazione palestinese sono le industrie che speculano sulla morte delle persone, prima su tutte il "fiore all'occhiello" dell'industria italiana Finmeccanica (primo produttore di armi in Italia) di cui fa parte Telespazio che oggi abbiamo contestato, senza dimenticarci di tutte le altre "degne compari" concentrate nel quadrante nord-est (Vitrociset, Alenia, Selex, solo per citarne alcune).

 

La Palestina infatti è un "laboratorio" a cielo aperto in cui si sperimentano tecniche e tecnologie di oppressione, in cui le aziende belliche studiano l'efficacia delle loro nuove creazioni: aerei drone senza pilota usati per bombardare e controllare i palestinesi e telecamere di ultima generazione per controllarli; il tutto con l'aperto consenso della comunità internazionale che legittima e appoggia l'operato di Israele.

 

Un esempio che ben dimostra la stretta connessione tra i 2 governi, le industrie belliche e non per ultima l'università è stata la conferenza tenutasi a La Sapienza sul tema della guerra cibernetica (cyber-war), organizzata dai centri di ricerca de La Sapienza e dell'università di Firenze in collaborazione con partner privati come Vitrociset, Finmeccanica e Maglan (quest'ultima società israeliana di difesa ed informazione leader nel settore della cyber-guerra), a cui erano invitate le più alt cariche dell'esercito italiano e vari ministri.

 

Nel periodo in cui chiede sacrifici da fame alle classi sociali più disagiate, il governo delle larghe intese, come i precedenti, continua nella politica di cooperazione con Israele, soprattutto in campo militare: ne sono dimostrazione le recenti esercitazioni militari congiunte tra Italia, Israele, U.S.A. e Grecia e l'acquisto dei tristemente noti F-35.

 

COMPLICI E SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE