Rojava: oggi presidio a Roma contro gli attacchi di Erdogan
Una compagna sugli ultimi attacchi in Rojava da parte dell'esercito turco.
Oggi alle 16 presidio a Roma a Piazza dell'Esquilino
Una compagna sugli ultimi attacchi in Rojava da parte dell'esercito turco.
Oggi alle 16 presidio a Roma a Piazza dell'Esquilino
Dopo l’attentato di Istanbul, che ha causato 6 morti numerosi feriti e caos e paura diffusi, il governo centrale ha avviato una campagna politica trovando l’origine dell’attentato in Rojava , accusando quindi il pkk, le ypj, le ypg. Le prime dichiarazioni governative erano pura vendetta, come si riscontra nelle dichiarazioni del ministro dell’interno. Le fonti locali in Rojava parlano di ingenti bombardamenti , civili uccisi , droni militari. Ankara invece parla di un’operazione legittima che sta puntualmente evitando i civili. Washington da tempo riteneva probabile un attacco turco di questa portata. L’attenzione va mantenuta alta sia perché è chiaramente un’azione militare legata alla politica interna della Repubblica turca e sia perché stanno uscendo le prime dichiarazioni degli arrestati dopo l’attentato, che senza sorprese sono strane e contraddittorie.
Ne parliamo con Murat Cinar, giornalista esperto di Turchia e Kurdistan.
Giovedì 24 in via Ostiense 187 le cagne sciolte presenteranno “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan”. Il libro ripercorre la storia del movimento delle donne curde e della rivoluzione del Rojava attraverso le testimonianze dirette di alcune compagne internazionali. Il testo sarà presentato da una compagna di Jineology, il progetto che si è occupato di tradurre il libro in italiano.
Parliamo di come saranno costruite la presentazione e l’iniziativa stessa con una compagna delle cagne sciolte.
Ylmaz, direttore dell'Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia, prende parola rispetto alle accuse mosse nei confronti del Pkk e delle compagne e i compagni curdi in Siria, accusati di essere mandanti dell'attentato del 13 novembre sul noto viale Istiklal, nel centro di Istanbul.
Si aprono ad Istanbul una serie di processi contro difensori dei diritti civili e politici di tutta la popolazione dello Stato, l'ultimo capitolo di una storia che purtroppo prosegue ormai da anni. Abbiamo parlato della situazione in Turchia con l'avvocato penalista Fausto Gianelli e con Ylmaz, di Uiki onlus.
L’attacco realizzato dallo Stato islamico alla prigione di Sina’a, nel quartiere di Ghiweiran ad Hasakah, nord est siriano, tra giovedì 20 e venerdì 21 gennaio, è stato il più grave degli ultimi anni. Un attacco coordinato, tra dentro e fuori, tra i prigionieri islamisti detenuti dalle Forze democratiche siriane (Sdf) e le cellule ancora libere di operare.
Ne parliamo con Chiara Cruciati giornalista del Manifesto
Cominciata questa mattina la giornata napoletana di solidarietà con il Kurdistan, che si concluderà questa notte. La corrispondenza con la piazza del porto.
Il 12 novembre, anniversario dell’arrivo di Ocalan in Italia, giungerà a Napoli una nave dalla grecia con una carovana di sessanta attivisti, rappresentanti politici, artisti e intellettuali curdi e internazionali. Un’iniziativa straordinaria per riportare all’attenzione dei movimenti e dell’opinione pubblica europea le rivendicazioni di pace e di giustizia delle donne e degli uomini che hanno sconfitto l’Isis e resistono al regime turco per un futuro di diritti per tutte e tutti, costruito con pratiche di democrazia diretta ispirate da una visione ecologica e dal protagonismo sociale e politico delle donne.
Gli appuntamenti:
– Manifestazione pubblica per accogliere la nave alle ore 11.00 Varco Pisacane del porto di Napoli (altezza piazza Nicola Amore) – Corteo fino alla Prefettura
– Ore 16.00 Conferenza pubblica Cinema Astra (via Mezzocannone) con la partecipazione della Carovana e di altri attivisti solidali con la causa del movimento curdo come Zerocalcare
– Ore 21.00 – Ex Asilo Filangieri (vico Maffei)- Concerto con i musicisti curdi presenti sulla nave e musicisti napoletani.
Nel momento in cui nuovi venti di guerra spirano sul Rojava e sulle montagne del Kurdistan Iracheno alimentati soprattutto dalle minacce del regime di Erdogan, in crisi sul piano interno e internazionale, parte da Napoli una carovana della libertà e dei diritti che individua le basi di un reale cambiamento per un futuro di democrazia e giustizia sociale della regione in tre punti fondamentali:
– La liberazione del Presidente Ocalan, cittadino onorario di Napoli e di molte altre città italiane, detenuto da 22 anni nell’isola prigione di Imrali. Simbolo della resistenza del popolo curdo all’oppressione e figura chiave nell’elaborazione del Confederalismo democratico, teoria e pratica politica della convivenza tra popoli e di un processo di emancipazione e di diritti oltre il militarismo degli stati nazionali e il fondamentalismo delle bande jihadiste.
– La fuoriuscita del Pkk dalla black list internazionale dove è stato inserito per esplicita imposizione del regime di Erdogan
– Il riconoscimento internazionale dell’esperienza di autogoverno democratico del Rojava nei colloqui per un futuro di pace e unità per la Siria
Una giornata che sarà per noi tutte e tutti un’ulteriore occasione di conoscenza e di approfondimento di un percorso politico che molto ha ispirato e può ispirare un cambiamento radicale anche nei nostri paesi, oltre la crisi dei modelli democratici causata dal neoliberismo
Rete Kurdistan Meridionale
Ne parliamo con un rappresentante dell' Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia