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Roma: ancora senza soluzione l'emergenza abitativa

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Proseguono le mobilitazioni del movimento per il diritto all'abitare sull'emergenza casa a Roma. Domani mattina alle 9 nuovo appuntamento a Piazza dell'Esquilino per l'incontro che ci dovrebbe essere tra Minniti e Virginia Raggi. Intanto gli sgomberati di Cinecittà a via Curtatone continuano a dormire per strada mentre in città non esiste un piano di assegnazione di alloggi o che possa risolvere l'emergenza abitativa. 

Roma città aperta: conclusione del corteo

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Il corteo di oggi ha sfilato per il centro di Roma. Tanti i partecipanti (più di 10mila, sostengono gli organizzatori) e situazione sempre molto tranquilla nonostante l'ingente dispositivo securitario messo in campo nelle strade della Capitale da parte della Questura.

Ascolta le conclusioni dal corteo di un compagno di Radio Onda Rossa.

Roma città aperta: in diretta da piazza Esquilino

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Primo collegamento con la piazza con un redattore della nostra emittente e militante di Progetto Degage.

Nel secondo audio, un intervento di una compagna dei Blocchi Precari Metropolitani.

Nella terza corrispondenza, analisi e riflessioni su questi ultimi giorni con un nostro redattore.

A seguire, l'intervento di un ascoltatore durante la diretta.

La polizia prova lo sgombero di piazza indipendenza

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Un compagno ci fa un quadro sulla situazione a Piazza Indipendenza: molte camionette e idranti per cercare di sgomberare la comunità migrante che si è accampata in piazza e non vuole lasciarla.

La piazza rimane comunque accessibile.

 

Aggiornamento delle 9.47: mentre stampa e solidali vengono allontanati, un prelato si introduce come mediatore quando le cariche sembravano imminenti. Non è chiaro con quale proposte.

Aggiornamento delle 11.00: momenti di tensione, poi la situazione si rinormalizza

8 Agosto 1956: la tragedia della miniera di Marcinelle, Belgio

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Approfondimento con intervista ad un compagno abruzzese che vive in Belgio ed ha studiato approfonditamente la storia dell'immigrazione italiana in quel Paese e la tragedia di Marcinelle, dove l'8 Agosto del 1956 morirono 262 persone di cui 136 italiani. Dall'episodio la discussione si allarga sulla storia degli italiani in Belgio, gli accordi tra il governo italiano e quello belga, i rapporti tra comunità italiana e belga, le inchieste successive alla tragedia e la percezione dell'evento oggi.

Daspo urbano e repressione delle persone trans, eternormativià e violenza del decoro

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A partire dal caso dei daspo a Naoli contro donne trans e dell'omicidio di Vincenzo, attivista gay campano, una riflessione con una compagna di Napoli e Loredana Rossi dell'associazione trans Napoli su decoro, repressione, eteronormatività, famiglia e controllo.

Turchia: continua la repressione di Erdogan. Oggi processo al quotidiano "Cumhuriyet"

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Nella prima corrispondenza, affrontiamo con Barbara Spinelli (Giuristi Democratici) alcuni nodi che attanagliano la vita politica e giudiziaria della Turchia al tempo di Erdogan.

Ieri ad Ankara, nella manifestazione indetta per 
#NuriyeGülmenandSemihÖzakça, ci sono stati arresti e violenze da parte della polizia turca (qui alcune testimonianze).

Inoltre, oggi si apre l'udienza contro 17 giornalisti di Cumhuriet, uno storico quotidiano turco schierato su posizioni critiche nei confronti di Erdogan. Nel secondo audio leggiamo l'articolo di Can Dundar pubblicato oggi su "la Repubblica".

Qui invece un articolo sull'accordo UE-Turchia che porta i rifugiati intrappolati nei campi greci al suicidio e all'autolesionismo

Ancora incendi nella tendopoli di San Ferdinando

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Sabato notte un incendio ha devastato la Tendopoli di San Ferdinando (comune adiacente a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria). Fortunatamente, le fiamme non hanno provocato nessuna vittima. Circa 100 persone sono però rimaste senza alcuna forma di riparo, ma solo con ferite ed ustioni, per fortuna molto lievi, a causa delle fiamme.

Dai primi racconti di chi lì vive - informa la rete Campagne in Lotta - risulta evidente la natura dolosa dell’incendio; sembra infatti che il fuoco sia stato in un certo senso “portato” da fuori, come, molto probabilmente, è accaduto anche lo scorso gennaio, quando però tre persone furono ricoverate per ustioni gravi su tutto il corpo.

Ci aggiorna sulla situazione una compagna di Campagne in Lotta.