Corrispondenze con una compagna da piazza Esquilino
di seguito il comunicato di convocazione:
28 SETTEMBRE – GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ABORTO LIBERO, SICURO E GARANTITO
SIAMO CORPI AUTODETERMINATI E RESISTENTI. SIAMO FURIOSƎ !
RIPRENDIAMOCI LA PIAZZA!
Ci vediamo mercoledì 28 settembre ore 17,30 a piazza Esquilino
L’affermazione elettorale di Giorgia Meloni e della destra razzista, antiabortista e transomofoba porta al governo chi in questi anni ha attaccato i diritti delle donne e ha sabotato ogni forma di legge contro l’omolesbobitransfobia; chi ha fatto della cancellazione del reddito di cittadinanza - come strumento minimo di autonomia economica - e della riduzione delle tasse ai ricchi il suo programma di governo; chi allinea l’Italia al programma di sistematica violazione dei diritti umani e civili di Polonia e Ungheria.
Meloni vuole garantire il diritto a “non abortire”, vuole cancellare i diritti delle persone transgender e l’educazione alle differenze, vuole riportare la scuola, la società e la nostra vita al modello caro ai clerico-fascisti di Dio Patria Famiglia.
Non giudichiamo la premier Giorgia Meloni come una vittoria delle donne, il suo curriculum politico parla chiaro, questa è l’ennesima beffa in un paese che odia le donne e non ne garantisce autodeterminazione e autonomia.
Vogliamo quello che ci spetta, vogliamo diritti e garanzie, vogliamo molto più di 194. vogliamo gli obiettori fuori dai consultori e ospedali pubblici. Vogliamo il diritto alla salute, al welfare e al reddito per l’autodeterminazione.
Dentro la crisi bellica, energetica, ambientale e sociale i nostri corpi, i corpi delle donne, delle persone lgbtqia+, deƏ bambinƏ , di migrantƏ tornano a essere campo di battaglia, terreno di scontro ideologico e di esproprio di diritti e possibilità.
Nella giornata mondiale per l’aborto libero non una di meno torna in piazza,
con le sorelle iraniane nel cuore, perché nazionalismo e fondamentalismo hanno la stessa matrice oppressiva e patriarcale. La loro lotta è la nostra lotta!
Siamo libere di scegliere, pronte a combattere!
Ci vogliamo vive e libere, siamo furiosƏ