Aggiornamento con una compagna dell'Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia sulla situazione nella Siria del Nord, dal fronte di Afrin e da quello di Raqqa, il ruolo della Turchia, gli attacchi al Confederalismo Democratico, il processo ad alcuni attivitsti in Belgio ed il corteo nazionale del 7 ottobre a Milano
Il 5 giugno 1967 iniziava la Guerra dei sei giorni (5-10 giugno) tra Israele e forze arabe pro-Palestina.
Facciamo un'analisi della congiuntura dell'epoca e odierna con Vincenzo Miliucci, compagno internazionalista.
Intanto un'indiscrezione del New York Times (leggi qui)conferma che Israele avrebbe usato la bomba atomica nel Sinai per dissuadere l'Egitto di Nasser e imporre l'intervento della comunità internazionale.
Il prossimo 12 giugno si terranno in Turchia le elezioni politiche. Il partito curdo BDP (Partito della Pace e della Democrazia) si presenta con il blocco “Lavoro, Democrazia, Libertà”, una formazione di 64 candidati indipendenti che riunisce voci della società civile curda e turca.
Dall’Europa è partita una delegazione di 150 rappresentanti della società civile – 10 dall’Italia tra giornalisti e rappresentanti della società civile - per vigilare sul corretto svolgimento del processo elettorale. Ne parliamo con una compagne della Rete italiana di solidarietà con il popolo Kurdo, analizzando brevemente anche le prospettive del ruolo che la Turchia cerca di ritagliarsi nello scenario mediorientale..