Lettura comunicati da Wallmapu sull'omicidio del Werken Alejandro Traunquil, omicidio Domingo Chok Che in Guatemala, corrispondenza con la Rete Internazionale in Difesa del Popolo Mapuche sullo sciopero della fame dei prigionieri politici ad Angol.
lettura comunicati da PuelMapu, Lof Winkul Mapu e da Gulumapu. Audio da un compagno in Brasile sulla condizione delle popolazioni indigene dell'Amazzonia brasiliana rispetto all'attuale emergenza sanitaria. Audio in spagnolo di auguri alla Radio per il 43esimo anniversario.
Il primo audio in diretta dall'Argentina con Auka del Pu Lof in Resistenza di Cushamen che ci ha raccontato e aggiornato sul tampone che è stato fatto al Lonko Facundo Jones Huala, dopo che lunedì scorso era stato sottoposto a colloquio con una psicologa della Gendarmeria, poi risultata positiva.
Il secondo audio è il racconto di Dego da Lima, prigioniero politico, che ci racconta delle ultime rivolte nel carcere Castro Castro , e che sono state represse lasciando nove morti tra i prigionieri. 96 detenuti di un intero padiglione sono malati e positivi e 5 i morti.
Al telefono con una compagna della Campagna per l'Assoluzione di Higui, scopriamo che il processo che si doveva tenere i prossimi giorni è invece stato spostato ad Agosto, ma la notizia non è del tutto negativa. Intanto continua la rete di appoggio ad Higui e di organizzazione del festival che la accompagnerà nei giorni del processo.
Da El Bolson abbiamo parlato con due compagne Mapuche del Pu Lof in resistenza di Cushamen che ci hanno raccontato dell'esperienza della loro riappropriazione territoriale iniziata il 13 marzo del 2015, e attraverso questa, la storia della persecuzione politica e giudiziaria del Lonko Facudo Jones Huala e di Santiago Maldonado, sparito durante l'operazione della gendarmeria che reprimeva la manifestazione di protesta per l'arresto del Lonko, e riapparso morto 71 giorni dopo nel fiume del territorio della comunità. Una storia di repressione di una comunità che vive in autonomia rivendicando la terra da sempre abitata dal popolo nazione Mapuche, e di uno stato asservito alla famiglia imprenditrice Benetton, a cui mette a disposizione il braccio armato in un gioco di oppressione quotidiana delle comunità in resistenza.
La trasmissione del 28 novembre, abbiamo aperto facendo il punto sulla storia de La Mimo, partendo dall'unico scritto che riteniamo veritiero ovvero il cominucato di ABOFEM , il gruppo di avvocatesse che segue gratuitamente il caso di Daniela Carrasco, e poi da Santago , Marcelo Garay ci ha raccontato chi forma questo gruppo tecnico che dovrebbe arrivare a mettere in piedi una costituente mentre il presidente non sa fare altro che proporre leggi di sicurezza contro gli incappucciati.
Intanto continua la repressione contro le piazze con persone che perdono la vista, desaparecidos e arresti sommari, i getti di acqua degli idranti che provocano piaghe da elementi chimici e perdigones sparati al volto come pratica comune.
Tre audio, il primo con la traduzione dell'intervista ad Adriana Guzmàn, femminista comunitaria, che ci aiuta a capire come si è arrivati a questo golpe fascista razzista, ma anche dichiaratamente in opposizione violenta contro le organizzazioni sociali e i popoli indigeni, dopo tanti eventi che lo hanno preceduto.
Il secondo audio è la sua intervista orginale in spagnolo
Il terzo audio è tutta la trasmissione a cui ci ha raggiunto Mariano, e con lui abbiamo commentato gli eventi tra la Boilvia e il Cile sottolineando la violenza estrema della repressione ma anche il coraggio della permanenza nelle piazze e del livello di lotta e resistenza.
Marcelo Garay torna a raccontarci, dopo una settimana, come continua la mobilitazione di tutto un paese che ha ricominciato a parlarsi oltre che a scendere in piazza e difendersi. Mentre Pinera e il suo governo, senza una agenda e un programma, stanno promulgando la nuova legge per la sicurezza che viene dal popolo ricevuta con una risata.
Nel secondo audio abbiamo invece chiamato Geraldine da Milano, compagna della Rete Internazionale in Difesa del Popolo Mapuche, un popolo che porta avanti la propria resistenza davanti allo stesso nemico da decenni e vede nelle piazze di questi giorni un nuovo alleato, che si unisce a quei compagni e compagne figli e figlie della dittatura che non hanno mai smesso di lottare e discendere in piazza.