Manifestazione contro la violenza della Polizia oggi a Bruxelles, che arriva alla sua quinta edizione.
Quest'anno la mobilitazione da centralità alle violenze subite dai migranti e dai sans papier.
La manifestazione è organizzata dalla rete dei Sans-Papier e dalla Campagna
Stop-Repression, una rete molto eterogenea che và dall'associazionismo
ai collettivo libertari passando per il sindacalismo, sia di base che non.
Ci siamo collegati con un redattore di Radio Onda Rossa che si trova nella capitale Belga con il quale abbiamo approfondinto il tema.
Con un compagno della Rete Campagne in Lotta raccontiamo la maxi operazione di sgombero in corso al Gran Ghetto di Rignano. Nella corrispondenza parliamo della resistenza degli abitanti del ghetto allo sgombero e alle deportazioni comandate dalla Regione Puglia ed eseguite dalle forze dell'ordine.
Ieri, un corteo dei lavoratori sotto sgombero ha raggiunto la prefettura di Foggia, la protesta ha strappato un incontro con i rappresentanti del governo e della polizia, i quali hanno ribadito la volontà di sgomberare.
Durante la notte appena trascorsa, sono continuate le tensioni nel Gran Ghetto, fino ad arrivare allo scoppio di alcuni incendi. In uno di questi incendi sono morte carbonizzate due persone.
Cedric Herrou, un contadino residente in una vallata al confine fra la Francia e l'Italia noto per le sue attività di supporto verso i migranti in viaggio lungo il confine, è stato assolto dall'accusa penale di aver dato soccorso a stranieri privi di documenti, il tribunale di Nizza lo ha condannato solo al pagamento di una multa da 3000 euro, che peraltro potrebbe anche essere annullata nel proseguio amministrativo del procedimento.
Una sentenza positiva che arriva, come ci racconta il nostro corrispondente da Nizza, dopo una lunga serie di mobilitazioni in supporto e in solidarietà con Cedric.
-nei primi due audio una panoramica sulle manifestazioni a Parigi a seguito della brutale violenza poliziesca nei confronti di un ragazzo fermato nella periferia;
-nel terzo audio, un'analisi della situazione economica a seguito delle recenti dichiarazioni della Merkel e del rapporto di Mediobanca;
-nel quarto audio un aggiornamento sulla situazione dei migranti in Grecia, in particolare il campo di Hellinikon alla periferia di Atene.
Nel quadro delle mobilitazioni di cui abbiamo parlato stamattina, domani, martedì 7 febbraio, si svolgerà a Taranto una manifestazione, con partenza alle ore 9,30 alla prefettura cittadina.
A Taranto, dagli ultimi anni vivono e sono parcheggiati centinaia di migranti provenienti dai paesi delle guerre e della fame che i paesi capitalisti occidentali, compreso l'Italia hanno provocato e che continuano a provocare. Migranti che arrivano con viaggi che spesso si traducono in morte nel mare. Chiedono un diritto di asilo che alla maggior parte di essi spetta per legge, ma che per tanti è una lunga attesa e una procedura infinita che non si risolve mai, mentre è sempre presente il ricatto dell'espulsione. I migranti subiscono anche le speculazioni di alcune associazioni che ricevono soldi ma non li usano per dare un'accoglienza dignitosa come previsto dalla legge. Le istituzioni – questura e prefettura - invece di impegnarsi a controllare che queste associazioni facciano quello per cui ricevono soldi, colpiscono con provvedimenti di sospensione dell'accoglienza nelle strutture alcuni migranti colpevoli di lottare per i loro diritti, cosa che ogni persona che si trovasse nelle loro condizioni sarebbe costretto a fare. Dunque, appuntamento per domani alle 9.30 davanti la Prefettura di Taranto.
Dopo le corrispondenze da Rosarno (ascolta qui), continuiamo con contributi da Napoli e Foggia.
Nella prima corrispondenza siamo nel capoluogo campano, dove c'è un presidio di più di cento persone davanti all'Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli per richiedere un incontro per sbloccare i 10mila permessi dalla Questura napoletana.
Contemporaneamente, a Foggia, dove lavoratori e lavoratrici sono in mobilitazione da più di un anno, c'è un presidio davanti la Questura (ultimo aggiornamento: ore 11.30).
Questa mattina i migranti scendono in piazza contro sfruttamento e frontiere.
In collegamento con un solidale da San Ferdinando, zona intorno che è entro i confini della città storica di Rosarno, dove il protagonismo dei migranti si è fatto sentire spesso. I migranti stanno bloccando le strade.
La protesta a sorpresa ha colto di sorpresa la sbirraglia, ancora non giunta sul posto.
Nella seconda corrispondenza un aggiornamento con la voce in diretta di un lavoratore immigrato. Una delegazione è salita al Comune per chiedere il ripristino di acqua e elettricità all'interno della Tendopoli.
Giovedì presso la Città dell'Utopia (via Valeriano 3F, zona San Paolo) verrà presentato l'ultimo numero della rivista Zapruder dal titolo "Scelte di campo. Le migrazioni rurali nello spazio rurale", a cura di M. Nori e G. Pietrangeli.
Dalle ore ore 19.00: apericena del Casale Garibaldi;
a seguire, ore 20.00: presentazione della rivista Interverranno: Michele Nori (curatore del numero), Maurizia Russo Spena (autrice) e Michele Colucci (storico delle migrazioni).
Tre anni fa, il 3 ottobre del 2013, una imbarcazione libica utilizzata per il trasporto di migranti è naufragata a poche miglia dal porto dell'isola di Lampedusa. Le vittime di quel naufragio furono circa 386 (tra morti accertate e dispersi); numeri che fanno di questa tragedia una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo.
Lo Stato Italiano celebra la "giornata della memoria delle vittime dell'immigrazione" ma de facto agisce una guerra contro i migranti, una guerra edulcorata dalla melensa retorica del ricordo. Non basta piangere e ricordare le stragi, occorre evitarle.
Ne abbiamo parlato con l'attivista e artista lampedusano Giacomo Sferlazzo (qui il suo blog).
Qui trovate le nostre corrispondenze effettuate subito dopo la tragedia del 3 ottobre 2013: