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A venti anni dal massacro di Jenin

Data di trasmissione
Durata 1h 11m 28s

Venti anni fa l’esercito israeliano ha bombardato e assaltato il campo profughi di Jenin per oltre dieci giorni. Era parte dell’operazione israeliana “Scudo Protettivo” durante la quale Israele ha inviato truppe nel cuore delle sei principali città della Cisgiordania occupata e nei villaggi e i campi profughi vicini, che erano sotto il controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese.

Di cosa è cambiato, delle lotte, delle molte forme della resistenza palestinese e di come se ne parla nel mondo
ne parliamo con la Coordinatrice delle relazioni internazionali e membro della segreteria internazionale del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS.

Criticare Israele non è antisemitismo

Data di trasmissione
Durata 17m 51s

L’11 gennaio scorso, in Spagna, otto attiviste ed attivisti,che rischiavano di finire in carcere per aver promosso una campagna nel 2015 di boicottaggio nei confronti di un artista filo israeliano, sono stati prosciolti dalle accuse che avrebbero potuto costar loro dai quattro ai sei anni di reclusione.La causa è stata definitivamente archiviata dopo l’accoglimento da parte del Tribunale di Valencia del ricorso presentato dalla difesa. Nel pronunciamento dell’Audiencia si rileva che «i fatti che si considerano suppostamente delittuosi si riducono in realtà all’attribuzione al musicista di un presunto posizionamento rispetto alla politica del governo d’Israele, e non sono motivati dalla sua condizione di ebreo, dalla sua religione o da qualsiasi altra circostanza»

di questa ed altre sentenze di assoluzione per accuse di antisemitismo in Francia ed in Germania ne parliamo con una compagna della campagna bds Italia.

Intervista a Khalil

Data di trasmissione
Durata 38m 35s

Khalil è un giovanissimo compagno ghazawo, militante per la campagna BDS – Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni – e attivista per i diritti umani.  È uno studente di scienze politiche che vuole proseguire i suoi studi con un master sull’apartheid imposta dal governo Israeliano. Oltre allo studio si occupa dell’insegnamento della lingua inglese e collabora con dei musicisti (Gaza Blues) con cui hanno rifatto delle canzoni popolari palestinesi, collezionate in un album che si chiama ‘Tyrants’ Fear of Songs’. È affetto da un cancro alla colonna vertebrale e periodicamente ha bisogno di cure quasi mai presenti sul territorio Ghazawo, che lo portano a dipendere dai permessi delle autorità sioniste per farsi medicare a Gerusalemme. È in questo contesto che alcune/i compagne/i sono entrate in contatto con lui, quando era in riabilitazione post trapianto di midollo presso l’ospedale Al Mokassed di El Quds.

Intervista realizzata da un gruppo di compagne e compagni provenienti da diverse realtà ed esperienze in giro per l’Italia, e non solo. Tutte/i con l’interesse e la volontà di portare, per quanto possibile, solidarietà al popolo palestinese e alla loro lotta contro l’occupazione e per l’autodeterminazione.

Sabato 27 Giugno: Manifestazione per il riconoscimento della Palestina

Data di trasmissione
Durata 25m 40s

Con una compagna del movimento BDS- Boicottaggio Disinvenstimento e Sanzioni parliamo della manifestazione contro l'annessione allo stato di Israele dei territori palestinesi occupati che ci sarà a Roma Sabato 27 Giugno alle ore 16 da piazza del Campidoglio.

In merito a questo è importante sottolineare che proprio in un comunicato pubblicato il 16 Giugno, 47 esperti indipendenti delle Nazioni Unite hanno condannato il piano israeliano di annettere parti consistenti del territorio cisgiordano a partire dal 1 luglio. Un progetto che, si legge nella nota, “intensificherà le violazioni dei diritti umani dei palestinesi”. Gli Emirati Arabi, intanto, aprono sempre più ad Israele: “Abu Dhabi può lavorare con Tel Aviv in alcuni campi” (Fonte: nena-news)

Inoltre, la compagna ci aggiorna sulle varie campagne attive: come quella contro i droni killer di Israele in Europa

 

 

 

 

 

 

 

USA politiche razziste ed estere nell'epoca trump

Data di trasmissione

Una compagna ci racconta delle pratiche razziste messe in atto dall'ICE agenzia per il controllo delle frontiere e dell'immigrazione. Ci sono stati già vari casi negli Stati Uniti di persone con cittadinanza americana arrestate e detenute perchè sospettate di essere immigrate irregolarmente nonostante abbiano la cittadinanza americana.

Pratiche israeliane nei confronti del popolo palestinese e questione dell’apartheid.

Data di trasmissione
Durata 23m 37s

Intervista a Virginia Tilley, docente di Scienze Politiche della Southern Illinois University e co-redattrice del rapporto ONU "Pratiche israeliane nei confronti del popolo palestinese e questione dell’apartheid". Il rapporto come già detto nelle precedenti trasmissioni ha una storia controversa, clicca qui per saperne di più.

Il rapporto evidenzia le modalità che il governo israeliano continua a utilizzare per frammentare la popolazione palestinese e come queste modalità siano molto simili a quanto accaduto in Sudafrica, inoltre Tilley è convinta che sulla questione israelo-palestinese occorra cambiare paradigma e passare da quello dell’occupazione a quello dell’apartheid. 

L'intero rapporto è stato pubblicato da Bds-Italia e Progetto Palestina e tradotto da Traduttori per la Pace, disponibile online.

Del rapporto abbiamo parlato anche in queste due trasmissioni:

https://www.ondarossa.info/newsredazione/2019/03/iniziativa-bds-15-marzo-presentazione

https://www.ondarossa.info/redazionali/2019/02/bds-aggiornamenti

Iniziativa BDS il 15 marzo: Presentazione del rapporto sull'apartheid israeliana

Data di trasmissione
Durata 9m 22s

Una compagna della rete BDS, boicottaggio disinvenstimento e sanzionamento, parla e introduce l'iniziativa che si svolgerà il 15 marzo alle ore 18 fino alle 20 in via Firenze 38 in cui si presenterà con la prof.a Virginia Tilley del rapporto  “Pratiche israeliane nei confronti del popolo palestinese e questione dell’apartheid.” Il rapporto è stato poi ritirato su pressioni di Israele dopo 48 ore, vicenda che portò alle dimissioni, per protesta, della responsabile dell’ufficio ONU che l’aveva commissionato.