Lettera di "Napoli per la Palestina libera"
Lettera-documento, con i nomi dei primi firmatari, rivolta all'Ambasciata Palestinese in Italia per iniziativa del gruppo "Napoli per la Palestina Libera"
Siamo un gruppo di giornalisti, avvocati, docenti, sindacalisti, artisti, registi e professionisti vari, che alcuni mesi fa hanno dato vita al gruppo “Napoli per la Palestina Libera”, per denunciare l'indifferenza nella quale si sta consumando un atroce genocidio e per sostenere nei modi più incisivi possibili la causa della libertà palestinese. Negli ultimi mesi, oltreché indignati di fronte agli efferati episodi quotidiani di guerra e di distruzione sistematica delle condizioni materiali minime di sopravvivenza del popolo di Gaza, da parte israeliana (favoriti e appoggiati dai paesi occidentali a guida statunitense), assistiamo alla repressione nelle città della Cisgiordania occupata, a cominciare da Jenin, dei resistenti palestinesi ad opera delle milizie dell’ANP. A questo proposito, ci sembra molto grave che l’ANP abbia silenziato una delle poche fonti d’informazione che riuscivano ad aggirare la censura imposta da Israele e dai paesi occidentali, impedendo ai giornalisti di Al Jazeera di svolgere il rischioso lavoro di libera testimonianza e informazione. Siamo consapevoli che le guerre, e in questo caso il genocidio, si facciano sia con le armi che col controllo dell’informazione, fino a trasformarla in propaganda. Da qui la richiesta di chiarimento e un’eventuale e augurabile dissociazione da parte della rappresentanza diplomatica palestinese in Italia, rispetto ad azioni e comportamenti dell’ANP che aggravano il genocidio perpetuando lo stato di sofferenza e martirio dei palestinesi.
Ne parliamo con Guido Piccoli, giornalista e sceneggiatore, uno dei firmatari