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antifa

Torino: oggi udienza per il compagno fermato al corteo antifa

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Si terrà oggi l'udienza di convalida dell'arresto per un compagno che è stato fermato durante la carica della polizia che cercava di fermare gli antifascisti che hanno disturbato Sabato a Vallette-Lucento la mobilitazione dei fascisti in ricordo delle foibe. In questo week end importante per l'antifascismo, dopo i fatti di Macerata, è stato chiaro in tutte le città l'atteggiamento di polizia e istituzioni nel difendere la libertà di manifestare per fascisti e razzisti.

 

Aggiornamenti: domani mattina alle 1030 ci sarà l'udienza a porte chiuse con l'accusa di resistenza aggravata.

Aggiornamento di martedì: il compagno è stato rilasciato con obbligo di firma

Corteo Antifascista a Genova

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★ CORTEO ANTIFASCISTA ★

TORNIAMO NELLE STRADE PER CONTRASTARE LE POLITICHE FASCISTE DI GOVERNO E I NEOFASCISMI DILAGANTI.

Mentre vengono chiuse le frontiere e costruiti lager in Libia, mentre lo sfruttamento diventa legge, mentre avanza la devastazione dei territori in nome del "progresso" e si chiudono gli spazi di libertà per chi non acconsente, Genova scende in piazza a gran voce per dire che la città che vogliamo è antirazzista, antisessista, anticapitalista, contro l'omofobia, solidale e accogliente.

COMBATTEREMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO,
LA REPRESSIONE NON CI FERMERA’!

3 FEBBRAIO 2018 ★ H 15
@ Piazza De Ferrari

Verona: 6 Ottobre presidio "Fuori Casapound da Veronetta"

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Corrispondenza con un compagno di Verona antifascista per parlare del presidio di domani 6 Ottobre alle ore 20 in Piazza Santa Toscana a Verona.

Di seguito l'appello di convocazione:

 

FUORI CASAPOUND DA VERONETTA


Basta aggressioni!!!

Sabato 23 settembre si è verificata l’ennesima aggressione neofascista a Verona, l’ultima e la più grave di una serie di episodi che sono cominciati nel quartiere di veronetta da quando la sede dell’organizzazione politica Casapound ha deciso di aprire proprio qui, cinque mesi fa. Da allora il susseguirsi di violenze e minacce è andato crescendo.

La notte di venerdì 9 giugno tre ragazzi vengono aggrediti a freddo, in via San Francesco, da un gruppo di militanti di Casapound; a supportare l’azione intervennero pochi minuti dopo altri simpatizzanti, di cui uno brandiva nella mano un coltello.
La sera di Martedì 13 giugno, due ragazzi in motorino vengono seguiti di corsa da un gruppo di neofascisti vicino all’università.
La sera dell’11 luglio tre giovani ragazzi che passeggiavano in via dell’artigliere, riconosciuti come appartenenti a movimenti libertari, vengono prima seguiti in macchina, poi a piedi e infine rincorsi e colpiti da due noti militanti dell’organizzazione.

Questi sono solo alcuni degli episodi, prima di arrivare a sabato 23 settembre.
Dopo mesi di minacce e aggressioni un gruppo di ragazzi decide di ricominciare a vivere il quartiere in maniera più attiva, anche organizzando dei concerti in una zona confinante alla sede di Casapound, in un locale dove storicamente si sono sempre trovati a suonare molti gruppi. Il primo concerto, con più di duecento partecipanti si svolge il 15 luglio, e il secondo, per l’appunto, a fine settembre.
La serata si svolge inizialmente in tranquillità, ma come in quella precedente, finito il concerto, un gruppo schierato di fascisti comincia ad avanzare verso i partecipanti. Intervengono le forze dell’ordine, che si interpongono tra i due gruppi; la situazione rimane tesa per un’ora, fino a quando i fascisti cominciano ad allontanarsi.
Poco dopo alcuni partecipanti al concerto decidono di spostarsi dal locale, ma appena imboccata via dell’Artigliere, da via Mazza, escono di corsa una dozzina di militanti di Casapound. Coprendosi il viso, aggrediscono con cinghie e bottiglie i giovani, insistendo con calci e pugni nonostante fossero già a terra.

Non c’è da meravigliarsi che anche in un quartiere come veronetta, possano succedere episodi come questo, dato che viene lasciato spazio a circoli fascisti.
Da molti anni ormai nella città di Verona grazie al razzismo e all’intolleranza verso il diverso, sempre più dilaganti, si è creato un clima favorevole a questi episodi. Giustificato anche da un processo di gentrificazione delle zone limitrofe al centro città, messo in atto dalla giunta Tosi e portato avanti dal neo sindaco Sboarina. Come sempre Verona insegna e anticipa la maggior parte delle mosse repressive, che poi si estendono su tutto il territorio nazionale, trovando perfetta applicazione con il nuovo decreto sicurezza di Minniti.
Una lotta contro il “degrado” in nome del “decoro”, iniziata sistematicamente una decina di anni fa, che continua a puntare il dito su gruppi di giovani bivaccatori, senza tetto, piccoli spacciatori, disoccupati, oziosi ecc.. conferendo sempre più potere alle forze dell’ordine, che non esitano a multare e a sgomberare violentamente i soggetti che si rifiutano di sottostare a queste imposizioni.
Ci troviamo di fronte ad un comune che censura presentazioni di libri con tematiche sessuali perchè ritenuti volgari, che recinta e impone orari a spazi pubblici e incentiva l’apertura di centri commerciali devastando zone verdi.
Chiunque protesti e si ribelli viene prontamento represso con denunce e limitazioni.
In questo contesto brevemente illustrato, sono invece liberi di muoversi svariati movimenti neonazisti, come Fortezza Europa, con la loro nuova sede nel quartiere di San Zeno, Verona ai veronesi, Casapound e Forza Nuova, poichè evidentemente contribuiscono al decoro e contrastano il degrado urbano, con metodi efficaci come: assalti e sassaiole sui migranti; ronde di intimidazione sugli autobus; presentatosi in determinati luoghi armati di cinghie e bottiglie con fare minaccioso; andando a caccia del diverso da menare, indipendentemente che lo sia per stile di vita, ideali politici, fede calcistica, o colore della pelle.

Queste sono le ragioni per cui abbiamo deciso di lanciare un primo momento di risposta forte e determinato. Un presidio aperto a tutte e tutti che scenda in piazza non solo per denunciare quanto accaduto nella notte di sabato 23 settembre, ma che possa essere l’inizio di un percorso da costruire assieme, contro tutti i fascismi.

Berkeley, il campus antifa

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Continuano le lotte all'interno del campus di Berkeley contro l'ingerenza fascista. Questo in un clima di diverse manifestazioni in USA dei suprematisti bianchi, culminata con l'uccisione di una compagna a Charlottesville. Ne parliamo con un compagno. 

diy invasion - trasmissione del 23 maggio 2017

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Presentiamo la seconda edizione del Metal Against Shit che è, come comunicato da chi lo organizza:  "un festival Metal Antifascista realizzato per aggregare un movimento di gruppi e partecipanti a cui interessi:

– Dimostrare, sia all’interno che all’esterno della nostra scena,
che i metallari antifascisti esistono e che sono attivi in quanto tali.
– Diffondere la cultura della condivisione, del D.I.Y.
e degli spazi occupati all’interno della scena Metal.
– Stimolare nella scena Metal una presa di posizione più netta."

Ne parliamo in studio con Ulderico, uno tra gli organizzatori del fest.

Playlist della trasmissione:

1) GRUMO - NON HAI SCUSE

2) AIRLINES OF TERROR - UFO/TESLA

3) HIEROPHANT - MASS GRAVE

4) EKPYROSIS - PROFOUND DEATH

5) GRAVESITE - SUBMERGED IN VOMIT

6) VERANO'S DOGS - THE RISING OF THE NECROTIC HOUNDS

per ricordare roberto "er patata"

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15 febbario 2012, 15 febbraio 2017. sono passati 15 anni dalla scomparsa di roberto massi detto er "patata". redattore di radio ondarossa, appassionato e "esperto" di musica: quando per mezzo della musica era possibile veicolare e "parlare" di politica, di lotte, di  conflitto. aderente alla "sottocultura"skin head, se essere skin head significava essere antifascisa, aggregare sotto le insegne del movimento red-skin, proletari e pischelli di strada.
ma questo è troppo poco. roberto per noi era un "compagno" con cui condividemmo speranze, illusioni, sogni e tanto tempo passato in qusti cento metri di via dei volsci.
il 15 febbraio è perciò l'occasione per chi - come noi - ha fatto un pezzo di radio ondarossa insieme a lui, di confrontarci con il presente, con i giovani skin head della "crew" torpedos, oggi attivi per le strade della metropoli.
ne esce fuori 'sta roba qua:

palkosceniko al neon: radice di due

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noi ci proviamo ogni volta farla seria, a cominciarla bene....ma viene così. non c'è verso.
palkosceniko al neon tornano a 25'oclock, dopo 5 anni, dopo cambi di formazione, tanti live, e un grande impegno. si riproduce così il medesimo caos creativo:
bnad proveniente da guidonia attiva da oltre 10 anni, sono diventati riferrimento, non solo musicale, per le nuove generazioni e per quel territorio di periferia.
radice di due, questo il titolo del loro ultimo lavoro, viene raccontato durante la trasmissione, ma, come al solito, in mezzo a una teoria di divagazioni e scherni, saluti a buffo, interruzioni e microfoni lasciati aperti, escono anche fuori parole esplicite, e pensieri rivelatori: ve li dovente andare a "capare"  ancoltando un ora e 50 minuti di confusione.

diy invasion - trasmissione del 30 giugno 2016

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In questa puntata collegamento telefonico con Mastello da Torino che ci presenta "Torino Hardcore City Antifa' fest", un 'iniziativa nata dal coordinamento di alcuni collettivi antifa di Torino, per rinsaldare una rete antifascista attiva e di solidarietà tra i vari quartieri di Torino, il tutto a sostegno della cassa lotte Torino Antifà. Buon ascolto!

 

Non delegare! Partecipa!

scrivici a: fantasma@ondarossa.info

 

In scaletta:

Barbera & Champagne - Pirata

Mucopus - Ne centro ne sociale

S-Contro - Torino hardcore

Via Luminosa - Indelebile

Kontatto - Le vostre guerre

Amikristi and the bad sisters - Uomini con piedi con patate e donne patate con piedi