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Venerdì 20 maggio: donne in piazza contro la violenza maschile e le strumentalizzazioni a fini razzisti

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Con una compagna in studio presentiamo la manifestazione di donne indetta per domani 20 maggio alle 18 (partenza alle 19) nel quadrante est, concentramente a Largo Agosta.

 

Segue comunicato di indizione

 

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Unite per gridare

La violenza contro le donne la fanno gli uomini

Non ha confini, non ha passaporto, non ha classe.

Per la nostra libertà e autodeterminazione


 

Dopo lo stupro di una donna avvenuto pochi giorni fa nei pressi di via Teano e il vile tentativo di strumentalizzarlo a fini razzisti e securitari, scendiamo in strada per esprimere la nostra solidarietà a lei e tutte le donne che hanno subito e subiscono violenza ogni giorno nelle case, nei posti di lavoro, nelle strade, nei C.I.E. e in ogni dove.

La violenza maschile contro le donne è sistemica, le offende, le molesta, le percuote, le stupra, le tratta come oggetti identificandole esclusivamente nelle funzioni sessuale e riproduttiva. E’ la violenza del femminicidio e colpisce tutte.

Mentre politica e istituzioni sbandierano slogan a difesa delle donne, si rende di fatto inapplicabile la legge sull’aborto, si chiudono i consultori e si tagliano i fondi ai centri antiviolenza, si precarizzano le vite.

Il corpo delle donne strumentalizzato e abusato, è da sempre terreno di conquista economica, politica e sociale.

La violenza maschile non è un’emergenza, come vorrebbero farci credere per approvare leggi come il pacchetto sicurezza: è strutturale e quotidiana. Le strumentalizzazioni securitarie sono un’ulteriore violenza contro le donne perché spostano l’attenzione dissimulando un problema molto più profondo: il patriarcato.

L’obiettivo è sempre lo stesso: il controllo sul corpo delle donne agito da uomini che, sia che propagandino una fede sia che indossino una divisa, vorrebbero privarci della nostra autodeterminazione.


 

Nessuna delega: la prima parola e l’ultima sul corpo delle donne è delle donne.


 

Le strade libere le fanno le donne che l’attraversano.


 

Rivendichiamo l’autodifesa e la solidarietà femminista.

 

 

CORTEO DI DONNE VENERDI’ 20 MAGGIO ORE 18 DA LARGO AGOSTA

 

 

FEMMINISTE ANTIFASCISTE E ANTIRAZZISTE

 

Tecnologia e decrescita

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In questa puntata parliamo di cryptomonete, ovvero valute basate sulla crittografia, che, a differenza delle banconote, non devono basarsi sulla fiducia e sulla autorità, dunque su una coercizione esercitata da stati, banche ed altri potentati. Sono valute che consentono un controllo distribuito e che dunque facilitano le relazioni tra singoli e comunità, eliminando le intermediazioni di banche o altri soggetti terzi che attualmente gestiscono in modo centralizzato il credito delle persone.

 

In particolare presentiamo il progetto D-CENT (Decentralised Citizens ENgagement Technologies), che intende fornire strumenti di controllo economico e democrazia partecipativa alle comunità di cittadini e alle organizzazioni che cooperano alla realizzazione di progetti sociali. L'idea è quella di superare i freddi e spesso insensati algoritmi di cryptomonete come BitCoin, basati su cicli macchina, con la Social Proof of Work, ovvero sulla prova di un lavoro, attività o cura esercitata a favore della comunità.

 

Per ascoltare la puntata, cliccare sul link qui sotto:

 

Puntata 27 del 9 maggio 2016 - Tecnologia e decrescita

 

Donne nella storia

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In questa puntata parliamo di Trotula de Ruggiero  (sec. XI)
 
Fu la più famosa delle ”Mulieres Salernitanae”, le Dame della Scuola Medica di Salerno, dove la scienziata studiò e insegnò. Le sue teorie precorsero i tempi in molti campi tra cui quello della prevenzione e dell'igiene. Fu autrice di trattati di medicina che mostrano eccezionali conoscenze in campo dermatologico, ginecologico ed ostetrico. La sua figura si inserisce nella lunga tradizione - che attraversa l'Antichità e il Medioevo - delle donne attive in professioni mediche. La sua eccezionalità è dovuta al fatto di aver scritto il proprio insegnamento, ponendolo sul piano di un sapere tramandabile.

 

Per ascoltare la puntata, cliccare sul link qui sotto:

 

Puntata 25 del 18 aprile 2016 - Donne nella storia

 

Donne nella storia

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"Economia di Cura"
 
Una riflessione sull’Economia della Cura che parte dalle seguenti premesse metodologiche:
 
1) critica al sistema capitalistico/patriarcale;
2) esistenza e consapevolezza che esiste una crisi ambientale diffusa dalla quale emergono profondi limiti strutturali del sistema economico attuale;
3) riferimento ai testi sulle società matriarcali, decrescita e spiritualità della donne;
4) superamento del concetto di lavoro di cura e degli studi e delle riflessioni fin qui svolte dalle donne femministe nel mondo. Un esempio di percorso alternativo è il lavoro “Economia della sussistenza”;
5) riappropriazione delle attività delle nostre tradizioni locali, definibili come arte della manualità e della cura, definite da Ida Farè “Intelligenza della cura”;
6) lavoro esperienziale, non frontale, condiviso, sulla parola cura e manutenzione del mondo;
7) tessitura condivisa delle parole chiave su economia della cura.
 
ECONOMIA E CURA
Quale è il significato di economia e il significato di cura?
 
ECONOMIA DI CURA
Riferimento al lavoro di Riane Eisler “Creare una economia di cura”:
- I sei capisaldi dell’economia della cura
- Sette azioni concrete per una economia di cura
- Le neuroscienze danno lezioni di economia
 
MANUTENZIONE E CURA
Un contributo alla trasformazione.
 

 

Per ascoltare la puntata, cliccare sul link qui sotto:

 

Puntata 20 del 7 marzo 2016 - Donne nella storia