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Reggae

"Rebel up"

Data di trasmissione
Durata 1h 0m 47s

La puntata si apre con il ritmo one drop dall’anima roots realizzato nell’estate del 2023 dai Moby Stick. “Roots” è in particolare il titolo del brano di Luciano aka Jah Messenger, seguito in battuta dalla riddim title track “Twisted Reality”, nella quale il gruppo affianca l’iconico King Kong.

Ancora in odore di 4/20, ovvero la giornata mondiale dedicata alla Marijuana, direttamente dagli “Irie Yute Tapes”, ascoltiamo “Smoke We A Smoke” realizzata per l’occasione con The Steppas from Hawaii e gli italiani Mellow Mood, restando poi dalle nostre parti con “ Ruff inna Town” di Lion D.

Torniamo inna riddim mood con “ Rebel Up “di Purple D'lyte, che da il nome alla strumentale prodotta agli A-lone Ark studios di Roberto Sanchez, e “ Crazy World” di Muscle Emmanuel.

Waterhouse style per Alborosie, che ci riporta in Giamaica doppiando la Taxi Gang  con “Rock The Dancehall", per poi lasciarci a ripassare l’album “ Tha Kalling “ di Kabaka Pyramid,  vincitore del Grammy del 2023, che ascoltiamo insieme a Nathalia sulla traccia “Stand Up”, prima di lanciarci nella romantica “ There For You” di LMK sul Fight Again  riddim di Derrick Sound

Dopo il ritorno del giovane musical hero Dahvid Slur con “New Age Rockaz”, ritroviamo la royal family dei Morgan Heritage con la potente “Selah”, subito dopo aver ascoltato il figlio di Grampa Morgan, Jemere, nella produzione degli Inna Vision, accanto a Dre Island in “Life's Sweet”.

L’ultima parte della puntata inizia con “Blood in The Street” di Samory I, estratta dal notevole “Strenght”, e prosegue con il nuovo singolo di Ini Kamoze “ I Want You”, prodotto nella consolidata legacy con la famiglia Burrell, in duetto con l’indomabile e intensa Lila Ikè.

La chiusura è affidata al messaggio di consueta saggezza di Pupa Jim,  che da il titolo all’ ultima raccolta dei Mungo’s Hi Fi “ Past & Present”, e che ci mette in guardia dalla paura e dalla nostalgia, con uno sguardo sempre rivolto in avanti...Forward ever !

 

Family Connection

Data di trasmissione

Ventiquattresima puntata, della Stagione 23/24, di Militat Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa con tanto di family vibes.

Con la ciurma nuovamente al completo dopo il rientro di Barabbas dal Perù, i ragazzi hanno commmentato durante la prima metà la notizia della repressione, da parte delle istituzioni tedesche, del Congresso per la Palestina che si doveva svolgere a Berlino dal 12 al 14 aprile.

Nella seconda ora della puntata abbiamo dato il benvenuto a Fabio, aka Ghetto Powa, e Beppe, aka Dubass Sound, insime alla famiglia (letteralmente!) di Bass Connection, un nuovo progetto che cerca di creare unity nella scena sound system insieme allo storico CSOAT Auro e Marco. Con loro è venuta anche Sista Maria che ci ha presentato quasi in anteprima la sua ultima fresh release.

Buon ascolto!

 

La Playlist:


BARABBAS INTRO:

Barrington Levy - Ah yah we deh
Barrington Levy & Trinity - Give thanks and praise
Rebel-I & Steppin' Lions -SoulJah

BASS CONNECTION SELECTIONZ:

Freddy Mc Gregor - Run come rally
Exuma - Hold on Joshua

Tony Tuff - Tell the youth
Peter Broggs - Jah golden trone

Sista Maria - Ride the rainbow
Sista Maria - Ride the rainbow (Melodica cut)

UK Principal - Mistry Babylon
Danny Red - Calling for roots
Fikir Amlak - Hear me chant
Dubass Dubplate
Buriman - Dub against fascist
Skippa - Play on
Michael Exodus & Immi Roots - Keep clear

"Burn Your Tag"

Data di trasmissione
Durata 1h 0m 34s

Inizio “crucial” con “One Two”di Sister Nancy, che introduce  il Taxi riddim cavalcato poi da “Bring Joy” di Virtus, estratto dal mixtape della galiziana Cool Up Record “Good Old Days”, dal quale ascoltiamo anche la goliardica “Ink” di Puppa Congo “inna tatoo style”, al quale l’inchiostro sulla pelle non basta mai.

“Lyrics!”... come si dice quando il testo ha un certo peso, per la traccia “Bun Your Tag” del giovane talento Lion Paw, stanca di tutte le etichette sociali che ci costringono in categorie rigide, e impersonali “tags”. Stesse sonorità per Virtus, che ritorna ammiccando alla “dub scene” con la potente “Heartikal”.

Dalla Spagna ci trasferiamo Regno Unito con Danny T & Tradesman, che ci riportano negli anni '90 con due nuove uscite su vinile, già prodotte nello scorso decennio: “Dance a gwaan” di Lutan Fyah, e il refix  devastante di “Walk & Skank” di Jah Sreechy.

Lanciati nel mondo “digikal”, passiamo dallo studio della prolifica Irie Ites, che costruisce una deadly combo dal titolo “Musical Murder”, mixando Nuttea, LMK, e il veterano Pinchers, aprendo così la strada a due travolgenti remix di Raggattack: “ Enterteiner” di Junie Ranks, e la consapevole “Tell Me Who” di Super Cat.

L’ultima parte della puntata è introdotta dal ritmo militante della consueta “Ispiration” di Lady S’kaya, prodotta da Caveman Dub & Dubbing Sun, seguita da “Conquering Lion” di The Rockers Disciples & Blackboard Jungle feat Mo’ Kalamity.

Si torna quindi dalla Cool Up Records, label eletta della puntata, per saltellare con Payoh Soulrebel e i suoi consigli di vita, nella consapevole “Teachings, e il grido di libertà di migrazione per una vita migliore, con “ My People Want To Go” dell’italo-brasiliano Paulinho.

Di origine Italiana è anche Kiko Bun, che entra nella scaletta con una lover tune potente e raffinata dal titolo “How you want me”, nella quale canta e suona tutti gli strumenti. La chiusura tutta nostrana è infine affidata alla voce di Sista Manu, e al vorticoso ring di  “Scinn' Nu Poc 'A Cuoll' prodotta dalla Black Cat Records.

BrotherDub

Data di trasmissione

Ventitreesima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Con Barabbas ancora in viaggio di scoperta della scena sound system in Perù, Samer e Mariano hanno propposto una puntata con alcuni argomenti da chiacchierare e tante tunes con le solite good vibes.

Durante la prima metà abbiamo commentato la notizia dell'attacco all'ambasciata iraniana in Siria da parte dello Stato sionista d'Israele. Poi, abbiamo raccontato la serata di The Twinkle Brothers ad Acrobax. E come sempre, le selections finali, in questo caso grazie a Samer outta Lion's Way.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

Dennis Brown - Easy take it easy
U-Roy - Joyful locks
Channel One - Dub Rock


Yehoud I - Brothers
Zap Pow - Last War (Jah Jah Children Arise)
Mystical Powa feat. Lion Warriah - Revolutionary

Twinkle Brothers - Take Heed
John Holt - Tribal War
Bunny Wailer - Rise & Shine

Radio Fontani feat. Maraz - Across the border
Bababoom HFi feat. Earl Sixteen - We play sounds
Shaiko Lee - None a Jah Jah children
Reality Souljahs meet The Rockers Disciples - Good news
Cedric 'Congo' Myton - A new race
Hardio - Jah no partial
Iration Steppas - Babylon fall Police Dub
Kanka feat. Ra's Divarius - Part 1

 

Black Music Train

Data di trasmissione
Durata 1h 0m 4s

Puntata alla scoperta dell'importanza e dell'influenza del treno nello sviluppo della musica nera.

La scaletta:

Sister Rosetta Tharpe - This Train

Robert Johnson - Love In Vain

Sonny Boy Williamson - Train Fare Blues

Muddy Waters - Southbound Train

Meade Lux Lewis - Honky Tonk Train Blues

Louis Armstrong - Hobo, You Can't Ride This Train

Duke Ellington - Daybreak Express

Oscar Peterson - Night Train

Michel Petrucciani - Take The "A" Train

George Benson - Little Train

Wynton Marsalis - Bullet Train

The Ethiopians - Train To Skaville

Bob Marley - Zion Train

Dennis Brown - Westbound Train

Peter Tosh - Stop That Train

Bunny Wailer - This Train

 

"African Step"

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

Dopo lo storico live in Roma, il primo nella lunga carriera della leggendaria band in attività dagli anni ‘70, apriamo la puntata con una piccola monografia dedicata ai Twinkle Brothers, mettendo sul piatto le seminali “Rasta pon top”, “Free Africa” e “Faith can move mountain”, indugiando poi per un’altra traccia sulla stessa linea di basso con “Jah Love” di Martin Campbell.

Per arrivare ai nostri giorni salpiamo su “ Dub it up”, del misterioso Cyber Dog, seguito inna rub a dub style da “Revolutionary Youth” di Jonnygo Figure, dal suo primo ep “Crucial Youth”. Cruciale è davvero la traccia alla quale i tedeschi Silly Walks Discotheque pagano tributo sul “ Roots and Culture” riddim di Mikey Dread, riaffidato alla voce dei giovani Jah Lil, Inezi, Reemah e Small Axe Jesse Royal. La prima parte della puntata si chiude con Jhazahra, un'altra artista emergente giamaicana, e la traccia “Sound Killa”.

Nella seconda parte ci dedichiamo a tre album in uscita. Il primo,"Reggae from the Desert" dei Dreadsquad, è stato per ora annunciato solo dall’uscita dei primi due singoli che andremo ad ascoltare, usciti anche in lacca su dubplate limitati, “Yèkèrmo Sèw” (feat. Don Fe, Craig Crofton, Piotr Zabrodzki) cover del padre dell’ Ethio-Jazz Mulatu Astake, e “ Ethiopian Riddim”. Entrambi uniscono il soul del reggae con la profondità del dub, e le geometrie della esclusiva scala minore etiope Tizita .

Dal secondo album “Mount Zion” di Zion Head, anch’esso ancora in lavorazione, ascoltiamo “Praise to Jah”, con il featuring del veterano britannico Macka B, con il quale il giamaicano condivide temi illuminati da positività e spiritualità.

Già disponibile, anche in pre-order per gli amanti del vinile, è “Revelation Time”, realizzato dalla coppia mentore-discepolo della dubcore scene, Iration Steppas e O.B.F., dal quale ascoltiamo “Roots Radics” e “Earthman Style”. In chiusura con “African Step”, dall’omonimo lavoro del 2019, si rimane nello stesso ambito respirando aria d’Africa, filtrata dalle macchine di Toroki, e affidata alla voce di Isayah.

 

Dub Version

Data di trasmissione
Durata 58m

Puntata dedicata alle potenti sonorità dub sparse per il mondo.

La scaletta:

Bill Laswell - Rebel Music (3 O'Clock Roadblock)

Mad Professor - Karmacoma

Creation Rebel - Crown Hill Road

Pachyman - Saturday

Joe Gibbs & The Professionals - No Bones For The Dogs

Joe Gibbs & The Professionals - No Man's Version

The Aggrovators - Gangster Dub

The Twinkle Brothers - Jahovah In Dub Majesty

Linton Kwesi Johnson - Defense Dub

Hollie Cook - Dubbing On

Fat Freddy's Drop - Ernie (DJ MU Dread Remix)

Jake Long - Crescent (City Swamp Dub)

 

Perudub

Data di trasmissione

Ventiduesima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Dopo una settima di pausa torna MDA in diretta con la ciurma ridotta ma con le solite good vibes. Senza Barabbas, in missione per il Perù, Mariano e Samer hanno fatto un riassunto degli aggiornamenti più importanti sul genocidio che porta avanti lo Stato d'Israele contro il popolo palestinese.

Nella seconda metà della puntata Barabbas ci ha portato in Perù, attraverso un mesaggio mandato da Cusco, per raccontare alcune cose della scena sound system peruviana della quale ha fatto anche parte come selecta ed MC. E sempre con Barabbas come guida spirituale siamo rimasti in Perù per un Autostop a 7" nel quale abbiamo girato il paese sudamericano per conoscere di più la sua giovane scena dub.

Certo che non è mancata la selection finale per salutarci fino alla prossima settimana con tante good vibrations.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

The Observers - Pass the pipe
Leroy Smart - The meaning of life
Jhonny Clarke - Marcus Garvey

Zion Train feat. Cora - Dissident Sound (Insintesi Remix)
Mystical Powa - Free Palestine
Razzle meets Sasquash - Dictator Vocal (Charlie Chaplin)

Autostop a 7"
Wildread - Paso en el Monte
Pangolín Sound System - Estado de Emergencia
Master Kush Dub System feat. El Yerbatero - Legaliza

Bunny Wailer - Rootsman skanking
Wailing Sounds - Lawless society
Car, Derajah & Winston McAnuff - Be careful
Pablo Gad - History
Roberto Sanchez & The Rockers Disciples - Some more politricks
Radio Fontani feat. Allo & Shanthi meet The Royal Horses + Version by Michael Exodus

"Women makes the world go round "

Data di trasmissione
Durata 1h 2m 1s

Puntata dedicata alle donne nella musica reggae, che inizia con la regina del Rocksteady Phyllis Dillion, e la sua versione di “Woman of the ghetto”(Marlena Shaw), seguìta in scia da “People makes the world go round”(The Stylistics), killer track cantata da Hortense Ellis, degna sorella di Alton.

Le liriche consapevoli trovano terreno fertile nel ritmo ipnotico e cadenzato di “ Dread out deh” di Joy White,  prodotta da Lloyd 'Spiderman' Campbell, e incontrano il lato mistico con la seguente “ Inna Jah children” di Dahima alla corte di Joe Gibbs.

Entriamo quindi negli anni '80 con qualche  fortunata ristampa degli ultimi tempi, ovvero “Don’t mash up creation” di Sharon Little, Shaka tune, e la combo Nya & Natty “One Love Stylee”.  Sempre dall’archivio del compianto Jah Shaka, ascoltiamo un'altra  traccia di Sis Nya, questa volta da sola con “Jah Jah way”. Prima di arrivare ai nostri giorni, sul piatto girano ancora “Cush” delle Abacush e la cover di Anita Ward“ Ring My Bell” cantata dalle Blood Sisters.

Dopo il giro di boa visitiamo gli studi di due produttori attualmente punto di riferimento della scena, il pioniere Neil Peirch degli Zion Train,  che produce Jah9 nella traccia “Fire”, e il giovane veterano Paolo Baldini che nel cortile di Kingston Papine incontra l' unconquerable Hempress Sativa di“Boom – Wah Da Da Deng”.

Nell’ultima parte della puntata si passa ai suoni "digikal" con produzioni made in EU, dall’ Italia di R.esistence in Dub e Sister Awa con “ Soundsystem”, passando per la Spagna con Chalart58 e Matah  in “Music Box”,  fino alla Francia di Maunudigital, nella sua session con la devastante Queen Omega di “Don’t call me local”.

Sul finale si riprende il volo dal vecchio continente,  per le ultimissime tappe nel Messico dagli Eskimo Attack con Irie Nanara e “Digital Has nuh merci”, e quella in Giamaica con “Toast” della Grammy Winner Koffee.

"Sound It !"

Data di trasmissione
Durata 1h 1m 6s

La puntata si orienta principalmente sulle nuove leve giamaicane, su produzioni locali e internazionali. In apertura Yaadcore, producer, cantante e dj di riferimento della Rockers Era del nuovo millennio, in combo con il veterano Fredlocks con “ Sufferation”, e en solo con “ Ghetto Youth” cede il passo a due brani dall’album più interessante del momento, “ Strenght” di Samory – I, dal quale ascoltiamo “ Jah Love” e “Outside” feat Lila Ike.

Si continua poi con i produttori born in Ja con Iffa Cush e le tracce  “ Headline” feat Jahzabra, e “ Sound It” cantata dal personaggio della puntata Dahvid Slur. Nato e cresciuto in Trench Town, fa parte della  nuova generazione, che a sua volta si ispira anche alla precedente delle ormai nuove icone Chronixx, Kabaka e Jr gong. In particolare, dopo la parentesi con Inezi e la sua “African Proverbs”, ascoltiamo  “Cyan Kill Rasta”, insieme allo scomparso Jo Mersa Marley,” Sound di Alarm”, e “Stay Alive”.

Nell’ ultimo blocco, ascoltiamo  la nuova produzione di Joe Ariwa cantata da Abel Miller e I Jah “Revolution”, che si allontana dalle consuete sonorità britanniche, segue un personale ri-edit extended della traccia “ Inspiration” di Caveman Dub & Dubbing Sun Feat. Lady Skavya, e infine “Be Prudent” dell’amico Freddie StorK.