Con un compagno della comunità curda romana, rilanciamo il presidio di oggi alle h 15, in solidarietà con il popolo curdo, mentre continuano gli attacchi nel cantone di Afrin da parte dell'esercito turco contro le postazioni YPG.
Abbiamo contattato una compagna della Rete Kurdistan per diffondere l'appuntamento di domani 27 Aprile, giornata in cui si terrà un presidio dalle 15 al Pantheon in solidarietà con il popolo curdo dopo il bombardamento dell'aviazione turca avvenuta alle 2: 30 della mattinata di martedì 25 Aprile.
Invitiamo tutti e tutte a partecipare al presidio e diffondere la verità su ciò che sta succedendo in Siria e in Turchia per abbattere le narrazioni tossiche e, in questo caso, il silenzio dei media mainstream.
Non ancora definitivi i dati sul referendum in Turchia, ma il si è in vantaggio poco sopra il 50%. Non quindi la vittoria schiacciante che pensava Erdogan, soprattutto nelle grandi città infatti il no vince. Si aprono ora degli scenari preoccupanti ed interessanti in Turchia. Sentiamo due corrispondenze.
In diretta dal presidio curdo in piazza Venezia/p.za Madonna di Loreto a Roma. Continua lo sciopero della fame in corso in tutta Europa in solidarietà con i/le detenuti/e politici in Turchia.
Il prossimo 16 aprile si voterà in Turchia per ratificare o meno il referendum sul presidenzialismo. La vittoria del si sarebbe un trionfo per Erdogan. Continua anche la repressione sui prigionieri e le prigioniere curde nelle carceri turche che dal 7 febbraio sono in sciopero della fame. Infine la Russia che ne farà della Turchia? Questi gli argomenti trattati con un giornalista turco.
La situazione in Turchia é drammaticamente proccupante per tutti, ma sopratutto per chi si é opposto direttamente o indirettamente alle politiche del governo di Erdogan e alla sua svolta autoritaria. Durante lo stato di emergenza proclamato a luglio sono stati emanati una serie di decreti legge che hanno avuto lo scopo di depurare le istituzioni pubbliche da oppositori; anche Il mondo accademico è stato profondamente colpito dalle epurazioni. L’Università di Ankara e in particolare la facoltà di Scienze Politiche sono state tra le istituzioni più interessate dai provvedimenti, con 72 persone allontanate (tra cui importanti studiosi e intellettuali notoriamente di sinistra), decine di corsi annullati, dipartimenti completamente paralizzati, centinaia di tesi di laurea mai discusse.
Se ne parlerà in una lezione aperta con docenti della Sapienza di Roma e una dottoranda arrivata per la prima volta ad Istanbul come studentessaErasmus ma appassionatasi alla cultura e alla storia del Paese.
Attualmente si occupa di storia politica della Turchia contemporanea, dove torna spesso.
Rispondiamo all'appello dei docenti e degli studenti turchi, costruiamo spazi di solidarietà e lotta.
Appuntamento in Aula A (Scienze Politiche, Sapienza - p.le Aldo Moro, 5) alle ore 12.
Con una compagna che ha passato diversi mesi sull'isola, raccontiamo il contesto di repressione nei confronti delle persone migranti e il peggioramento della situazione da quando l'Europa ha stipulato l'accordo con la Turchia.
Un aggiornamento sullo stato della turchia dopo il cosidetto golpe e sulle dichiarazioni di Ocalan visitato dal fratello dopo un anno di totale isolamento.
Il prossimo 24 settembre è stata indetta una manifestazione nazionale a Roma in solidarietà con la resistenza curda attaccata in Rojava e nel Kurdistan curdo. Tutto ciò mentre l'Unione Europea continua a versare soldi alla Turchia per la gestione dei profughi frutto di una guerra, quella siriana, causata dalla stessa UE e dalla stessa Turchia. Corrispondenza e commenti.