Sentiamo l'avvocato Menzione da Diyarbakir dove la situazione repressiva dell'esercito turco è sempre più pesante. Coprifuoco, uccisioni, fermi, arresti, in particolare nel quartiere resistente di Sur.
[nella foto: macerie a Diyarbakir causate dalla barbarie imperialista]
Ucciso questa mattina durante una conferenza stampa il Presidente dell'ordine degli avvocati di Diyarbakir, Tahir Elci. L'avvocato è stato ucciso nel quartiere di Sur con un colpo alla testa da parte della polizia Turca.
Sentiamo l'avvocata Simonetta Crisci che a novembre ha partecipato alla carovana degli avvocati recatasi nel Kurdistan turco come osservatrice delle elezioni.
In quell'occasione sono state realizzate anche due interviste nel quartiere di Sur oggetto di attacchi ad ottobre da parte dell'esercito turco.
Prima mandiamo un'intervista rilasciata dall'avvocato Tahir Elci a radioradicale ad ottobre, poche ore prima che la polizia turca lo arrestasse per aver dichiarato che il Pkk non è un'organizzazione terroristica.
Il prof. armeno Baykar Sivazliyan presenta il suo ultimo libro Storie e leggende del popolo curdo.
Un viaggio tra la saggezza popolare antica per capire il ruolo fondamentale che la popolazione curda sta ricoprendo oggi in medio oriente. Il libro si può trovare a Roma presso UIKIonlus.
All'indomani dell'elezioni turche che hanno visto la vittoria del partito di Erdogan (49,3% dei voti) che ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi, facciamo un'analisi a caldo sulla situazione in Turchia e nel Kurdistan turco con una compagna della redazione di Onda Rossa che sta in Turchia in questi giorni convulsi.
Il partito filo-kurdo HDP, nonostante l'oscuramento mediatico e la repressione, ha registrato una leggera flessione (10,3%) rispetto alle precedenti elezioni; un risultato che comunque gli permette di portare 59 deputati nel Parlamento turco.
Quali sono le prospettive dell'HDP?
Inoltre, ulteriori aggiornamenti sulla situazione di un attivista italiano fermato ieri dalle autorità turche, ma poi subito rilasciato.
Una compagna al seguito della delegazione italiana di osservatori internazionali indipendenti (che hanno risposto all'invito del Partito Democratico dei Popoli -HDP per monitorare l’andamento delle elezioni legislative del 1° novembre in Turchia), racconta il clima che si respita nel Kurdistan turco alla vigilia delle elezioni politiche.
Un compagno che ha partecipato alla carovana per il Rojava, di ritorno dopo una permanenza di otto giorni nei territori della Turchia sud-orientale, racconta di questa esperienza facendo il punto sulla situazione di crisi politica a pochi giorni dall'attentato di Ankara.
La carovana internazionale che doveva recarsi a Kobane per portare aiuti umanitari è stato bloccata a Suruc dall'esercito turco. Partita il 12 settembre, la carovana ha come richiesta quella dell'apertura di un corridoio umanitario sul confine turco per permettere l'arrivo di aiuti alla popolazione di Kobane, per mesi sotto assedio dell'ISIS. Ascoltiamo una compagna femminista che racconta di come, invece, una delegazione di Kobane è riuscita a raggiungere gli internazionali.
Corrispondenza con un compagno kurdo che ci aggiorna sulla situazione politico-istituzionale turko/kurda e sugli ultimi rivolgimenti (militari e non) in terra kurda.