Presidio antifascista San Lorenzo
Oggi, Sabato 27 Ottobre, nel quartiere di San Lorenzo si sta svolgendo un presidio antifascista.
Ecco gli aggiornamenti dalla piazza
Oggi, Sabato 27 Ottobre, nel quartiere di San Lorenzo si sta svolgendo un presidio antifascista.
Ecco gli aggiornamenti dalla piazza
Aggiornamenti da Roma, Verona e Milano delle mobilitazioni e assemblee in risposta alle mozioni presentate nei comuni di queste città contro l'aborto e la legge 194.
E' già animata la presenza delle donne sul Campidoglio, all'ingresso dell'aAssemblea Capitolina che oggi ha all'ordine del giorno la discussione della mozione presentata da Fratelli d'Italia copia di quella di Verona che intende proclamare Roma "Città a favore della vita" e finanziare associazioni antiabortiste.
Non è ancora certo se davvero la mozione verrà discussa oggi o giovedì ma intanto cresce il presidio
Con una compagna di Verona parliamo del corteo di Sabato 13 Ottobre e del clima nella città di Verona.
ECCO PERCHE' SAREMO TUTT* IN PIAZZA.
Non Una Di Meno lancia lo stato di agitazione permanente
Con i nostri corpi resistenti daremo inizio allo stato di agitazione permanente lanciato da Non Una di Meno. Sabato 13 ottobre ci mobiliteremo a Verona per l’aborto libero, sicuro e gratuito, una presa di parola contro il governo giallo-verde e parte della battaglia delle femministe di tutto il mondo.
La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha approvato una mozione che proclama Verona “città a favore della vita” e che finanzia progetti e associazioni cattoliche per la cosiddetta “adozione del feto”. Nelle prossime settimane tornerà probabilmente in discussione al consiglio comunale di Verona anche un’altra mozione, che prevede la sepoltura automatica dei feti senza il consenso della donna coinvolta. Le premesse e il contesto politico da cui nasce tale proposta sono le stesse, punitive e vendicative nei confronti delle donne, che ritroviamo in Parlamento e al governo del paese con il Ddl Pillon e con i continui attacchi all'aborto del ministro Fontana. La saldatura tra destra e movimenti per la vita trova come sempre il supporto del Papa che torna a attaccare l'aborto criminalizzando le donne. La lotta per l'aborto garantito, sicuro e gratuito è una lotta globale di liberazione dal potere di controllo sociale, politico e religioso sui corpi delle donne.
Contro la cultura patriarcale e sessista che ci confina in ruoli di genere prestabiliti, minacciando la nostra salute e limitando la nostra possibilità di autodeterminazione, rivendichiamo #moltopiùdi194! Sappiamo che la 194 è già svuotata nella sua efficacia dall'obiezione di coscienza, dai tagli ai consultori e dalle limitazioni all'uso della pillola abortiva RU486. L'autodeterminazione che rivendichiamo non è solo individuale, ma afferma la forza collettiva di un movimento globale. Per questo noi vogliamo: educazione sessuale per decidere, contraccezione gratuita per non abortire e aborto accessibile per non morire.
Verona è la città che da decenni si è imposta come laboratorio di ciò che ora vediamo in opera al governo. L'azione della giunta Sboarina riassume in sé tutta la violenza che in questi anni ha contraddistinto il clima politico della città contro donne, gay, lesbiche, trans, migranti.
Per queste ragioni la nostra lotta sarà oltre i confini delle organizzazioni tradizionali: Non Una di Meno sarà in piazza per riprendere parola insieme a movimenti LGBTQI e studenteschi, ai collettivi universitari e alle altre associazioni che lavorano per aprire spazi di libertà. La data di Verona segna l'inizio dello Stato di agitazione permanente lanciato da Non Una Di Meno verso il 24 novembre, manifestazione nazionale a Roma, e lo sciopero globale dell’8 marzo.
Ci vediamo a Verona sabato 13 ottobre alle ore 15.00 Stazione Porta Nuova (Piazzale XXV aprile)
#AgitazionePermanente - #moltopiùdi194!
Ascoltiamo un riassunto della prima giornata di discussione dell'assemblea nazionale di Nudm a Bologna.
Insieme ad una compagna presentiamo l'assemblea Non Una di Meno e i tavoli tematici che si svolgeranno a Bologna questo fine settimana. Dopo un resoconto sulla ultima assemblea nazionale svoltasi a Lucha y Siesta il 22 settembre, con la compagna parliamo e approfondiamo le aree tematiche che si affronteranno:
1) Contrasto alla violenza maschile e di genere
2) Salute e autodeterminazione
3) Lavoro e welfare
4) Lotte migranti e antirazzismo
5) riGENERIamociLIBERAmente contro la violenza sui corpi, i territori, gli animali
"In Italia, l’attacco alla Casa internazionale delle donne, la precarietà degli spazi femministi, il Ddl Pillon, le logiche securitarie alla base delle recenti politiche istituzionali, l’attacco strumentale ai Gender Studies e alle proposte educative volte a valorizzare le differenze, la narrazione vittimistica e stereotipata hanno come obiettivo quello di rendere drasticamente più difficile rifiutare la violenza per le donne e le soggettività LGBTQIA+ che la subiscono e che non sono più disposte ad accettarla. Il nuovo decreto sicurezza proposto dal Ministero degli Interni, in continuità con le misure adottate dal precedente governo, intende ridurre le possibilità di ottenere la protezione umanitaria per donne e uomini migranti e privarli anche dei minimi servizi sociali: così la violenza e gli stupri subiti dalle donne da una parte e dall’altra del confine sono completamente legittimati."
Per maggiori info :
Comunicato di Non una di meno Roma
Oggi 22 Maggio e il prossimo 26 maggio, a 40 anni dalla legge 194 che ha
depenalizzato e regolato l’interruzione volontaria di gravidanza, il
movimento femminista Non Una di Meno torna nelle piazze di tutta Italia per
rimettere al centro del dibattito pubblico l’autodeterminazione delle donne
e la libertà di scelta.
In Italia il 70 per cento dei medici è obiettore di coscienza con punte
fino al 90 per cento in alcune regioni.
Abbiamo scelto il Ministero della salute, per denunciare il sabotaggio
sistematico della libertà di scelta delle donne non solo attraverso
l’obiezione di coscienza ma anche tramite lo smantellamento dei consultori
operata dalle Regioni, le scelte protocollari dell’’Agenzia Italiana per il
Farmaco che limitano fortemente la somministrazione della pillola abortiva
RU486 e la non rimborsabilità della contraccezione, così come la recente
esclusione della pillola del giorno dopo dai farmaci obbligatori nelle
farmacie.
A farne le spese sono le donne più povere e precarie, quelle più giovani e
quelle senza documenti di soggiorno, quelle che vivono fuori dalle norme
eterosessuali.
Siamo qui per gridare con forza che vogliamo gli obiettori fuori dalle
strutture sanitarie pubbliche e dalle farmacie. Vogliamo l’accesso alla
contraccezione gratuita, alla RU486 e ai servizi sanitari per la gravidanza
e il parto, indipendentemente dal possesso di documenti. Vogliamo più
consultori laici e aperti alle assemblee delle donne.
Il 26 maggio scenderemo in piazza per difendere la libertà delle donne e la
Casa Internazionale delle donne, simbolo delle battaglie femministe a Roma,
minacciata di chiusura.
A Roma corteo, ore 17, Piazza dell’Esquilino.
Collegamento con una compagna della casa internazionale delle donne che ci racconta del blitz di forza nuova contro la legge 194, di cui questo mese ricorre il quarantennale.
Una compagna di Non una di meno di Pisa dove è stata buona la partecipazione allo sciopero. La compagna racconta delle manifestazioni della mattina davanti al Tribunale, del corteo del pomeriggio, del primo compleanno della Mala serve jin, la casa delle donne che lottano.
Collegamento da Cagliari per la manifestazione prevista oggi per lo sciopero globale delle donne