donne
8 marzo: 24h di trasmissioni femministe e lesbiche a cura di MFLA
Non c’è 2 senza 3!!!!
Di nuovo, quest’anno, per l’8 marzo, 24 ore di trasmissioni radiofoniche di femministe e lesbiche!
Dopo le belle avventure condivise degli ultimi due anni, in cui tante voci di donne, femministe, lesbiche, compagne, si sono ritrovate insieme nell’etere attraverso i microfoni del Mfla, anche quest’anno andremo in onda dalla mezzanotte del 7 marzo alla mezzanotte dell’8.
Sul blog del Martedì Autogestito da Femministe e Lesbiche http://mfla.noblogs.org/
trovate il palinsesto.
LE DONNE NEI MEDIA NEL 1977 – Rappresentazione delle donne e del rapporto tra i sessi nella radio e nella tv del 1977
Un'analisi sulla rappresentazione delle donne nei media, con particolare riferimento a radio e televisione, in un anno importante come il 1977, caratterizzato da molteplici trasformazioni della condizione femminile, del movimento delle donne, del rapporto tra i sessi.
A cura di Elisa Giomi e Marta Perrotta
Mai più clandestine in difesa della 194
Sabato 1 Marzo
ore 15.00
Piazza del Popolo, Roma
#maipiùclandestine
Campagna in difesa della 194
Sabato 1 marzo parte #maipiùcladestine, campagna in difesa della 194, legge per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza. A promuoverla diverse realtà, associazioni, collettivi e singole donne da anni impegnate nella perenne battaglia contro chi questa legge tenta in tutti i modi di minarla.
Sulla scia delle proteste spagnole, nate da una proposta di legge del governo di centrodestra che vuole smantellare la legge sull’aborto, autorizzandolo solo in caso di stupro, di rischio per la salute fisica o psichica della donna e di gravi anomalie del feto, anche l’Italia si mobilita: obiettivo è costruire una rete in tutto il territorio nazionale affinché si tenga alta l’attenzione sul diritto alla salute delle donne e sulla libertà di scelta. L’attacco alle donne spagnole non è infatti solo una questione nazionale: sotto scacco sono tutte le donne europee, basti pensare che il 10 dicembre scorso il Parlamento europeo ha bocciato la “Risoluzione Estrela” che chiedeva che l’aborto fosse legale e sicuro per le donne in tutti i paesi dell’Unione.
Da noi la battaglia si concentra sulla richiesta della piena applicazione della legge conquistata nel 1978. Nel nostro Paese, infatti, il problema non è la legge quanto la sua difficile applicazione, dato il numero elevatissimo di medici obiettori di coscienza – ben 7 su 10 – nel sistema sanitario pubblico. In Italia è una manciata di medici a garantire l’applicazione della 194, i non obiettori sono così pochi che spesso non fanno altro che praticare aborti. Tra 10 anni, quando questa classe medica sarà in pensione, la 194 sarà completamente inapplicabile.
Nel Lazio le cose vanno ancora peggio: secondo il Ministero della Salute obietta l’80% dei medici. Nel 1987 erano 53 le strutture che effettuavano aborto, oggi si sono ridotte a 25.Questa situazione mette le donne e tutti noi di fronte a una dura realtà: la legge c’è ma chi ha la responsabilità di farla funzionare se ne lava le mani. Proprio per questo nel Lazio è già partito un appello al Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, con la richiesta che tutti i presidi ospedalieri pubblici e convenzionati garantiscano l’accesso all’Interruzione volontaria di gravidanza e dispongano di un numero adeguato di ginecologi, anestesisti e personale non medico non obiettori.
Impedire l’applicazione della 194 equivale a mettere le donne in pericolo costringendole ad una via crucis lunga e dolorosa alla ricerca di una struttura disponibile all’interruzione di gravidanza, o quando va peggio, all’aborto clandestino. Non possiamo e non vogliamo tornare indietro nel tempo. L’autodeterminazione delle donne è un diritto e una garanzia per la società intera.
Il 1 marzo saremo a Roma, in piazza del Popolo, dalle ore 15.00 in poi, per mettere in scena questa via crucis, per gridare allo scandalo di un Paese che vuole spingere le donne verso la clandestinità, saremo in piazza a denunciare i responsabili di questa situazione, saremo in piazza per dire alle donne che il diritto all’aborto è diritto alla salute, e ci riguarda tutte.
#maipiùclandestine
Cagne sciolte: h 17.00 incontro cittadino per organizzare la passeggiata nel quartiere del 2 febbraio
Si parla molto in questi giorni di vivibilità dei quartieri di Roma, ma che vuol dire per le donne sicurezza? Non certo quella della militarizzazione dei territori. Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano, con questo slogan oggi alle 17 alle cagne sciolte, viale ostiense 137, secondo appuntamento cittadino per preparare la passeggiata del 2 febbraio prossimo.
9 maggio assemblea a piazza Mastai NOmarcia sulla vita
Il 12 maggio è prevista a Roma la Marcia sulla vita, organizzata da realtà catto-fasciste-integraliste, dai contenuti arcaici e lesivi della libertà di scelta e autodeterminazione delle donne. Si tratta di un movimento dalla natura misogena, veicolo di una cultura retrograda e familista che vorrebbe le donne relegate alla subalternità dei ruoli tradizionali, la stessa cultura fascista responsabile della quotidiana sopraffazione e violenza nei confronti delle donne. Provocatoria appare inoltre la scelta delle organizzazioni cosiddette "prolife" di manifestare il giorno in cui ricorre l'anniversario della morte di Giorgiana Masi, uccisa dal piombo di Stato nel 1977, data simbolo delle lotte del movimento femminista. Per contrastare l'oltraggiosa presenza "prolife" a Roma, circola da giorni un appello che ha raccolto vaste adesioni e che lancia un'assemblea per domani pomeriggio alle 18.
Egitto: donne senza frontiere
Collegamento telefonico con una compagna dall’Egitto sulle lotte delle donne contro gli stupri di stato e sulla situazione delle donne sotto i Fratelli musulmani
IV municipio: presidio del centro antiviolenza Donna Lisa
Sentiamo una compagna del Centro Donna LIsa su un presidio convocato al IV municipio che vuole aprire uno sportello contro la violenza basato sulla mediazione familiare.
Leggeteci bene perché questa è una richiesta di aiuto!!
Il 6 dicembre scorso il IV municipio, dove il Centro Donna L.I.S.A. è presente da 15 anni, ha aperto uno sportello antiviolenza e dato in gestione a un'associazione di cui fanno parte quattro persone, 3 uomini e una donna, avvocati, psicologo e psichiatra. L'associazione in questione ha fra i suoi scopi la mediazione familiare, l'esatto contrario del percorso per uscire dalla spirale della violenza praticato da noi e dagli altri centri antiviolenza. .
Non possiamo permettere tutto questo, non possiamo tollerare il disastro che lo sportello, gestito da queste persone e con questi criteri, provocherebbe nella vita delle donne che dovessero rivolgervisi.
Non lasciamo passare sotto silenzio quest'ennesima speculazione sulla pelle delle donne, strumentalizzate, a seconda del momento e del bisogno, per giustificare guerre, varare pacchetti sicurezza e pubblicizzare programmi elettorali.
Abbiamo bisogno della vostra generosità e del vostro tempo, vogliamo infatti rispondere con una nostra massiccia presenza alla discussione sulla richiesta di chiusura di questa struttura che si terrà giovedì 7 febbraio nei locali del IV Municipio a Piazza Sempione dalle 12 alle 15. Saremo li, dentro e fuori, a farci sentire.
Ci conoscete, ci uniscono anni di lotte condivise e tenace resistenza a tutte le strumentalizzazioni sui corpi delle donne. sapete e sappiamo che insieme siamo una forza. Non lasciateci sole.
VI ASPETTIAMO TUTTE
GIOVEDÌ’ 7 FEBBRAIO DALLE ORE 11.00
A PIAZZA SEMPIONE SOTTO LA SEDE DEL MUNICIPIO IV
In viaggio con le amiche e Vittorio Arrigoni
Questa sera abbiamo parlato con Isa Grassano che presenta In viaggio con le amiche e con Egidia Beretta Arrigoni e il suo Il viaggio di Vittorio
Roma: ore 17 assemblea dei consultori
Oggi lunedì 13 febbraio alle ore 17 presso il Consultorio di via Spencer 282 assemblea delle donne in difesa dei consultori.
IL CONSULTORIO DI VIA SPENCER NON SI TOCCA!
IL CONSULTORIO DI VIA CASILINA DEVE RESTARE DOV'È!
La ASL RMC vuole "dismettere" due Consultori, quelli di via Casilina e di via Spencer, punto di riferimento per migliaia di donne che abitano nei dintorni, lasciando scoperti due vasti territori.
La ASL intende trasferirli in locali ancora più piccoli e in una zona in cui il Consultorio già c'è. Tutto ciò senza una motivazione valida, che non sia risparmiare sulla luce e sul gas.
Ancora una volta, chi amministra la ASL, con a capo la regione Lazio, è pronto a risparmiare sulla pelle delle donne che non hanno altri spazi nel quartiere fuorché i Consultori di zona.
La notizia arriva improvvisamente, perché tutto è stato deciso in modo poco trasparente, senza informare chi il Consultorio lo vive ogni giorno e chi ci lavora.
Il consultorio è uno spazio fondamentale per la prevenzione e per la salute nelle diverse fasi della vita di una donna, dall'adolescenza alla maternità.
Secondo la legge i Consultori devono essere uno ogni 20 mila abitanti e nel nostro distretto sono sottodimensionati.
Invece di potenziarli, la ASL RMC decide di ridurne ulteriormente gli spazi, penalizzando e snaturando i Consultori come già ha tentato di fare la giunta Polverini con una proposta di legge che ci riporta indietro di quarant'anni nella conquista dei diritti delle donne.
VOGLIAMO CONSULTORI LAICI, PUBBLICI, GRATUITI
VOGLIAMO CHE SIANO LUOGHI DOVE LE DONNE POSSANO TROVARE ACCOGLIENZA E PROFESSIONALITÀ.
VOGLIAMO PIÙ CONSULTORI, PIÙ SPAZI E PIÙ SOLDI PER GESTIRLI, PERCHÉ POSSANO FUNZIONARE ANCORA MEGLIO E PERCHÉ OPERATORI E OPERATRICI POSSANO SVOLGERE IL LORO LAVORO CON TEMPI, SPAZI E MODALITÀ PIÙ ADEGUATE.
Assemblea lunedì 13 febbraio ore 17-19
presso il Consultorio di via H.Spencer n.282
NO ALLA DISMISSIONE DEI CONSULTORI!
Assemblea delle donne del Consultorio di via Spencer 282
Assemblea delle donne del Consultorio di via Casilina 711,
Assemblea delle Donne del Consultorio di Piazza dei Condottieri 34;
Centro Donne D.A.L.I.A.-associazione di promozione sociale D.A.L.I.A..
Donne Autodeterminate Libere In Azione-info:www.centrodonnedalia.it