Il 16 febbraio alle 14 ci sarà un'udienza per un'infermiera e un infermiere dello Spallanzani denunciati per diffamazione dall'ospedale e dalla ex direttrice generale dello stesso.
Corrispondenza con Flavio Rossi Albertini, avvocato di Alfredo Cospito, per aggiornarci sulle condizioni di salute di Alfredo e commentare il vergognoso dibattito mediatico delle ultime ore.
Pochi minuti fa, intorno alle 19 di oggi 31 gennaio, quatt4ro compagni che stavano facendo una scritta in piazza di Porta Maggiore vengono portati in caserma con l'intervento di sette volanti e della Digos. Mentre pubblichiamo sono in arrivo altre volanti.
Ore 20: corrispondenza dal presidio sotto la caserma dove sono stati portati i compagni su cui al momento non abbiamo novità.
Il presidio non è dentro piazza Dante, bensì in via Tasso davanti alla caserma
Oggi, domenica 29 gennaio, proponiamo un resoconto della giornata di lotta di ieri in solidarietà con Alfredo Cospito al 101esimo giorno di sciopero della fame, contro il 41bis e l'ergastolo ostativo soffermandoci sulla serata che ha visto le forze dell'ordine prima bloccare il tentativo di muoversi in corteo poi caricare inseguire i/le manifestanti, infine fermarne circa 40.
Nel secondo audio trovate la rassegna stampa dei giornali di oggi relativa al "caso Cospito", alle manifestazioni in solidarietà con Alfredo, alla criminalizzazione
Stasera, sabato 28 gennaio, al 101 giorno di sciopero della fame di Alfredo Cospito contro il 41bis e l'ergastolo ostativo, si è tenuta una manifestazione in piazza Trilussa nel quartiere di Trastevere che ha visto un'ampia partecipazione.
Le compagne e i compagni in piazza hanno mostrato la volontà di muoversi in corteo bloccata dalle forze dell'ordine che presto sono partite con una carica, sono seguiti inseguimenti, fermi e un gruppo numeroso di persone chiuse in un garage. Intorno all'una di notte veniamo a sapere che circa 35 persone sono state portate alla questura di via Genova.
A partire dalle note vicendi dell'aggressione a Roma Termini, parliamo del riconoscimento facciale.
Facciamo anzitutto una breve cronistoria del riconoscimento facciale, distinguendolo dalla "mera" videosorveglianza.
Guardiamo poi la situazione legale in Italia e andiamo ad indagare le basi del riconoscimento facciale, gli effetti che produce nei luoghi in cui è già utilizzato, i motivi profondi per cui è discriminatorio.
Non solo il riconoscimento facciale non funziona bene come ci vogliono dire. Gli errori che questi sistemi producono sono in maniera schiacciante più pesanti per i gruppi marginalizzati (in particolare le donne nere). Questi errori hanno delle ripercussioni reali sulla vita di queste persone. La ragione profonda di questi errori non è il caso ma esattamente la loro condizione di marginalizzazione. Sono quindi sistemi che riproducono ed amplificano le oppressioni già esistenti.
Cerchiamo di tenere uno sguardo sull'automazione, dato che la creazione di un dibattito consapevole su questo tema non è più rimandabile.
Sono 64 giorni di sciopero della fame e il Tribunale di Sorveglianza, lunedi 19 dicembre ha stabilito che il 41bis è una misura idonea e legittima per Alfredo, di fatto condannandolo a morte. Parliamo delle prossime mobilitazione con un compagno e del significato che ha questa misura in questo momento storico.
Venerdì 23 dicembre presidio al Ministero di Giustizia in Via arenula a Roma.
Torino 23/12 ore 16 presidio via Lagrange
Genova 23/12 ore 18 Piazza Raibetta
Madrid 23/12 ore 20 di fronte l'ambasciata italiana.
Cerchiamo di stabilire una cornice entro la quale discutere della mobilitazione contro il 41bis. Sono 44 giorni di sciopero della fame di Alfredo e a seguire anche Anna è ancora in sciopero, ma su questo il silenzio della stampa e non solo, è assordante e cosciente.
Oggi primo dicembre si è riunito il tribunale di sorveglianza di Roma per decidere se Alfredo Cospito rimarrà in 41bis per i prossimi 4 anni. Lungo tutta la mattina abbiamo cercato di dar voce non solo ai vari presidi, ma anche alle varie lotte che la repressione ha colpito. Soprattutto abbiamo sottolineato come di fronte alla repressione siamo tutt* uguali e chi lotta non sarà mai sol*. La lotta di Alfredo non è solo una lotta fra lui e lo Stato, fra gli/le anarchic* e lo Stato, ma è una lotta per continuare a lottare, per arginare quest'avanzata repressiva che potrebbe colpire chiunque oggi, come domani, voglia alzare la testa di fronte a una qualunque ingiustizia. Spesso magistratura e giornali cercano di tracciare una linea fra "buon* e cattiv*", differenza che rifiutiamo categoricamente in quanto per noi l'unica linea che esiste è fra chi opprime e che è oppress*. Esiste un unico orizzonte, crediamo sia importante essere unit* contro gli attacchi repressivi e per questo rilanciamo l'appuntamento di domani 2 dicembre sciopero generale e del corteo di sabato ore 14 – piazza della Repubblica, ROMA