1) Emanuela Bavazzano, vice presidente di Medicina Democratica parla della petizione per la denuclearizzazione del Medio Oriente a cui hanno già aderito decine di associazioni.
2) Con Samir Al Qaryoutisia, giornalista palestinese, facciamo un bilancio della manifestazione del 30 novembre a sostegno della Palestina.
3) Iniziativa del Comitato di lotta Villa Gordiani in preparazione della manifestazione in Campidoglio contro le grandi opere, 7 dicembre ore 15.
4) Due chiacchiere sul Giubileo.
5) No Inc di Albano sull'iniziativa del 7 dicembre.
6) Partecipata assemblea al Casale Alba due domenica scorsa, sulla sanità e sulla situazione di Villa Tiburtina.
1) Intervento di presentazione dei seminari sul movimento comunista all'Università;
2) Corrispondenza dall'Assemblea "Riapriamo Villa Tiburtina" sull'inizio dei lavori e le iniziative nel territorio;
3) Una donna racconta la sua esperienza con la Carovana Salvavisite contro le liste d'attesa;
4) Dall'Avvocato Francesco Romeo un focus sulla portata repressiva e la torsione autoritaria del disegno di legge "Sicurezza" in discussione al Senato. Ci racconta quindi la tre giorni di sciopero (4-5-6/11) e mobilitazione delle Camere Penali
Ultima puntata prima della pausa estiva, riflessioni su un anno di lotte e iniziative.
Intervento di un compagno dell'assemblea riapriamo Villa Tiburtina
Da studio una compagna del movimento per il diritto all'abitare fa il punto sulle lotte per la casa dall'accampata della Sibilla Aleramo alla discussione del DDL 1660/2024
Intervento di una compagna di Balia dal Collare sul percorso comune dei movimenti sociali, ambientali e per la salute verso il prossimo appuntamento del 13/7/2024 in provincia di Rieti. Illustra inoltre le molteplici battaglie ambientali che interessano i territori della provincia di Rieti (dall'acqua al gas fino alla devastazione del Terminillo)
Da studio riflessioni e valutazioni sul corteo del 6/7/2024 contro l'inceneritore e tappa del percorso comune dei movimenti,
Intervento di una compagna dell'Assemblea per la salute delle donne che fa un bilancio del lavoro dell'assemblea in questo anno politico
Infine rilancio degli appuntamenti per la Palestina e verso i 50 anni dall'assassinio di Fabrizio Ceruso (8/9/1974)
con Giulia della campagna Riapriamo Villa Tiburtina invitiamo le radioascoltatrici e i radioascoltatori a partecipare all'assemblea di sabato 11 maggio alle ore 17 al parco Cicogna(Via Furio Cicogna angolo via Giovanni Palombini)
A più di un mese dall'ipotetica data di inizio lavori a Villa
Tiburtina, la situazione è in completo stallo. Il nuovo commissario
della ASL Roma 2 ha promesso un incontro di cui siamo ancora in attesa,
IV Municipio e Regione tacciono, la struttura è completamente
abbandonata a sè stessa e le notizie che leggiamo sui giornali sono
tutt'altro che incoraggianti.
Da ormai 3 anni gli abitanti chiedono con forza di riaprire l'unica
struttura sanitaria pubblica presente a Rebibbia-Ponte Mammolo.
Nonostante tanti sforzi e l'ormai programmata riapertura, in quartiere
c'è preoccupazione rispetto alla trasparenza e alla partecipazione,
previste teoricamente in ogni documento della missione 6c1 del PNRR, che
nella pratica sono completamente assenti. Le fasi di progettazione e
(ipotetica) ristrutturazione di Villa Tiburtina si stanno realizzando in
modo fumoso e poco chiaro, le indicazioni delle istituzioni competenti
sono totalmente inadeguate.
Eppure, da questo territorio sono arrivate tante proposte alla ASL, al
IV Municipio, all'Università La Sapienza, alla Regione Lazio per creare
un vero modello di gestione partecipata della panificazione
socio-sanitaria. Lo Sportello Sanitario Mammut, anche in collaborazione
con alcuni dipartimenti della ASL, ha cercato di tracciare una strada
per legare comitati territoriali, case di comunità, istituzioni locali
e Servizio Sanitario Nazionale. Attraverso uno stretto legame con le
comunità locali e una completa trasparenza e condivisione delle
attività di pianificazione, l'obiettivo è costruire una vera medicina
di prossimità che sia a misura del territorio in cui insiste. È
semplice: si tratta di applicare quello che tante leggi e provvedimenti
dicono da tempo, in ultimo la missione 6c1 del PNRR. La sanità territoriale passa necessariamente per interlocuzioni continue con i
quartieri e tutti gli attori coinvolti. Non basta sbandierarlo sulla
carta, non basta decantarlo sui giornali tanto a destra quanto a sinistra.
Purtroppo, allo stato attuale, l'atteggiamento sembra più oppositivo
che collaborativo. Un muro di gomma respinge sistematicamente, e a
diversi livelli di amministrazione, tutte le istanze che la campagna
Riapriamo Villa Tiburtina sta sollevando e portando all'attenzione.
Anzi, la direzione in cui si sta procedendo è completamente diversa,
tutta rivolta alla privatizzazione totale dei servizi socio-sanitari.
Negli ultimi giorni il Ministro della Salute Schillaci e il presidente
della Regione Lazio Rocca hanno proposto ancora un volta di coinvolgere
i privati e l'intramoenia per snellire le liste d'attesa. Il recente,
ultimo decreto PNRR ha sottratto fondi alla sanità territoriale, e le
case di comunità continuano ad essere cattedrali nel deserto che con
buona probabilità finiranno per essere cliniche convenzionate.
Non c'è più tempo. Villa Tiburtina, e più in generale il nostro
territorio, sono un esempio emblematico di come le cose stanno andando,
e di come potrebbero andare, nel resto della città e del Paese. Per
fortuna, nei quartieri romani e non solo si stanno diffondendo sportelli
sanitari, ambulatori e coordinamenti che propongono un altro modello di
sanità, di salute e di cura. A partire da Villa Tiburtina, proviamo a
costruire dei terreni comuni di vertenza per una sanità pubblica,
universale, umanizzata e di prossimità.
NON C'È SALUTE SE NON È DI TUTT@
Riapriamo Villa Tiburtina - Comitato di Quartiere Mammut
1) Ampio confronto sul governo dei nostri corpi a partire dall'esperienza pandemica con la partecipazione dell'antropologa Stefania Consigliere e dell'antropologo Osvaldo Costantini;
2) Dall'assemblea di Villa Tiburtina sull'iniziativa alla ASL RM2 martedì 11/4 sull'assenza di medicina territoriale e medici pubblici per i denti;
3) Intervento di un compagno del movimento di lotta per la casa per presentare la due giorni del 15 e 16 aprile a Porto Fluviale sul "recupero della città e dell'abitare";
4) Presentazione dell'iniziativa di screening oncologico con la ASL Roma2 il 19/4 all'occupazione abitativa "4 Stelle" a via Prenestina 944C
Con un compagno dell'assemblea Riapriamo Villa Tiburtinaparliamo del presidio sotto la ASL Roma 2 previsto per martedì 11 aprile alle ore 11 in Lgo De Dominicis per chiedere risposte a domande poste da tempo e da tempo rimaste inevase.
Di seguito il comunicato che chiama al presidio:
È da ormai un anno e mezzo che cerchiamo una interlocuzione con Asl e Regione, per portare all’attenzione degli organi competenti la grave condizione del IV Municipio e del quartiere di Rebibbia, dove mancano ospedali e punti di riferimento pubblici per la salute.
Dopo aver richiesto la riapertura della struttura abbandonata di Villa Tiburtina, abbiamo deciso di mostrare dati alla mano l’emergenza quotidiana che vive il nostro quartiere, attivando una inchiesta con un questionario, diffuso sul territorio in modo partecipato e proattivo, cui hanno risposto più di 300 persone. Grazie a questo lavoro abbiamo quindi raccolto la percezione degli abitanti locali sulle criticità dell’offerta pubblica socio-sanitaria e sulle difficoltà di accesso al SSN, individuando i settori maggiormente carenti dove è necessario intervenire.
Grazie ad uno screening pedo-odontoiatrico, cui hanno aderito oltre 50 bambine e bambini del quartiere, abbiamo ulteriormente approfondito l’inchiesta, focalizzando l’attenzione su uno specifico settore della medicina specialistica. Tale percorso partecipato e partecipativo, cui hanno aderito tante realtà associative e singole persone del IV Municipio, mostra un possibile percorso di sviluppo per il SSN, verso la costruzione di un ruolo proattivo della comunità nelle scelte che riguardano la propria salute e verso la costruzione di una rete locale capace di dare sostanza alla missione 6C1 del Pnrr. Le linee guida del Lazio per la realizzazione delle infrastrutture di comunità (case, ospedali ecc.) contemplano una ridefinizione dei principi del SSN, verso una maggiore partecipazione comunitaria.
Non chiediamo la Luna, ma chiediamo che si dia risposta a chi ha attivato dal basso un processo che la stessa Regione e gli stessi organi competenti avrebbero, già da tempo, dovuto iniziare a realizzare. Chiediamo un incontro, ma non siamo più disposti a venire rimbalzati per mesi o ad aspettare in silenzio. Questa volta convochiamo una piazza di protesta per l’11 aprile presso la Asl Roma 2, che revocheremo solamente se verrà fissato un incontro con i vertici della Asl stessa.
1) Firenze 18/2 manifestazione casa, reddito, salute, lavoro
2) Roma 16/2 terza udienza del processo contro infermier@ dello Spallanzani per aver denunciato le condizioni di sfruttamento dei lavoratori e di tagli alla sanità
3) Deragliamento di un treno merci nell'Ohio, un disastro ambientale dai contorni indefiniti di cui non si parla
4) Roma Rebibbia/Ponte Mammolo, iniziativa a Casale Alba2 sull'assenza di presidi pubblici odontoiatrici e per aprire una vertenza con la ASL
5) Brevi considerazioni sulle elezioni regionali del Lazio
Questa mattina una delegazione di compagne e compagni di "Riapriamo Villa Tiburtina" sono andati a un incontro con ASL Rm2, il direttore del distretto 4 e la regione Lazio attraverso il capo segreteria dell'assessore D'Amato. Com'è andato e quali saranno i prossimi passi di questa lotta ce la racconta un compagno.
Insieme ad una compagna del comitato per la Riapertura di Villa Tiburtina parliamo dell'iniziativa di oggi alle 16 davanti a Villa Tiburtina con una passeggiata rumorosa e un'assemblea pubblica a microfono aperto. Analizziamo i problemi della sanità pubblica, e la necessità di presidi territoriali per la salute e la prevenzione, e di come le istituzioni stiano ignorando le istanze costruite da anni all'interno del comitato, e del rischio di una riapertura di questo polo sanitario che sia un nuovo favore ai privati, e che non garantisca una sanità universale e gratuita per tutte e tutti.